Dal 12 al 14 dicembre andrà in scena a Hochfilzen, Austria, la seconda tappa della Coppa del Mondo maschile 2014-’15. Nel contesto tirolese, dove nella sprint vige la curiosa "Legge della B", storicamente la Norvegia ha fatto fuoco e fiamme.
ATTUALITA'
A Östersund la stagione è iniziata nel segno di Martin Fourcade ed Emil Hegle Svendsen, vincitori rispettivamente di 2 e 1 gara.
Tuttavia, alla luce del passaggio a vuoto del francese nell'individuale, il pettorale giallo è indossato dal norvegese con un margine di 24 punti. I fratelli Bø sono già in difficoltà (Tarjei paga 79 punti al leader e Johannes 98), mentre ha convinto Jakov Fak che sembra poter ambire con credenziali al podio della generale.
Per quanto riguarda l'Italia, la nota più lieta della trasferta svedese è stato il rendimento di Thomas Bormolini, impostosi come terza forza azzurra. Si attendono segnali di crescita sugli sci stretti da parte di Lukas Hofer, mentre si spera che Dominik Windisch riesca a essere preciso al tiro.In Tirolo non vedremo Christian De Lorenzi, mentre verrà concessa una chance a Christian Martinelli.
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STORIA
Hochfilzen ha ospitato le prime gare maschili di livello assoluto nel 1978, anno in cui organizzò i Mondiali, all'epoca riservati esclusivamente agli uomini.
Fino a metà anni '90 la presenza della località tirolese nel calendario di Coppa del Mondo è stata occasionale (1987, 1991, 1996), ma dal 1998-'99 ha trovato la sua collocazione fissa nel mese di dicembre (eccezion fatta per il 2004-'05, anno in cui si gareggiò in marzo per ospitare i Mondiali, che torneranno una terza volta nel 2017).
Nel 2000 l'impianto dovette subire la cancellazione a causa della mancanza di neve, evento scongiurato in extremis in questo 2014. In compenso è stato teatro di recuperi ben 3 volte: nel 2006, 2008 e 2011 rispettivamente in sostituzione di Brezno-Osrblie, Pokljuka e Annecy-Le Grand Bornand.
Sino a questo momento a Hochfilzen si sono disputate 46 gare maschili individuali di primo livello (10 venti km, 21 sprint, 14 inseguimenti, 1 mass start), di cui sei con valore iridato (individuale e sprint nel 1978, una per ogni format nel 2005).
Sono 22 gli atleti con almeno una vittoria. Tra di essi troneggia Ole Einar Bjørndalen, capace di imporsi in ben 13 occasioni (compresi tre ori mondiali). Al secondo posto nella graduatoria dei plurivittoriosi si colloca Emil Hegle Svendsen (4 successi), seguito da Vladimir Dratchev (3), Raphael Poirée (3), Tarjei Bø (3) e Lars Berger (3).
Proprio quest'ultimo ha un feeling molto forte con Hochfilzen, dove ha conquistato quasi la metà di tutte le vittorie ottenute in carriera (7), peraltro imponendosi assolutamente a sorpresa in almeno due occasioni (seconda sprint di dicembre 2008 e lo scorso anno). Tuttavia il trentacinquenne scandinavo non sarà della partita nei prossimi giorni in quanto lo staff tecnico gli ha preferito uomini.
Sono sette gli atleti in attività a vantare successi su queste nevi. Oltre ai già citati Bjørndalen (13), Svendsen (4), Tarjei Bø (3) e Berger (3) si contano 2 successi per il tedesco Andreas Birnbacher, 1 per lo sloveno Jakov Fak e per il francese Martin Fourcade.
In tema di nazioni a Hochfilzen sul gradino più alto del podio hanno sventolato 11 diverse bandiere. La Norvegia, con 25 successi, da sola ha primeggiato più di tutti gli altri Paesi messi assieme! Segue, a debita distanza, la Russia a quota 6. Vengono poi Francia e Germania (4); Bielorussia, Rep.Ceca, Germania Est, Germania Ovest, Slovenia, Svezia e Unione Sovietica (1).
Nessun successo per l'Italia, per la quale l'impianto tirolese è storicamente contesto ostile. Il movimento maschile azzurro vanta un unico podio ottenuto il 17 dicembre 1987 da Johann Passler, terzo classificato nell'individuale.
CURIOSITA' - LA LEGGE DELLA "B" NELLA SPRINT
Curiosamente nelle sprint di Hochfilzen dominano i biathleti il cui cognome comincia con la B.
Merito di Ole Einar Bjørndalen (impostosi nel 1998, 2001, oro iridato 2005, 2006, 2009), Lars Berger (2003, 2008 e 2013), Tarjei Bø (2010 e 2011), Carl Johan Bergman (2011) e Andreas Birnbacher (2012).
Pertanto 12 delle 21 sprint disputate nella storia e soprattutto le ultime 7 hanno visto cinque vincitori diversi appartenenti a tre differenti nazioni, ma tutti con in comune la seconda lettera dell'alfabeto all'inizio del loro cognome.
Per trovare una differente iniziale nel cognome di un vincitore bisogna tornare indietro di esattamente sei anni, al 12 dicembre 2008, quando si impose Emil Hegle Svendsen.
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