Mondiali Oslo 2016 - Presentazione Staffetta Maschile [Con Start List]

STORIA MONDIALI
Il 12 marzo 2016 si assegna il trentottesimo titolo mondiale della staffetta maschile, format inserito per la prima volta nel programma della manifestazione nel 1959, ma che ha avuto riconoscimento ufficiale solo a partire dal 1966.

La volontà di avere una prova riservata alle nazioni anziché ai singoli è evidente sin dagli albori dei Mondiali.

Nell’edizione inaugurale (1958) venne infatti stilata una classifica non ufficiale, in cui il risultato di ogni Paese era dato dalla somma dei quattro tempi migliori nella prova individuale. La prima vera e propria staffetta andò invece in scena nel 1959, quando 3 frazionisti percorsero 7,5 km a testa. Tuttavia si trattò di un esperimento, poiché dal 1961 si tornò alla somma dei tempi della 20 km, questa volta però considerando solo i primi tre uomini di ogni nazione.

Finalmente nel 1965 nacque la 4x7,5 km come la conosciamo oggi, uscita poi dal limbo dell’ufficiosità e insignita del rango di "Campionato Mondiale" a cominciare dal 1966.

Come in campo femminile, dal punto di vista storico troviamo una netta spaccatura nelle gerarchie coincidente con un evento geo-politico di portata epocale, nel caso degli uomini rappresentato dalla caduta del Muro di Berlino.

Dopo una brevissima egemonia norvegese, la staffetta maschile è infatti stata per un ventennio feudo di Unione Sovietica e Germania Est, che hanno raccolto tutti i titoli iridati messi in palio tra il 1969 e il 1989, con l'eccezione di un estemporaneo successo finlandese. Dal 1990 in poi invece le gerarchie sono cambiate, anche se raramente si è usciti dal novero delle superpotenze storiche. 

A dispetto della sua sparizione, avvenuta nell'ormai lontano 1991, l'Unione Sovietica è ancora oggi il Paese più vincente in assoluto, potendo vantare ben 9 ori mondiali. Peraltro l'Urss detiene anche il primato dei successi consecutivi (5), stabilito fra il 1969 e il 1974.

Segue a quota 7 successi la Norvegia. In terza posizione troviamo ex aequo due Germanie, quella dell’Est e quella unificata, entrambe vincitrici 6 volte. Sono invece 4 le affermazioni della Russia. Si contano poi 2 titoli per l'Italia, 1 per Finlandia, Bielorussia e Francia.

I due ori azzurri risalgono alla prima metà degli anni ’90, entrambi firmati dal quartetto composto da Pieralberto Carrara, Wilfried Pallhuber, Johann Passler e Andreas Zingerle. Questa formazione si impose nel 1990 a Kontiolahti (davanti a Francia e Germania Est), e nel 1993 a Borovetz, superando Russia e Germania.

Oltre ai due metalli più pregiati, l'Italia vanta altrettanti bronzi (1986, 1997) ed è una delle 14 nazioni in grado di ottenere almeno una medaglia.

Nel medagliere la Norvegia comanda con 25 poi (7-12-6), seguita dall'Unione Sovietica a 17 (9-5-3). Terza la Germania unita con 14 (6-1-7), davanti alla Germania Est (6-3-4), ferma a 13. È accreditata di 9 medaglie la Russia (4-5-0), che precede la Francia, arrivata a 7 (1-4-2).

Sono 5 i podi di Finlandia (1-3-1) e Bielorussia (1-1-3), 4 quelli della già citata Italia (2-0-2) a cui si affianca la Germania Ovest (0-1-3). La Polonia (0-1-2) ha 3 medaglie, una in più di Austria (0-1-1) e Svezia (0-0-2). Chiude l'Ucraina, unico Paese a essere salita sul podio una volta sola (0-0-1).

STAGIONE 2015-2016
Nella stagione in corso si sono disputate 4 staffette, vinte da 2 diverse nazioni e in cui sono complessivamente saliti sul podio 5 differenti Paesi.

I successi sono spartiti equamente tra Russia (Hochfilzen, Anterselva) e Norvegia (Ruhpolding, Presque Isle).

Il quartetto scandinavo peraltro non è mai sceso dal podio (2-1-1), poiché alle due vittorie somma il secondo posto di Hochfilzen e il terzo di Anterselva. I russi (2-1-0) invece vantano 3 piazzamenti nella top-three grazie alla piazza d'onore di Ruhpolding.

Germania (0-1-1) e Francia (0-1-1) sono entrate 2 volte fra le prime tre, dove in un'occasione ha fatto capolino anche l'Austria (0-0-1).

Oltre alla vittoria di Hochfilzen e al terzo posto di Ruhpolding, l'Italia ha chiuso quarta ad Anterselva e quinta a Presque Isle.

L'Italia ha concluso 10^ a Hochfilzen, 7^ a Ruhpolding, 16^ ad Anterselva e 6^ a Presque Isle.

SITUAZIONE COPPA DI SPECIALITA'
Per quanto pleonastica, esiste anche una Coppa del Mondo di specialità della staffetta. La classifica è guidata dalla Norvegia con 222 punti, seguita dalla Russia a 217. Terza la Francia con 185 e quarta la Germania a 182.

CLICCA QUI PER LA START LIST

LE SCELTE DELLE FAVORITE
La Norvegia si presenta in formazione tipo con Bjørndalen, i fratelli Bø e Svendsen. L'unica novità è l'inversione di Tarjei e Johannes, con il maggiore schierato in seconda e il minore in terza.

Nessuna sorpresa nella Russia, che schiera il quartetto più competitivo al momento (Tsvetkov-Garanichev-Babikov-Shipulin) Resta però una formazione inedita, soprattutto in virtù della presenza di Babikov, sinora utilizzato soprattutto in Ibu Cup.

La Francia scenderà in pista con un team collaudato. (Simon Fourcade - Desthieux - Fillon Maillet - Martin Fourcade). Da notare come Martin Fourcade sarà in ultima frazione, accantonato quindi l'esperimento di schierarlo in seconda.

Anche la Germania si affida a un ordine ben oliato (Lesser - Doll - Peiffer - Schempp).

In casa Austria Sven Grossegger ha vinto il ballottaggio con David Komatz per il lancio, dopodiché gareggeranno Simon Eder, Julian Eberhard e Dominik Landertinger.

Per quanto riguarda l'Italia, un sesto posto sarebbe oro colato. Gli azzurri schierano il quartetto già visto a Hochfilzen e Ruhpolding, con Christian De Lorenzi, Lukas Hofer, Thomas Bormolini e Dominik Windisch.

COSI' AI MONDIALI DI KONTIOLAHTI 2015
1. GERMANIA [Lesser, Böhm, Peiffer, Schempp] (0+3) 1:13'49"5
2. NORVEGIA [Bjørndalen, Bø T., Bø J., Svendsen] (0+6) a 15"4
3. FRANCIA [Fourcade S., Beatrix, Fillon Maill., Fourcade M.] (0+4) a 33"6
4. RUSSIA [Garanichev, Volkov, Malyshko, Shipulin] (1+6) a 49"7
5. AUSTRIA [Mesotitsch, Eder, Grossegger, Landertinger] (1+4) a 54"8
6. REP.CECA [Krcmar, Soukup, Slesingr, Moravec] (0+6) a 55"1

Clicca qui per il report della gara.