La quarantunesima edizione di Skate Canada, ospitata dal “Prospera Place” di Kelowna, è passata agli archivi con il programma libero femminile, che ha confermato la supremazia tecnica della russa Anna Pogorilaya, già emersa prepotentemente nel segmento iniziale della competizione.
L’avvenente sedicenne di Mosca si è imposta con buon margine in entrambi i programmi di gara conquistando il secondo successo in carriera nel circuito a quasi un anno di distanza dalla prima vittoria ottenuta tra lo stupore generale nella Lexus Cup of China di Pechino, dove la battuta fu la connazionale Adelina Sotnikova, diventata campionessa olimpica a distanza di pochi mesi.
L’allieva di Anna Tsareva, compagna di club ma non di training di Julia Lipnitskaia, ha completato nel programma libero, pattinato sulle celebri note del “Firebird” di Igor Stravinski, due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due tripli lutz e due tripli rittberger. Sul fronte delle sbavature, vanno segnalati l’atavico problema del filo di ingresso errato del triplo flip e un flying camel, di norma trottola di punta, eseguito con qualche patema di troppo ed eccessivamente “viaggiato”. Pogorilaya, salti a parte, ha, comunque, palesato miglioramenti dal punto di vista artistico e, soprattutto, ha presentato programmi più ambiziosi e più ricchi di passaggi di transizione rispetto alla passata stagione.
La giovane russa ha preceduto con quasi sei lunghezze di margine la ventitreenne statunitense Ashley Wagner, migliore del lotto su ciascuna voce delle componenti del programma e capace di ben completare due doppi axel e quattro salti tripli, cui vanno aggiunti un triplo toeloop e un triplo rittberger decisamente sotto ruotati. Come avvenuto ieri nel programma corto, ha però suscitato qualche perplessità e per alcuni ilarità la chiamata di filo dubbio su uno dei due tripli flip realizzati, che necessiterebbe di accurate spiegazioni. Ciò premesso, l’impressione è che l’attuale Wagner non abbia in faretra armi valide per contrastare le teen-ager russe in quanto la non padronanza del triplo lutz e la conseguente scelta di presentare sei salti tripli anziché sette rappresentano fardelli in questo momento storico troppo pesanti da sopportare.
In terza posizione si è attestata la giapponese Satoko Miyahara, in precedenza mai sul podio in tappe di Grand Prix. L’allieva di Mie Hamada ha lasciato qualche punto sul piatto per via dei consueti problemi di rotazione dei salti, ma è comunque riuscita a completare due doppi axel e cinque salti tripli, oltre a un triplo toeloop e un triplo lutz mancanti di rotazione. Aspetto tecnico a parte, resta un po’ di rammarico per le valutazioni delle componenti del programma, che, seppure progressivamente cresciute, restano ancora lontane da quelle di chi l'ha preceduta.
L’attuale atleta di punta del movimento giapponese ha avuto la meglio sulla diciottenne statunitense Courtney Hicks, pattinatrice in possesso di una tecnica di salto con pochi eguali nel circuito ed oggi capace di ritoccare il primato personale
A testimonianza del livello complessivamente elevato della competizione non può passare inosservato il fatto che mai, in passato, la quinta classificata in una tappa di qualificazione del Grand Prix si era spinta oltre i 171 punti come accaduto a Kelowna per la nipponica Rika Hongo. L’allieva di Hiroshi Nagakubo, dopo anni caratterizzati da una rara incostanza, è finalmente riuscita ad esprimere appieno il suo potenziale anche lontana dal Giappone con la conseguenza di ritoccare il primato personale di quasi quattordici punti. La campionessa nazionale juniores ha completato due doppi axel e sei salti tripli, oltre ad un toeloop sotto ruotato, e, soprattutto, insieme alla canadese Chartrand, è stata l’unica a raggiungere il livello più alto a disposizione su ciascuno degli elementi di trottola.
Skate Canada ha sancito un verdetto importante in vista dell’atto conclusivo del circuito in quanto, salvo miracoli non ipotizzabili da parte di Maria Artemyeva, è svanito il sogno russo di monopolizzare i sei posti a disposizione per la finale di Barcellona. Alena Leonova, infatti, dopo un brillante programma corto concluso sul gradino più basso del podio, è naufragata nel segmento più lungo di gara penalizzata da una lunga serie di atterraggi incerti, cui si sono aggiunti tre salti tripli mancanti di rotazione ed elementi di trottola ancora una volta poco curati e male eseguiti. La ventitreenne di San Pietroburgo si è dovuta accontentare di una mesta sesta posizione restando ben lontana dal rendimento espresso nel Nebelhorn Trophy di fine settembre. Va da sé che, in virtù del risultato odierno, è già arrivato il momento di pensare ai Campionati nazionali di fine dicembre, autentico crocevia della stagione.
A seguire, si è piazzata la diciottenne canadese Alaine Chartrand, che, accomodatasi in kiss & cry convinta di avere completato due doppi axel e sette salti tripli, si è vista degradare un triplo salchow, cui hanno fatto da contorno quattro salti tripli sotto ruotati.
Più staccate tutte le altre, regolate dall’australiana Brookle Han, meno brillante rispetto a Skate America, ma, malgrado tutto, più avanti in classifica di un paio di posizioni.
CLASSIFICA FINALE
01) (RUS) - Anna POGORILAYA (video)
191.81 (1|1) SB
02) (USA) - Ashley WAGNER (video)
186.00 (2|2) SB
03) (JPN) - Satoko MIYAHARA (video)
181.75 (4|3)
04) (USA) - Courtney HICKS (video)
174.51 (8|4) PB
05) (JPN) - Rika HONGO (video)
171.47 (5|5) PB
06) (RUS) - Alena LEONOVA (video)
164.15 (3|6)
07) (CAN) - Alaine CHARTRAND (video)
156.22 (7|7)
08) (AUS) - Brooklee HAN (video)
146.80 (11|8)
09) (KOR) - Hae Jin KIM (video)
143.43 (10|10) SB
10) (CAN) - Veronik MALLET (video)
142.25 (6|11) SB
11) (SWE) - Viktoria HELGESSON (video)
139.67 (12|9) SB
12) (CAN) - Julianne SEGUIN (video)
136.95 (9|12)
Legenda:
SR - season record / primato stagionale assoluto
SB – season best / primato stagionale
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