Biathlon: la Norvegia vince il derby scandinavo nella Staffetta Femminile

Biathlon: la Norvegia vince il derby scandinavo nella Staffetta Femminile
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Biathlon: la Norvegia vince il derby scandinavo nella Staffetta Femminile

Grazie a un ultimo poligono d'antologia la norvegese Marte Olsbu Røiseland ha scavalcato la svedese Öberg, involandosi verso l'oro. Argento qundi alla Svezia, bronzo alla sorprendente Ucraina.

Al lancio l’Italia ha schierato Lisa Vittozzi, che si è portata al comando sin dalle battute iniziali, imponendo al gruppo un ritmo piuttosto sostenuto. Dopo aver mancato un bersaglio a terra, l’azzurra ha forzato parecchio i tempi di rilascio nella serie in piedi, dove ha commesso altri due errori, ai quali ha rimediato prontamente con le ricariche. Nella tornata conclusiva Vittozzi ha poi raggiunto e superato la battistrada, l’ucraina Merkushyna, passando il testimone a Nicole Gontier con un vantaggio di 5” sulla prima delle inseguitrici. Dietro c’è stata grande selezione, la Svezia ha pagato 13”, la Norvegia 33” e la Germania, dopo aver percorso un giro di penalità, 49”.

L’Italia ha mantenuto la testa della gara anche al termine della seconda frazione, grazie a una prestazione solidissima di Nicole Gontier. La valdostana nel momento più importante della stagione e con tutti gli occhi puntati addosso ha trovato un inedito “zero” al poligono e mantenuto un passo molto competitivo sugli sci. Uscita dalla piazzola con 14” di vantaggio, nell’ultimo giro ha provato a difendersi dai tentativi di rimonta della statunitense Egan, che l’ha raggiunta a poche decine di metri dalla zona di cambio. In terza posizione con un distacco di 16” è passata l’Ucraina, mentre le nazioni favorite alla vigilia sono rimaste più attardate. Svezia e Norvegia hanno pagato rispettivamente 23” e 27”, la Germania 1’38”. Gara negativa per la Francia che è naufragata 17a piazza a 2’34”.

La terza frazione è stata decisiva per le sorti della gara e la selezione è ulteriormente aumentata. La Svezia, grazie a una prova strepitosa della sua staffettista meno attesa, Anna Magnusson, si è portata al comando con un buon vantaggio su tutte le avversarie. La ventitreenne atleta di casa, dopo aver coperto con precisione tutti i bersagli, ha consegnato nelle mani di Hanna Öberg un vantaggio di 17” sugli USA. Buona frazione anche per l’Ucraina che si è mantenuta in terza posizione e per la Norvegia, che nonostante un giro di penalità di Eckhoff, è rimasta in lotta per il podio. La Germania con Herrmann ha recuperato circa 35” sulla testa e quattro posizioni. Ha perso invece ogni possibilità di medaglia l’Italia, scivolata in 10a piazza al termine di una prestazione negativa, soprattutto nella serie in piedi, di Alexia Runggaldier.

La campionessa del mondo della 15 km ha approcciato la propria fatica a tutta, guadagnando diversi secondi nei confronti delle inseguitrici. Dopo aver commesso un paio di errori a terra, ai quali ha rimediato rapidamente con le ricariche, si è poi presentata alla serie conclusiva con una ventina di secondi di margine su Marte Olsbu Røiseland.

Nel momento decisivo la giovane svedese ha però sentito il peso della pressione. Öberg ha infatti commesso un errore e ha poi evitato il giro di penalità solo con la terza ricarica. La norvegese invece con uno “zero” molto rapido ha messo la freccia e si è involata verso la medaglia d’oro. Öberg ha quantomeno evitato di buttare la medaglia e con l’ultima ricarica ha difeso l’argento. Sul traguardo la svedese ha preceduto l’ucraina Valj Semerenko.

A breve il report completo.

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Staffetta F WCH Östersund (SWE)