Come avvenuto nella passata stagione, l'Ice Palace di Samara ha ospitato la prima delle cinque tappe della Coppa di Russia, circuito che contribuirà a stabilire quali atleti prenderanno parte ai Campionati nazionali senior e junior.
Anche quest’anno, i posti a disposizione per la rassegna nazionale assoluta, che si terrà ad Ekaterinburg, saranno diciotto per il settore maschile e per quello femminile, dodici per le coppie di artistico e quindici per la danza. Tuttavia, va ricordato che gli atleti designati a prendere parte al Grand Prix Senior sono ammessi di diritto, così come coloro che raggiugeranno la finale del Grand Prix Junior.
In campo femminile, risultano al momento già qualificate Alena Leonova (11/1990), Maria Artiemeva (03/1993), Adelina Sotnikova (07/1996), Elizaveta Tuktamysheva (12/1996), Anna Pogorilaya (04/1998), Julia Lipnitskaya (06/1998), Elena Radionova (01/1999), Evgenia Medvedeva (11/1999), e Maria Sotskova (04/2000) A margine, va rimarcato come, ad eccezione di Leonova e Artiemeva, si tratti di atlete ancora eleggibili per le competizioni juniores.
Nel settore maschile, sono già ammessi di diritto Konstantin Menshov (02/1983), Sergei Voronov (10/1987), Artur Gachinski (08/1993), Moris Kvitelashvili (03/1995), Maxim Kovtun (06/1995), Adian Pitkeev (05/1998), Alexander Petrov (04/1999) e Dmitri Aliev (06/1999)
Nelle coppie di artistico, hanno il posto garantito Astakhova/Rogonov, Bazarova/Deputat, Kavaguti/Smirnov, Stolbova/Klimov, Tarasova/Morozov, Volosozhar/Trankov e Zabijako/Enbert.
Nella danza, infine, saranno della partita Bobrova/Soloviev, Ilinykh/Zhiganshin, Monko/Khaliavin, Sinitsina/Katsalapov, Stepanova/Bukin e Yanovskaya/Mozgov. In questo caso, per via della short-dance differente, non si prendono di norma in considerazione le coppie impegnate a tempo pieno in categoria juniores.
Nel primo appuntamento in calendario, è toccato alla gara femminile juniores rubare la scena a tutte le altre competizioni disputate. Curiosamente, seppure ad ordine invertito, il podio è stato monopolizzato dalle atlete che, poco meno di un mese fa, si erano piazzate nelle prime tre posizioni nella tappa inaugurale della Coppa di San Pietroburgo. La principale protagonista è stata Anastasia Gubanova (200,78), autrice di una prestazione magistrale che le ha consentito di bissare il successo ottenuto dodici mesi or sono a Samara e di archiviare la terza affermazione in carriera nel principale circuito nazionale. Nell’occasione, l’ancora dodicenne di San Pietroburgo è diventata la seconda atleta nella storia della Coppa di Russia Junior ad infrangere la soglia dei duecento punti, impresa in passato realizzata dalla sola Elena Radionova, ma con un anno in più sulle spalle (203,12 Kazan, novembre 2012). Gubanova si è imposta in entrambi i segmenti di gara eseguendo sia in un caso che nell’altro una combinazione triplo lutz/triplo rittberger. Nel programma libero ha completato in surplace due doppi axel e sette salti tripli, compresi due lutz e due flip, ma, aspetto tecnico a parte, si è dimostrata superiore alla qualificata concorrenza anche in termini di qualità di pattinaggio e dal punto di vista artistico, da sempre un cavallo di battaglia. In seconda posizione, si è piazzata la tredicenne Alisa Lozko (185,28), capace di evidenziare una solidità tecnica da prima della classe. Cresciuta ad Izhvesk, ma trasferitasi a San Pietroburgo nella primavera del 2013, l’allieva di Oleg Tautarov, uno dei principali assistenti di Alexei Mishin, ha evidenziato progressi esponenziali rispetto al recente passato riuscendo a tenere la scia della vincitrice su tutte le voci delle componenti del programma. Il podio è stato completato dalla quindicenne Stanislava Konstantinova (175,75).
Nonostante i fastidiosi postumi di un’influenza, la gara femminile senior è stata vinta da Elizaveta Tuktamysheva (186,51). Per forza di cose, la campionessa mondiale non è apparsa brillante come di consueto ed ha evidenziato un comprensibile calo nella seconda parte del programma libero, testimoniato, in particolare, da una caduta sul triplo rittberger e dalla difficoltà nell’eseguire la sequenza triplo salchow/doppio axel, trasformatasi in doppio salchow/doppio axel, atterrato con una sorta di step-out. Il programma corto, invece, è stato caratterizzato da un’insolita caduta sul triplo lutz e dalla scelta di effettuare una combinazione triplo toeloop/doppio toeloop, peraltro eseguita, seppure con qualche patema, anche nel segmento più lungo di gara. Tuktamysheva ha preceduto la ventiduenne di San Pietorburgo Maria Artemieva (163,53) e la diciassettenne di Perm Ekaterina Baianova (153,29), autrice del migliore punteggio tecnico nel programma corto.
