Il Giro d'Italia tra il sito olimpico sul Mottolino e le prossime montagne che riportano a sci e biathlon

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Il Giro d'Italia tra il sito olimpico sul Mottolino e le prossime montagne che riportano a sci e biathlon

La corsa rosa per tre giorni nel cuore di Livigno, con i fratelli Tabanelli che domenica hanno omaggiato la maglia rosa Pogacar "volando" letteralmente sopra l'ultimo km del "tappone" di questa edizione. Oggi la ripartenza verso la Val Gardena, con l'arrivo sul Monte Pana all'ombra del Sassolungo. E venerdì tutti nella Sappada di Lisa Vittozzi, con il passaggio alla Carnia Arena.

Tra il finale della seconda settimana e l'inizio della terza, come da tradizione il Giro d'Italia arriva sulle montagne del mito della corsa rosa, ma che si intrecciano anche con le discipline invernali per tanti motivi.

Come si è visto domenica, quando in occasione della tappa regina, Livigno ha ospitato un arrivo spettacolare ai 2387 metri del Mottolino: eccezionale il lavoro per organizzare un traguardo del genere, creando di fatto la strada asfaltata per arrivare sulle nevi (e ce n'era ancora tanta...) di quel comprensorio che nel 2026 ospiterà la bellezza di 26 gare olimpiche per i Giochi di Milano Cortina 2026.

Le discipline del freestyle e dello snowboard saranno tutte lì, nel cuore del “Piccolo Tibet”, ed ecco che i giovani campioni che il Livigno Team ha accolto, vedendoli arrivare subito al vertice della Coppa del Mondo con una stagione 2023/24 da sogno per entrambi con i primi podi, sono stati diretti protagonisti di quella giornata. Flora e Miro Tabanelli, i fratelli modenesi che ora si allenano costantemente nella località valtellinese, hanno regalato uno show davvero particolare, “volando” letteralmente sopra il primo corridore al passaggio all'ultimo km: non poteva che essere Tadej Pogacar, capace di un'altra impresa in maglia rosa, a transitare davanti a tutti mentre i due azzurri del freestyle regalavano un'evoluzione saltando con i loro sci decine di metri da una parte all'altra della strada, sfruttando appunto la montagna ancora innevata.

Livigno, terra di tanti campioni come Giorgio Rocca (in strada con la carovana del Giro-E) e lo snowboarder Maurizio Bormolini, presente al Mottolino in veste di spettatore, sta vivendo tre intere giornate di Giro d'Italia: lunedì il riposo, l'ultimo prima delle sei tappe conclusive, con tutta la carovana che ha alloggiato nella valle, oggi la ripartenza per la 16esima frazione, che terminerà dopo 206 km in Val Gardena, sulle durissime rampe del Monte Pana sopra Santa Cristina.

Ecco il collegamento con il grande sci, visto che si arriverà a quota 2000 mt, all'ombra del Sassolungo.

Non è finita qui, perchè dopo le tappe con traguardo al Passo del Brocon mercoledì e in quel di Padova giovedì, venerdì ci sarà la Mortegliano-Sappada, con l'ascesa finale verso la località friulana dei fuoriclasse delle discipline nordiche che, in questi ultimi anni (e che ha ospitato per l'ultima volta la corsa rosa nel 2018), tutti associano a Lisa Vittozzi, la stella azzurra del biathlon fresca di titolo mondiale individuale e della sua prima sfera di cristallo assoluta.

Non solo, a poco più di 10 km dall'arrivo, la salita conclusiva (che porterà poi allo scollinamento a 6 km dall'arrivo a Cima Sappada, prima del falsopiano verso il traguardo) vedrà le rampe più impegnative all'altezza della Carnia Arena, che verrà attraversata dal gruppo in una fase cruciale della tappa, rendendo omaggio ad un centro che rappresenta il fulcro del movimento italiano del biathlon.

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