Elena Radionova: "Non c'è limite alla perfezione"

Elena Radionova: 'Non c'è limite alla perfezione'
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Figure skating - Trophèe Eric Bompard 2014

Elena Radionova: "Non c'è limite alla perfezione"

Clima di moderata soddisfazione nelle conferenze stampa che hanno seguito i programmi della seconda giornata del Trophèe Eric Bompard di Bordeaux. Per molti è già tempo di pensare alla finale del Grand Prix. Nel complesso, le indicazioni più interessanti sono arrivate dai cinesi Sui/Han e dal russo Maxim Kovtun

 

PROGRAMMA LIBERO FEMMINILE

Elena, cosa pensi della tua prestazione?
Elena RADIONOVA - Sono contenta di avere vinto entrambe le tappe di qualificazione. Qui rispetto a Skate America ho pattinato meglio, più decisa e sono riuscita a correggere alcuni errori. Soprattutto mi sentivo più calma, altro aspetto positivo. Sto migliorando passo dopo passo, è questo l'importante.

Il tuo programma è stato senza sbavature, quali possono essere i margini di miglioramento?
Elena RADIONOVA – “Non c'è limite alla perfezione. Le trottole, gli angeli, gli skating skills, i salti, sono tutti aspetti su cui devo migliorare e quindi c'è ancora molto da lavorare”.

Come ti preparerai per la finale del Grand Prix?
Elena RADIONOVA – “Come faccio per ogni altra gara, non ci sarà alcunché di differente”


Julia come valuti la prestazione odierna?

Julia LIPNITSKAIA – “Mi sentivo più calma rispetto alla Cup of China. Ho pattinato meglio, ma non sono ancora pronta dal punto di vista fisico. Non sono al cento per cento, ma sono contenta di avere lottato nella gara di oggi. Diciamo che per un certo verso sono soddisfatta. Tuttavia, sono conscia di dover ancora lavorare molto. I punteggi odierni sono stati bassi, ma ho quattro anni di tempo per recuperare”.

Come ti preparerai per la finale del Grand Prix?
Julia LIPTNITSKAIA – “Di sicuro pattinando i miei programmi, visto che non ho avuto occasione di effettuare un numero adeguato di run-through fino a un paio di settimane fa".


Ashley sei stata vittima di una brutta caduta, come ti sei sentita dopo?

Ashley WAGNER – “Oggi avevo mal di pancia e non mi sentivo bene. Ho dovuto combattere durante il programma. Tuttavia, al di là di questa indisposizione, ho lavorato parecchio a casa e mi sentivo mentalmente pronta per eseguire al meglio il programma. Il mio lutz non ha ricevuto la chiamata per il filo sbagliato, fatto che mi rende molto felice”.

Avevi pianificato la combinazione triplo lutz/triplo toeloop?
Ashley WAGNER – “No, non era programmata e l'ho eseguita per divertimento. A parte gli scherzi, di concerto con il mio allenatore, ho cambiato qualcosa nella pianificazione degli elementi di salto con l’obiettivo di rendere più facile la parte iniziale del programma”.


PROGRAMMA LIBERO COPPIE DI ARTISTICO

Qual è la vostra opinione sulla prestazione odierna?
STOLBOVA/KLIMOV – “Ieri, ci sentivamo più sicuri e siamo riusciti a trasmettere qualcosa in più. Comunque, oggi abbiamo ben eseguito gli elementi pianificati e perciò siamo contenti”.

Come vi siete preparati per interpretare la storia del gobbo di Notre-Dame sul ghiaccio?
STOLBOVA/KLIMOV – “Ci siamo ben documentati sulla storia. Per la verità, non abbiamo guardato il musical intero, ma abbiamo studiato alcuni video per aggiungere transizioni al programma pertinenti al tema e ai protagonisti”.

