Beat Feuz plana sull'unico titolo che gli mancava: oro da leggenda in discesa, Paris è 6°

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Sci Alpinopechino 2022

Beat Feuz plana sull'unico titolo che gli mancava: oro da leggenda in discesa, Paris è 6°

Giochi Olimpici, la gara regina: lo svizzero corona una carriera incredibile, battendo un magnifico Johan Clarey (ad appena un decimo e prima medaglia a 41 anni) e Matthias Mayer, di nuovo sul podio che sfiora James Crawford, quarto. "Domme" ad un centesimo da Kilde e davanti a Odermatt e Kriechmayr in una sfida tra giganti.

Dopo Bernhard Russi, che la pista di Yanqing l'ha disegnata, Pirmin Zurbriggen e a 12 anni dal trionfo di Didier Defago.

Beat Feuz diventa il quarto svizzero a conquistare il titolo olimpico di discesa, mettendo il sigillo più prezioso su un percorso da fuoriclasse assoluto, dopo il titolo mondiale in casa a Sankt Moritz 2017 e 4 Coppe del Mondo consecutive nella disciplina regina. Bronzo a PyeongChang, il quasi 35enne elvetico (compirà gli anni l'11 febbraio) si regala la gioia più bella, soffrendo e non poco quando Johan Clarey, partito sei numeri dopo di lui, gli è arrivato ad appena 10 centesimi.

Fenomenale il veterano francese, che a 41 anni porta a casa la prima medaglia olimpica (è la più vecchia nella storia dello sci alpino ai Giochi), sfiorando la prima vittoria ai massimi livelli per l'ennesima volta, dopo i 9 podi in CdM e l'argento mondiale in super-g ad Are.

Sono mancati 16 centesimi a Matthias Mayer, invece, per un clamoroso tris d'oro in tre edizioni differenti nella velocità, ma è un bronzo di grande peso quello del carinziano, che di fatto ha perso la chance per trionfare nel primissimo tratto di pista, quello con le diagonali più complicate. L'austriaco ha tenuto fuori dal podio James Crawford, mai così vicino alla top 3 neppure in coppa, per appena 7 centesimi: nessuna sorpresa clamorosa, il giovane canadese era uno degli outsider principali per quanto dimostrato nelle ultime settimane e qui in prova.

Chi se ne va deluso da questa discesa a cinque cerchi è certamente Aleksander Aamodt Kilde, il principale favorito alla vigilia e solo quinto a + 0”51 da Feuz, dopo aver commesso due sbavature importanti prima del tratto finale di scorrimento della “Rock”, dove il vincitore poi ha fatto la differenza. Un centesimo alle spalle del norvegese, ecco Dominik Paris: 6^ piazza, dopo la quarta di PyeongChang, e un po' d'amaro in bocca dopo una partenza strepitosa, avanti di 27 centesimi a Feuz dopo il tratto iniziale più tecnico. Al fuoriclasse azzurro è mancata quella confidenza necessaria con questa neve per fare scorrere lo sci a suo modo, tanto da aver perso quasi 8 decimi proprio da metà pista in giù.

Da applausi l'esordio olimpico di Marco Odermatt, 7° a 71 centesimi su un tracciato non suo, davanti a Kriechmayr 8° a conferma che tutti i grandi, Crawford escluso (ma abbiamo già detto di questo talento), sono lì davanti.

Dopo Max Franz, 9° a 83 centesimi, si va oltre il secondo di distacco per trovare Kline a chiudere la top ten. E' stata una discesa amarissima, fuori sulla prima diagonale che ha creato problemi soprattutto ai primi a scendere, con Matteo Marsaglia 15° a 1”37, autore di alcuni passaggi tecnici molto buoni, ma che avrebbe avuto bisogno di qualcosa di diverso per lottare davvero in zona medaglie. Kjetil Jansrud, che già era stato polemico dopo l'ultima prova cancellata dopo appena tre discese, ha deciso di non partire.

 

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DISCESA MASCHILE – PECHINO 2022

 

Beat Feuz in 1'42”69

Johan Clarey + 0”10

Matthias Mayer + 0”16

James Crawford + 0”23

5° Aleksander Aamodt Kilde + 0”51

Dominik Paris + 0”52

Marco Odermatt + 0”71

Vincent Kriechmayr + 0”76

9° Max Franz + 0”83

10° Bostjan Kline + 1”06

15° Matteo Marsaglia + 1”37

DNF Christof Innerhofer

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