Mancano dieci giorni alla staffetta mista di Östersund, di conseguenza inizia oggi la serie di presentazioni delle varie nazionali. Si parte dalla Germania in quanto primo Paese a comunicare le proprie atlete per la tappa inaugurale.
I tedeschi infatti hanno deciso le donne per Östersund addirittura nel mese di settembre, subito dopo i campionati nazionali.
ATLETE PER ÖSTERSUND
DAHLMEIER Laura (1993)
GÖSSNER Miriam (1990)
HENKEL Andrea (1977)
HILDEBRAND Franziska (1986)
PREUß Franziska (1994)
SACHENBACHER-STEHLE Evi (1980)
I fasti del periodo 2005-2012, quando il movimento teutonico era dominante, sono lontani e dopo il ritiro di Magdalena Neuner, ormai concentrata sulla futura maternità, la Germania ha definitivamente perso il ruolo di Paese-guida del biathlon femminile.
Tuttavia si può guardare al futuro con fiducia in virtù delle giovani ragazze in crescita alle spalle di Andrea Henkel, la quale, a dispetto dei suoi 36 anni di età, rimane il punto di riferimento del team.
La veterana di Oberhof gareggia in Coppa del Mondo da quando alcune sue attuali compagne di squadra avevano ancora i denti da latte e a fine stagione appenderà definitivamente la carabina al chiodo dopo oltre un quindicennio di attività.
Come ha spiegato nell'intervista concessaci pochi giorni fa, il suo obiettivo principale è quello di ottenere una medaglia individuale a Sochi, tuttavia non trascurerà la classifica generale di Coppa del Mondo, chiusa addirittura al terzo posto (pur senza vittorie) nella scorsa stagione.
Va rimarcato come Henkel in estate abbia lavorato per migliorare sia la tecnica di sciata che la velocità di esecuzione. Con questa volontà di perfezionamento è difficile immaginarla lontana dalle posizioni di vertice. La conquista di un'altra medaglia olimpica individuale a 12 anni di distanza dall'oro nella quindici km di Salt Lake City 2002 rappresenterebbe la classica "ciliegina sulla torta" di una carriera già ora ricchissima.
Il 2012-'13 aveva fatto intendere che Andrea avrebbe dovuto ben presto cedere i galloni di capitana a Miriam Gössner, tuttavia il passaggio di consegne sembra rimandato a causa del grave incidente in mountain bike nel mese di maggio che ha lasciato profondi segni nell'animo (e nel corpo) della bavarese.
A differenza di quanto espresso nelle scorse settimane, le ultime dichiarazioni della ventitreenne di Garmisch sono votate all'ottimismo, quindi salgono le possibilità di vederla in azione sin dalla tappa inaugurale di Östersund. Alla luce del lungo stop è comunque arduo che possa essere in forma smagliante, pertanto la superiorità sugli sci stretti degna della miglior Neuner messa in mostra tra dicembre 2012 e gennaio 2013 verrà probabilmente ritrovata solo con il passare del tempo. Poco importa, perchè "Miri" ha esplicitamente detto a più riprese di puntare esclusivamente su Sochi, quindi avrà tutto il tempo per essere al top durante il mese di febbraio.
La Baviera è il luogo attraverso cui passa il futuro della Germania. Infatti, oltre che di Gössner, è il Land di nascita di altre due ragazze estremamente promettenti.
La prima è Laura Dahlmeier, classe 1993, già conosciuta dagli appassionati più attenti. La scorsa stagione ha vinto due ori ai Mondiali juniores; una volta lanciata in Coppa del Mondo si è dimostrata istantaneamente competitiva raccogliendo ben cinque piazzamenti nella top ten e rivelandosi la prima teenager tedesca in grado di lasciare il segno nel massimo circuito dai tempi degli esordi di Neuner.
I margini di crescita della ventenne tesserata per lo sciclub di Partenkirchen sono enormi in quanto sui tracciati di Sochi e Khanty-Mansiysk ha dimostrato di poter tenere botta a Tora Berger nei giri finali. La sua crescita dipenderà molto dalle prestazioni al poligono, in passato non propriamente un punto di forza soprattutto per quanto riguarda le sessioni di tiro a terra.
Il prossimo futuro dirà se Dahlmeier ha effettuato importanti progressi al tiro, oppure se si è trattato di un periodo di grazia. Il suo autunno non è stato dei più semplici in quanto sovente ha dovuto interrompere gli allenamenti a causa di qualche malanno, inoltre storicamente è un atleta che tende a cominciare l'inverno lentamente per poi crescere di condizione.
Non sarà quindi stupefacente vederla incappare in qualche controprestazione, in fin dei conti stiamo parlando di un'atleta che potrà ancora gareggiare ai Mondiali junior. Nel caso non dovesse fare sfracelli starà all'intelligenza dello staff tecnico teutonico saperla aspettare senza retrocederla in Ibu Cup troppo frettolosamente.
Su Dahlmeier otto mesi fa si sono accesi molti riflettori, ma non va dimenticato che in dicembre e gennaio nelle gare di Coppa di Germania veniva regolarmente battuta da Franziska Preuß, altrettanto talentuosa e di un anno più giovane.
La diciannovenne tesserata per lo sciclub di Haag è però a sua volta finita al centro dell'attenzione dopo i clamorosi risultati dei campionati nazionali di settembre, dove ha dominato in lungo e in largo. Dotata di un fisico imponente, viene definita da diversi addetti ai lavori una potenziale fuoriclasse sia per le sue doti naturali che per le qualità psicologiche, trattandosi di una perfezionista.
