La staffetta maschile, prova conclusiva del programma del biathlon, si è rivelata competizione equilibratissima ed estremamente emozionante, tanto da risolversi all'ultimo poligono dove quattro squadre sono arrivate assieme in corsa per l'oro. Tuttavia a metà gara le cose sembravano destinate ad andare in maniera ben diversa.
Infatti i fratelli Bø si sono resi protagonisti di due grandi frazioni lanciando la Norvegia in testa con un margine compreso tra i 20 e i 30 secondi su tutte le avversarie più pericolose. Tuttavia il quartetto scandinavo è stato tradito proprio dai due uomini che più avevano brillato a Sochi 2014.
Ole Einar Bjørndalen ha vissuto la peggior giornata sugli sci stretti di tutti i suoi Giochi olimpici in quanto, nonostante una prova perfetta al tiro, è stato raggiunto da Arnd Peiffer e ha perso terreno da Simon Eder e Dmitry Malyshko.
In principio di ultima frazione Emil Hegle Svendsen e Simon Schempp non hanno forzato il ritmo permettendo al tandem Anton Shipulin-Dominik Landertinger di riavvicinarsi e poi di agganciarsi dopo un poligono a terra poco selettivo.
Russia, Germania, Norvegia e Austria si sono quindi presentate in gruppo al tiro conclusivo. Schempp e Shipulin sono stati gli unici a coprire tutti i bersagli, Landertinger ha invece dovuto usare una ricarica e sparando più lentamente ha perso il treno per l'oro. Molto peggio ha fatto Svendsen, addirittura finito nel giro di penalità. Nel finale il ventiseienne di Tjumen ha controllato il venticinquenne di Mutlagen per poi superarlo agevolmente in volata.
Dunque medaglia d'oro per la Russia composta da Alexey Volkov, Evgeny Ustyugov, Dmitry Malyshko e Anton Shipulin. Proprio quest'ultimo deve essere considerato l'MVP di giornata; si tratta quindi di un grande riscatto dopo la cocente delusione della sprint chiusa al quarto posto per pochi secondi con un errore proprio sull'ultimo bersaglio.
Si tratta peraltro di un oro pesantissimo per la Russia. In primis perché dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica mai era arrivato un successo a Cinque cerchi nella staffetta maschile; in secondo luogo perché evita al biathlon di chiudere senza successi nei Giochi olimpici di casa e in terzo luogo perchè consente al Paese organizzatore di lanciarsi verso il successo del medagliere complessivo di Sochi 2014.
Medaglia d'argento per la Germania composta da Erik Lesser, Daniel Böhm, Arnd Peiffer (oggi impressionante) e Simon Schempp. Per i tedeschi, capaci di ottenere il massimo dalle loro potenzialità, un raggio di Sole dopo il venerdì nero con la positività di Evi Sachenbacher-Stehle.
L'Austria formata da Christoph Sumann, Daniel Mesotitsch, Simon Eder e Dominik Landertinger ha raccolto la medaglia di bronzo dimostrandosi una volta di più formazione estremamente solida e difficile da battere. Va però rimarcato come il quartetto sia il medesimo di Vancouver 2010 con due atleti classe 1976 e ormai prossimi al ritiro. Il futuro, almeno nelle prove a squadre, è quindi piuttosto nebuloso.
Grande delusa di giornata la Norvegia che incassa una bruciante sconfitta in un grande evento dopo 5 ori consecutivi e finisce fuori dal podio per la prima volta da Torino 2006. Come già accennato i fratelli Bø hanno fatto egregiamente la loro parte, mentre sono state proprio le stelle a venire meno con un Bjørndalen in grossa difficoltà sugli sci stretti e soprattutto uno Svendsen tremebondo al poligono.
Alle spalle delle quattro nazioni appena citate si è piazzata l'Italia. Christian De Lorenzi, Dominik Windisch, Markus Windisch e Lukas Hofer sono sempre rimasti ai margini della lotta per il podio e alla fine hanno concluso in quinta posizione, un piazzamento soddisfacente considerata la caratura degli atleti schierati e la qualità dei quartetti arrivati davanti.
La Francia ha invece chiuso settima, alle spalle anche di una sorprendente Slovenia. I transalpini hanno pagato un malanno di Simon Fourcade, sostituito all'ultimo minuto da Alexis Boeuf, e la condizione non perfetta del fratello maggiore Martin, a sua volta alle prese con problemi di salute.
SOCHI - GIOCHI OLIMPICI - STAFFETTA MASCHILE
1. RUSSIA (RUS) [0+8] 1:12'15"9
2. GERMANIA (GER) [0+2] a 3"5
3. AUSTRIA (AUT) [0+5] a 29"8
4. NORVEGIA (NOR) [1+5] a 54"4
5. ITALIA (ITA) [0+11] a 59"6
6. SLOVENIA (SLO) [0+5] a 1'27"2
Clicca qui per i risultati completi.
Questo il medagliere finale del biathlon a Sochi 2014
BIATHLON - MEDAGLIERE FINALE
1. NORVEGIA 3-1-2 (6)
2. BIELORUSSIA 3-0-1 (4)
3. FRANCIA 2-1-1 (4)
4. RUSSIA 1-2-1 (4)
5. UCRAINA 1-0-1 (2)
6. SLOVACCHIA 1-0-0 (1)
7. REP.CECA 0-3-2 (5)
8. GERMANIA 0-2-0 (2)
9. AUSTRIA 0-1-1 (2)
10. SVIZZERA 0-1-0 (1)
11. ITALIA 0-0-1 (1)
11. SLOVENIA 0-0-1 (1)
Il massimo circuito del biathlon tornerà in scena il 6 marzo a Pokljuka dove inizierà il rush finale nella corsa alle Coppe del Mondo. In campo maschile Martin Fourcade è il favorito per la conquista della Sfera di cristallo con Emil Hegle Svendsen come unica alternativa. Tra le donne invece è lotta a quattro con Tora Berger, Darya Domracheva, Gabriela Soukalova e Kaisa Mäkäräinen divise da pochi punti.
Tuttavia a partire dal 28 febbraio cominceranno a Presque Isle (Stati Uniti) gli interessanti Mondiali giovanili per le categorie junior (nati dal 1993 in poi) e youth (nati dal 1995 in avanti).
Staffetta Maschile Sochi (RUS)
Biathlon - Sochi 2014
La Russia trionfa all'ultimo respiro! Oro al cardiopalmo, Norvegia tradita dalle sue stelle
Sabato 22 Febbraio 2014Biathlon - Sochi 2014
[Start List] Nella Russia c'è Volkov. Bjørndalen in terza. Fourcade e Ferry acciaccati
Venerdì 21 Febbraio 2014BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Più letti in biathlon
E' una Doro Wierer che riparte direzione... Olimpiadi 2026: Non volevo avere rimpianti, ho qualche novità da provare
VIDEO - L'intervista (al Media Day FISI) del direttore Dario Puppo alla fuoriclasse altoatesina, che mesi fa ha sciolto la riserva sulla prosecuzione della carriera sino ai Giochi Olimpici in casa e vuole cancellare i dubbi dopo un inverno difficilissimo. Ho investito su me stessa, ma dovrò riprendere il ritmo gara.
3