Javier Fernandez espugna Pechino domando un Boyang Jin in versione "extraterrestre"

Javier Fernandez espugna Pechino domando un Boyang Jin in versione 'extraterrestre'
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Figure skating - Cup of China 2015

Javier Fernandez espugna Pechino domando un Boyang Jin in versione "extraterrestre"

Javier Fernandez ha conquistato il terzo successo della carriera in una tappa di qualificazione del Grand Prix imponendosi nella Cup of China ospitata dal "Capital Indoor Stadium" di Pechino.

Il campione iridato in carica ha domato la concorrenza in entrambi i segmenti di gara palesando un pacchetto tecnico-artistico completo, che gli ha consentito di archiviare un punteggio di eccellenza, in perfetta linea con quello raggiunto da Patrick Chan nel recente Skate Canada. L'aspetto positivo è stato rappresentato dal consenso da subito riscosso dai nuovi programmi, valutazioni alla mano, decisamente apprezzati dai giudici.

Nella prova odierna, il ventiquattrenne iberico si è cimentato su una coreografia ideata da David Wilson sul successo di Frank Sinatra "Guys and Dolls", sciorinando una consistenza tecnica non banale alla luce del periodo dell'anno. Fernandez ha ruotato tre salti quadrupli e cinque tripli, condendo il tutto con trottole competitive e una sequenza di passi da standing ovation. Le uniche sbavature hanno riguardato il secondo quadruplo salchow, concluso con una caduta, e un lutz completato doppio anzichè triplo.

L'allievo di Brian Orser ha avuto soprattutto il merito di non farsi condizionare dal risultato del debuttante cinese Boyang Jin, sceso in pista pochi istanti prima ed autore di una prestazione di alto profilo. Il diciottenne di Harbin, così come avvenuto ieri, è stato di gran lunga il migliore sul versante tecnico e, per non lasciare nulla di intentato, ha presentato una versione di programma libero ancora più complessa rispetto a quella inizialmente pianificata. A conti fatti, il vice-campione iridato juniores è stato in grado di ruotare ben quattro salti quadrupli e sei tripli, compresi due axel. La novità rispetto al passato è stata rappresentata proprio dalla scelta di eseguire due tripli axel, il secondo collocato nella parte finale della prova. Ovviamente, al cospetto di cotanto contenuto tencico non è mancata qualche sbavatura in quanto il quadruplo salchow si è concluso con una caduta e gli atterraggi dei quadrupli toeloop, il primo in combinazione con un doppio toeloop, non sono stati impeccabili. Il biglietto da visita resta però il quadruplo lutz eseguito in maniera magistrale.

L'impatto del giovane asiatico sul circuito non ha lasciato indifferenti gli addetti ai lavori perchè mai nella storia un atleta era sceso in pista con l'intenzione di presentare un programma con un base value di 103,70. Il fatto che il base value finale sia stato di 102,70 (causa un livello perso sui passi e un livello perso sul flying camel), la dice ancora più lunga riguardo la potenzialità del soggetto in questione, capace alla prima uscita senior di abbattere la soglia dei 260 punti e di ritoccare il primato nazionale. E' però doveroso rimarcare come lo short-program si sia rivelato meglio coreografato e artisticamente più ricco.

Approfittando della giornata negativa del russo Sergei Voronov, il cinese Han Yan è riuscito a conquistare il gradino più basso del podio, ma ha detto addio ad ogni flebile speranza di qualificarsi per la finale di Barcellona. Come avvenuto a Skate America, il libero coreografato da Lori Nichol sulle note di "Romeo+Juliet" è stato contraddistinto da elementi di elevato spessore, vedi la combinazione iniziale triplo axel/triplo toeloop, e da qualche passaggio a vuoto inaspettato, vedi il secondo axel aperto in volo dopo una sola rotazione. Han Yan, apparso visibilmente infastidito in kiss & cry per le valutazioni ricevute sulle componenti del programma, ha comunque completato un quadruplo toeloop e sette tripli e, così come il filippino Martinez e lo statunitense Dornbush, è riuscito a raggiungere il livello più alto a disposizione su passi e trottole. Il dato su cui riflettere resta comunque il distacco di oltre trenta punti da Boyang Jin.

In quarta posizione, con tanto di nuovo primato personale, si è piazzato a sorpresa il venticinquenne statunitense Grant Hochstein, autore di un libero con sette tripli, tra cui due axel di ottima fattura. Il veterano russo Sergei Voronov si è, invece, dovuto accontentare della quinta moneta, penalizzato da una giornata negativa sul quadruplo toeloop. 

Va sottolineata la sesta posizione del filippino Michael Christian Martinez, che ha ritoccato il primato nazionale ed è riuscito ad avere la meglio sullo statunitense Richard Dornbush e sull'uzbeko Misha Ge, oggi autore di un tentativo di quadruplo toeloop non andato a buon fine.

L'azzurro Ivan Righini, ancora lontano dalla migliore condizione, ha chiuso la prova al decimo posto, ma è comunque riuscito a spingersi oltre i duecento punti. Nel programma libero su musiche dei Pink Floyd è arrivata una caduta su un tentativo di triplo axel e, per scelta, non è stato eseguito il quadruplo toeloop, sostituito con un triplo toeloop. Alla fine in un modo o nell'altro, l'allievo di Michael Huth ha presentato un doppio axel e sette salti tripli, compresi un axel caduto e un toeloop sotto ruotato.

 CLASSIFICA FINALE

1) ESP - Javier FERNANDEZ    
270.55 (1|1)
2) CHN - Boyang JIN    
261.23 (2|2) NR
3) CHN - Han YAN    
230.33 (6|3)
4) USA - Grant HOCHSTEIN    
222.74 (5|4) PB
5) RUS - Sergei VORONOV    
222.17 (3|8)
6) PHI - Michael Christian MARTINEZ    
220.36 (7|5) NR
7) USA - Richard DORNBUSH    
217.26 (8|7)
8) UZB - Misha GE    
217.17 (9|6)
9) CHN - Nan SONG    
212.10 (4|9)
10) ITA - Ivan RIGHINI    
200.98 (10|11)
11) CAN - Elladj BALDE    
199.41 (12|10)
12) RUS - Moris KVITELASHVILI    
192.10 (11|12)

 

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