Trovate più semplice interpretare programmi di carattere o programmi più lirici e leggeri?
STOLBOVA/KLIMOV – “Crediamo siaì più interessante mostrare storie e personaggi piuttosto che pattinare solo sulla musica. Noi scegliamo la storia, la musica, i costumi, con l’obiettivo di comunicare qualcosa di interessante al pubblico. Per noi è importante mostrare una storia, non conta che sia facile, ma che risulti interessante".

Vi occupate personalmente della coreografia?
STOLBOVA/KLIMOV – “No, ovviamente. Nello staff, ci sono persone deputate ad occuparsi della coreografia. Tuttavia, anche noi abbiamo voce in capitolo, in base a quali sensazioni proviamo durante la creazioni dei programmi”.

Cosa ne pensate del kiss and cry al terzo piano?
STOLBOVA/KLIMOV – “Finchè possiamo usare l'ascensore e non le scale, per noi va bene”


Cosa pensate della vostra performance odierna?

SUI/HAN – “Abbiamo pattinato molto bene,. Comunque ci sono elementi che possiamo eseguire meglio. Adesso speriamo di crescere in vista della finale e di ricevere un punteggio più alto”.

State provando ancora i quadrupli lanciati?
SUI/HAN – “Li abbiamo provati in passato, ma due anni fa Sui si è infortunata e quindi abbiamo dovuto accontonare l'idea. Ora il problema fisico sembra risolto e magari nella prossima stagione ci penseremo”.

Quanto tempo occorre per la creazione e preparazione di un sollevamento?
SUI/HAN – “Solitamente un mese. Il reverso lasso del libero, per esempio, è molto complesso perché per raggiungere il livello quattro bisogna aggiungere difficoltà, fatto non banale. Qui abbiamo avuto ottenuto il livello tre, perciò significa che abbiamo sbagliato qualcosa e dovremo apportare qualche modifica per arrivare al livello quattro la prossima volta”.


E’ il secondo podio consecutivo nel Grand Prix, come vi sentite?

WANG/WANG – “Siamo contenti, ma sappiamo di poter fare meglio sui singoli elementi e, in generale, sulla presentazione del programma”:

Qual’è il segreto della vostra crescita così repentina?
WANG/WANG – “Semplicemente, abbiamo lavorato con i nostri attuali allenatori per due stagioni e siamo progrediti passo dopo passo”.


DANZA LIBERA

Quali sono state le differenze rispetto alla prova di ieri?
PAPADAKIS/CIZERON – “La short-dance è stata più difficile perchè eravamo reduci da una vittoria e la tensione era tanta. Oggi eravamo più rilassati e concentrati sulla gara in sé e non sul risultato”.

Come avete scelto la nuova danza libera?
PAPADAKIS/CIZERON – “Abbiamo vagliato tante soluzioni, ma l’obiettivo era trovare qualcosa che prevedesse movimenti naturali, fluidi del corpo”.

La prestazione di oggi vi è valsa la finale, che cosa ne pensate?
GILLES/POIRIER – “Davvero?? Non ne eravamo sicuri...beh allora torneremo a casa, ci riposeremo per un paio di giorni e cercheremo di presentarci a Barcellona il più preparati possibile. Scherzi a parte, il nostro programma e l'interpretazione crescono di volta in volta di più”

Piper come mai hai cambiato costume rispetto a Skate Canada?
Piper GILLES – “Perché a Kelowna si era strappato. In realtà, siamo riusciti a rattopparlo e l’abbiamo portato qui. Tuttavia, quando ho visto il colore delle balaustre di questa pista ho deciso che non era il caso di mimetizzarsi. Avevo portato anche un costume di riserva ed ho preferito usare quello”.


Qual è il bilancio della vostra danza libera?

HUBBELL/DONOHUE – “Parte del programma è migliorata, ma abbiamo commesso un errore piuttosto importante che ci è costato diversi punti. Torneremo a casa e cercheremo di metterci da subito al lavoro perché grazie alla costanza e alla tenacia sentiamo di poter migliorare più velocemente rispetto agli altri”.