Fuori classifica, è scesa in pista anche Adelina Sotnikova, che, in vista dell’imminente Japan Open, si è cimentata nel solo programma libero evitando di eseguire, per via di problemi alla schiena, trottola rovesciata, flying camel e alcuni passaggi di transizione. La campionessa olimpica è, comunque, apparsa in crescita sugli elementi di salto al punto da riuscire a completare, senza forzare troppo la mano, due doppi axel e sei salti tripli.
Nella competizione senior riservata alle coppie di artistico si sono imposti gli interessanti allievi di Natalia Pavlova Alice Efimova/Alexander Korovin (161,50), che hanno nettamente preceduto i compagni di allenamento Alexandra Shevchenko/Ivan Bich (143,22), vincitori di stretta misura del programma corto. In terza posizione, si sono piazzati Arina Chernyavskaya/Antonio Souza-Cordeiro (142.60). A livello juniores, successo per dispersione per la coppia di San Pietroburgo Anastasia Mishina/Vladislav Mirzoev (168,92), assai deludente nello Junior Grand Prix, ma apparsa di ben altra consistenza a Samara. Il posto d’onore, con un gap di oltre venticinque punti dalla testa, è andato ai moscoviti Maria Chuzhanova/Denis Mintsev (143,04), capaci di avere la meglio su Ludmila Molchanova/Lev Sozonenko (135,14).
Nella danza, l’annunciato piatto forte è stato rappresentato dal ritorno alle competizioni di Ekaterina Bobrova/Dmitri Soloviev (182,24), assenti dalla gara olimpica del 2014. Gli allievi di Alexander Zhulin, seppure a pochi giorni di distanza, sono apparsi in progresso rispetto ai test skates di Sochi al punto da ottenere, specie nella danza libera, livelli e valutazioni, sia sul grado di esecuzione che sulle componenti del programma, stellari. Hanno preso parte alla gara anche Ludmila Sosnitskaia e Pavel Golovishnikov (120,36). In categoria juniores, è arrivato un altro successo per la scuola di Zhulin grazie ad Eva Khachaturian/Andrei Bagin (130,20), che hanno avuto facilmente ragione di Yulia Tultseva/Grigoriy Yakushev (121.62) e Polina Ivanenko/Daniil Karpov (116.58).
La principale sorpresa della prima tappa è stata confezionata nella gara maschile senior, vinta dal ventenne di San Pietroburgo Mikhail Kolyada (243,97) davanti al favorito Sergei Voronov (239,51). Determinate si è rivelato il programma libero in cui l’allievo di Eteri Tutberdize ha pagato dazio per via di numerosi passaggi a vuoto. Voronov ha, infatti, completato un paio di tripli axel preceduti da una preparazione chilometrica, è caduto sul primo quadruplo toeloop, ha atterrato su due piedi il secondo quadruplo toeloop, ma soprattutto ha evidenziato problemi su lutz, salchow e rittberger non completando le tre rotazioni pianificate. Kolyada, dal canto suo, dopo essere caduto su un tentativo di quadruplo toeloop, ha presentato, oltre a trottole di qualità superiore, una sequenza di doppi axel e sette salti tripli, compresi due axel e un rittberger chiuso con una caduta. Nel programma corto, si era, invece, imposto di misura Voronov, grazie principalmente alla combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop ben completata, cui hanno fatto seguito un triplo axel, atterrato con un giretto di troppo, e un triplo rittberger, collocati entrambi nella seconda metà della musica. Kolyada, costretto a diseratare causa infortunio gran parte della passata stagione, ha comunque risposto con un quadruplo toeloop chiuso con uno step-out, un ottimo triplo axel e la combinazione triplo lutz/triplo toeloop, eseguita nella seconda metà della musica.
Per il gradino più basso del podio l’ha spuntata Gordei Gorhskov (226,62), che ha regolato Artur Dmtriev (225,20), Alexander Samarin (223,33), in crescita rispetto alla tappa di Junior Grand Prix di Bratislava, Alexander Petrov (219,53) e Andrei Lazukin (215,62).
La gara juniores è stata vinta dal promettente dodicenne di Mosca Georgi Kunitsa (207.95), che ha preceduto il quattordicenne scuola Tutbedridze Nikolai Gerasimov (186.43) e il coetaneo Mikhail Zotov (176,98)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Klausberg | 11/11 | 35-84 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Pinzolo | 13/14 | 5-35 cm |
Ghiacciaio Presena | 29/30 | 20-70 cm |
Canazei | 20/23 | 25-40 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Passo Pordoi | 20/23 | 25-40 cm |
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