Justine Braisaz: "Stamattina non volevo alzarmi dal letto". Martin Fourcade: "Ho usato una strategia diversa dal solito"

Martin Fourcade: “È la prima volta che vinco qui a Pokljuka. È stato incredibile, ho aspettato così tanto per farcela. È davvero una giornata speciale per me, anche perché la settimana è stata dura. Faticavo a recuperare, forse per via dell’altura, ho avuto bisogno di qualche giorno in più per assestarmi. Durante gli allenamenti ho avuto brutte sensazioni, per questo ho deciso di usare una strategia diversa e partire con calma. Nel secondo giro però ho iniziato a sentirmi bene e allora ho potuto dare tutto. Chiaramente è stato fondamentale anche sparare con il 100%, perché altrimenti non sarei neppure salito sul podio”.

Johannes Bø: “Durante l’ultimo giro mi dicevano che Fourcade era molto vicino, ho provato ad alzare il ritmo, ma non è stato sufficiente. Non ho vinto, ma sono soddisfatto del mio risultato anche perché non mi sono sentito bene per tutta la settimana. Forse ero al 50%. Probabilmente se fossi stato al meglio avrei vinto”

Anton Shipulin: “Quanto successo domenica a Östersund (la doppietta Babikov-Tsvetkov) mi ha motivato a fare altrettanto. Quando ho visto la start list mi sono reso conto che non sarebbe stata una gara facile, sapevo che Martin Fourcade sarebbe partito 30” dopo di me e avrebbe potuto raggiungermi. Ho cercato di tenere i nervi saldi e sono contento di essere riuscito a evitare l’aggancio. È un peccato non vi fossero altri 200-300 metri, altrimenti sarei arrivato secondo. Se guardo la classifica finale, vedo che tutti i più forti sono nella top ten. Per questo sono sicuro che domani avremo un inseguimento fantastico”.

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Laura Dahlmeier: “Adoro Pokljuka, soprattutto il lago di Bled. È un posto molto bello, c’è sempre bel tempo e soprattutto l’altitudine non mi da’ fastidio. Molte avversarie fortissime sono partite quando io avevo già finito, quindi non sono stata sicura del successo fino a quando la gara non è finita per tutte. A un certo punto mi sono irrigidita, perché i muscoli hanno iniziato a farmi molto male, ma sono soddisfatta di essere riuscita a vincere”

Justine Braisaz: “Sono molto soddisfatta del mio risultato. Quando gli allenatori sul tracciato mi dicevano che ero in testa non credevo alle loro parole. Se me l’aspettavo? Stamattina non avevo neppure voglia di alzarmi dal letto! Non ero affatto sicura di poter fare così bene!”

Marte Olsbu: “Ho sentito l’acido lattico già nel secondo giro, ma sono riuscita a tenere un buon passo. L’ultima tornata è stata durissima, mi facevano male anche le orecchie. È un grandissimo risultato, soprattutto considerando che a Östersund sono andata molto male. Si tratta di un podio sorprendente, non avrei mai pensato di poterci salire nelle tappe prima di Natale.

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