Come avete scelto le musiche per la danza libera?
HUBBELL/DONOHUE – Queste musiche erano state trovate lo scorso anno dalla madre di Madison ed avevamo intenzione di usarle per il finnstep. Quest’anno abbiamo pensato che poteva essere una buona idea recuperarle per presentare qualcosa di differente rispetto alle abitudini”.

Madison hai ancora problemi dopo l’operazione all’anca?
Madison HUBBELL – “Ho sempre un po' paura di provare qualche dolore all'anca ma so di essere forte e di avere un qualificato team medico di supporto a casa con cui lavorare tutti i giorni. Nelle ultime settimane la situazione è decisamente migliorata. Tuttavia per almeno un anno dopo l’intervento ci sarà ancora qualche dolore, nonostante possa effettuare movimenti completi”.

Quali saranno i prossimi impegni?
HUBBELL/DONOHUE – “Tra due settimane gareggeremo a Zagabria e per quell’occasione cercheremo di essere al top della condizione. Poi ci saranno i Campionati nazionali”.


PROGRAMMA LIBERO MASCHILE

Maxim eri sesto dopo il programma corto, ti aspettavi di poter vincere?
Maxim KOVTUN – “Soprattutto, sono contento perchè dopo la performance di ieri non mi sono buttato giù. L’unico obiettivo per il programma libero era quello di pattinare bene, non pensavo al piazzamento. Per questo motivo, abbiamo deciso di togliere il terzo quadruplo, semplificando il programma. Non so che cosa non abbia funzionato nel programma corto perchè ero tranquillo e concentrato. Oggi mi sentivo nella stessa maniera, ma ho pattinato molto meglio. Ho sentito il supporto del pubblico e tutto ha funzionato, eccezion fatta per le ultime due trottole che mi hanno dato qualche problema. Per oggi, è andata bene così, ma ovviamente c'è ancora molto lavoro da fare in vista del proseguimento della stagione.

Su che cosa lavorerai in vista della finale?
Maxim KOVTUN – “Non credo che ci saranno cambiamenti tecnici, ma sarà necessario trovare fluidità e sicurezza sui programmi e soprattutto sarà necessario lavorare sulle trottole. Il tempo non manca e credo che si possa fare il massimo per sfruttare al meglio il mio bagaglio tecnico”.


Tatsuki, il tuo programma è stato caratterizzato da molti alti e bassi, ma ti sei comunque qualificato per la finale, quali sono le tue sensazioni?

Tatsuki MACHIDA – “Ero nervoso perchè i salti nell’allenamento di questa mattina non entravano e quindi sentivo molta ansia. Sono, comunque, contento di essermi qualificato per la finale del Grand Prix. Cercherò di lavorare di più perché sono convinto che i programmi siano cresciuti grazie al lavoro svolto nell’ultimo periodo di allenamento. Si tratterà della terza finale consecutiva, ma i risultati degli ultimi due anni non sono stati eccezionali. Farò il massimo per provare a salire sul podio”.

Come hai scelto la musica del programma libero?
Tatsuki MACHIDA – “Si tratta di motivi che mi sono sempre piaciuti. Nei primi venti secondi ho bisogno di molta concentrazione prima di iniziare, chiudo gli occhi e cerco di sentire il ghiaccio. Per questo comincio a muovermi in ritardo all'inizio del programma”.


Denis finalmente sei salito sul podio in una tappa di Grand Prix, le tue sensazioni?

Denis TEN – “Si tratta solamente dell’inizio della stagione, ma l’esperienza acquisita sarà utile più avanti perché ho capito su cosa devo lavorare. Si tratta di un podio non solo per me, ma per tutto il mio paese. Quindi, lo dedico al Kazakistan e spero che ci possano essere altri podi in futuro nel Grand Prix”.

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