Nel suo caso il discorso fatto per Dahlmeier deve essere ulteriormente accentuato. Si tratta di una ragazza del 1994, quindi in età juniores per ancora due stagioni. Ella stessa è consapevole di dover migliorare ancora parecchio per poter essere stabilmente competitiva nel massimo circuito, tuttavia il fatto che i tecnici abbiano deciso di lanciarla nella mischia da Östersund è segnale di fiducia. Starà a lei saperla ripagare e agli allenatori rinnovarla in caso di eventuali passaggi a vuoto, comprensibilissimi per quella che rimane una teenager al primo impatto con la spietata concorrenza del biathlon che conta.
La Germania si presenterà in Svezia con una terza atleta bavarese alle prime armi in Coppa del Mondo. A differenza di Dahlmeier e Preuß però è un'ultra-trentenne. Si tratta di Evi Sachenbacher-Stehle che dopo essere stata una fondista di alto livello si è convertita con successo al biathlon, trovando una vera e propria seconda carriera agonistica. La trentatreenne si è ormai guadagnata il posto in pianta stabile in seno al team dimostrando di avere margini di crescita alla voce tempi di esecuzione.
Non si tratta certo di un'atleta di prospettiva, l'età non è dalla sua, ma questo fatto può in un certo senso essere la sua forza. In fin dei conti sono altre le tedesche da cui ci si aspettano risultati di peso, quindi la campionessa olimpica della sprint a coppie di Vancouver 2010 potrà gareggiare senza troppa pressione sulle spalle. Difficilmente potrà proporsi al vertice con costanza, ma più verosimilmente sarà in grado di firmare alcuni saltuari exploit se dovesse essere assistita dalla precisione.
L'ultimo pettorale per le gare di Östersund sarà affidato a Franziska Hildebrand, classe 1987 con evidenti limiti sugli sci stretti, ma capace di ritagliarsi un posto pressoché fisso nel massimo circuito grazie alla sua straordinaria precisione (nell'ultimo biennio ha viaggiato sull'87% complessivo). La ventiseienne di Clausthal-Zellerfeld potrà garantire piazzamenti nelle prime 30 a ripetizione con alcune puntate nella top ten. Il suo obiettivo più grande però sarà quello di convincere i tecnici a schierarla nel quartetto della staffetta olimpica.
Alle spalle del sestetto presente a Östersund ci sono tre ragazze che tenteranno di sovvertire le gerarchie tramite risultati di peso in Ibu Cup, a cominciare da Kathrin Hitzer-Lang, il più grande talento inespresso in campo femminile dell'ultimo decennio. La ventisettenne bavarese, diventata mamma nel 2012, ha visto la sua carriera affossata da ripetuti problemi ai tendini che l'hanno costretta a svariate operazioni.
Se Hitzer fosse rimasta in salute, oggi sarebbe al vertice del circuito a battagliare per la Sfera di cristallo con le Berger e le Domracheva del caso. Il fato ha voluto diversamente e Kathrin ha fissato come proprio obiettivo quello di partecipare ai Giochi olimpici di Sochi.
Vi sono poi le sorelle Horchler, atlete dalle caratteristiche simili, ovvero limitate nel fondo ma sopra media al poligono. La ventisettenne Nadine sinora è stata decisamente più considerata dallo staff tecnico rispetto alla ventiquattrenne Karolin e lo scorso anno è stata capace addirittura di raccogliere piazzamenti nella top ten quando è stata assistita dalla forma fisica. La seconda invece non ha mai gareggiato in Coppa del Mondo, ma ha brillato a livello cadetto.
Si sono infine perse le tracce di Tina Bachmann. La ventisettenne, capace di vincere una gara in Coppa del Mondo nel 2009 e di conquistare un argento iridato nel 2011, ha vissuto un 2012-'13 da incubo e ha deciso di lasciare la nativa Altenberg per trasferirsi a Ruhpolding. I risultati dei campionati tedeschi sono però stati pessimi e non le sono neppure valsi la convocazione in Ibu Cup. Comincerà quindi l'inverno in Coppa di Germania.
LE 6 PER ÖSTERSUND IN PILLOLE
HENKEL Andrea
ANNI: 36
VITTORIE: 21
PODI: 57
CLASSIFICA FINALE DI COPPA DEL MONDO: 1^ (2006/2007)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 88% - Piedi 83%
GÖSSNER Miriam
ANNI: 23
VITTORIE: 3
PODI: 9
CLASSIFICA FINALE DI COPPA DEL MONDO: 9^ (2012/2013)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 72% - Piedi 72%
DAHLMEIER Laura
ANNI: 20
VITTORIE: 0
PODI: 0
MIGLIOR RISULTATO: 6° posto
CLASSIFICA FINALE DI COPPA DEL MONDO: 35^ (2012/2013)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 92% - Piedi 82%
PREUß Franziska
ANNI: 19
ESORDIO ASSOLUTO IN COPPA DEL MONDO
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 86% - Piedi 86%
SACHENBACHER-STEHLE Evi
ANNI: 33
VITTORIE: 0
PODI: 0
MIGLIOR RISULTATO: 6° posto
CLASSIFICA FINALE DI COPPA DEL MONDO: 46^ (2012/2013)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 74% - Piedi 78%
HILDEBRAND Franziska
ANNI: 26
VITTORIE: 0
PODI: 0
MIGLIOR RISULTATO: 6° posto
CLASSIFICA FINALE DI COPPA DEL MONDO: 23^ (2011/2012)
PERCENTUALI SCORSA STAGIONE: Terra 91% - Piedi 84%
GERMANIA - VITTORIE IN COPPA DEL MONDO
164
GERMANIA - ULTIMO SUCCESSO
11 gennaio 2013, Miriam Gössner, SP Ruhpolding
GERMANIA - STRISCIA SENZA VITTORIE
15 gare
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