Elizaveta Tuktamysheva vince e convince nel Finlandia Trophy di Espoo

Elizaveta Tuktamysheva vince e convince nel Finlandia Trophy di Espoo
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Figure skating - Finlandia Trophy 2014

Elizaveta Tuktamysheva vince e convince nel Finlandia Trophy di Espoo

Elizaveta Tuktamysheva ha ipotecato il successo nel nuovo circuito ISU Challenger Series imponendosi nettamente nella diciannovesima edizione del Finlandia Trophy.

Il risultato non è mai stato in discussione in quanto la giovane russa ha fatto il vuoto in entrambi i segmenti di gara riconfermandosi sugli ottimi livelli del recente Nebelhorn Trophy. Peraltro, dopo avere stabilito il nuovo primato personale nello short-program, ha ritoccato di qualche decimo anche il suo limite complessivo superando per la prima volta in carriera la soglia dei 193 punti (193,31).

Nel programma libero, l’allieva di Alexei Mishin ha completato due doppi axel e sei salti tripli aprendo la sua prova con una pregevole combinazione triplo lutz/doppio toeloop/doppio rittberger. Probabilmente, rispetto alla strategia di gara pianificata, è mancato un triplo toeloop, ma i riscontri ricavati rimangono ugalmente positivi. Tuktamysheva ha ufficialmente ritrovato la sicurezza smarrita nell’ultimo anno e mezzo e, salti a parte, ha superato a pieni voti anche l’esame sulle trottole, specie la rovescita che non è mai stata la specialità della casa. L’obiettivo per il proseguimento della stagione diventa ora la qualificazione alla finale del Grand Prix, traguardo ampiamente alla portata in virtù del rendimento espresso nelle ultime settimane.

In seconda posizione, si è piazzata in rimonta la statunitense Samantha Cesario (159,40), risalita dal quinto posto del programma corto. La ventenne di Oceanside ha presentato un libero decisamente ambizioso con un doppio axel e sette salti tripli, compresi però un lutz non preso dal filo esterno e un rittberger sotto ruotato. In positivo, va rimarcata la combinazione iniziale triplo rittberger/rittberger/triplo salchow, cui però hanno fatto da contraltare elementi di trottola ancora da calibrare e non all’altezza delle rivali affrontate ad Espoo.

Il terzo posto è andato alla giapponese Rika Hongo (153,71), come di consueto piuttosto fallosa nell’atterraggio dei salti. L’allieva di Hiroshi Nagakubo ha completato in qualche modo un doppio axel e sette salti tripli, tra cui un salchow sotto ruotato e due lutz non presi dal filo esterno. Analizzando i programmi della campionessa nazionale juniores, emerge un sovrautilizzo del lutz, non giustificato dalle chiamate del pannello. E' perciò ipotizzbile in tempi celeri una rivisitazione della pianificazione dei salti.

Sia Hongo che Cesario si sono cimentate nel programma libero sulle note della "Carmen", ma l'impressione è che il tema sia più nelle corde della statunitense.

La sfida tra le giovani atlete finlandesi con in palio la quarta piazza finale ha visto uscire vincitrice la quindicenne Liubov Efimenko (146,58), che ha avuto ragione della più quotata coetanea Jenni Saarinen (144,16). Nell’occasione, entrambe hanno migliorato il primato personale e soprattutto hanno preceduto con ampio margine la più navigata Juulia Turkkila (137,15), non andata oltre la settima posizione. Ciò premesso i programmi di Efimenko e Saarinen sono stati caratterizzati da elementi di grande pregio, in particolare la combinazione doppio axel/triplo toeloop ben eseguita da entrambe, ma anche da cadute ed enormi passaggi  a vuoto su svariati elementi di salto.

La principale delusione della gara è stata senza dubbio Maria Artemyeva (140,38), penalizzata da tre cadute in due giorni e, in generale, da rilevanti problemi sugli elementi di salto, specie il lutz storico punto di forza. Alla fine, l'attesa russa si è dovuta accontentare della sesta piazza.

Carol Bressanutti (108,49), unica atleta italiana iscritta alla gara, ha chiuso al tredicesimo posto recuperando una posizione rispetto al risultato del programma corto. La prestazione della pattinatrice altoatesina, alla prese con evidenti problemi di rotazione sui salti, non è stata però entusiasmante, come testimoniato dai due soli salti tripli completati.

Nella classifica del circuito Isu Challenger Series, Tuktamysheva (385,96) ha spodestato l'azzurra Roberta Rodeghiero (301,77).

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