La terza sinfonia di Yuzuru Hanyu

La terza sinfonia di Yuzuru Hanyu
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Flavio Valle

Figure skating - Grand Prix Final 2015

La terza sinfonia di Yuzuru Hanyu

Yuzuru Hanyu nel giro di dieci giorni ha cambiato la storia del pattinaggio infrangendo ogni record possibile ed alzando il livello dell'asticella oltre l'immaginabile.

Dopo avere pattinato due programmi di alta scuola nel NHK Trophy, il campione olimpico ha trovato un modo per superarsi rasentando la perfezione nel primo segmento di gara della finale di Grand Prix. Il concetto di perfezione appare, peraltro, relativo in quanto non viene più parametrato sugli avversari, ma su sè stesso.

Nel tripudio del pubblico incredulo del CCIB (Centre de Convencions Internacional de Barcelona) di Barcellona, Hanyu ha strappato a Patrick Chan il primato mondiale sulle componenti del programma raggiungendo un clamoroso 49,14, che equivale ad un irreale 9,83 di media su ciascuna voce. Nell'occasione, ha ottenuto la bellezza di ventidue "dieci" distribuiti tra skating skills, coreografia, interpretazione e performance, voce che si è rivelata un autentico plebiscito in tal senso.

Per dare un'idea dello strapotere tecnico, è sufficiente rimarcare come i primi due elementi presentati, un quadruplo salchow seguito dalla luna e una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop preceduta da un'intricata sequenza di passi, abbiano ottenuto il massimo punteggio possibile (13.50+17.60). In generale, il solo grado di esecuzione ha portato in dote alla causa la bellezza di 24.36 punti, fatto che, ovviamente, non vanta precedenti nella storia. L'unico motivo di "rammarico" è legato alla sequenza di passi, che si è fermata al livello tre, ma che rappresenterà un importante incentivo "per migliorare" in vista del prossimo appuntamento.

A conti fatti, il programma corto coreografato da Jeffrey Buttle sulle note della "Ballade No.1 di Chopin" è diventato il primo ad infrangere la soglia dei centodieci punti, senza dimenticare gli oltre sessanta punti sul versante tecnico, ennesimo accadimento senza precedenti. In sostanza, sono stati scardinati i capisaldi dell'attuale sistema di giudizio, che in futuro andrà riparametrato sulla base delle prestazioni del fuoriclasse di Sendai. Hanyu ha toccato quota 110.95 quando il massimo punteggio raggiungibile sarebbe stato 113.65.

Lasciando da parte i freddi numeri, il connubio tra tecnica ed arte, la capacità di essere costantemente sulla nota e l'innata dote di sapersi immedesimare nella musica e nella parte come se si trattasse dell'ultimo programma della vita hanno reso la prestazione ancora più incredibile, a testimonianza dell'unicità di un personaggio che è già nell'olimpo della storia sportiva, ma pare fermamente intenzionato a scrivere altre pagine indelebili non più di storia, ma di leggenda.

A margine, l'allievo di Brian Orser ha posto le basi per diventare il primo uomo ad imporsi in tre finali consecutive del Grand Prix, impresa mai riuscita a grossi calibri del passato come Plushenko e Yagudin.

In seconda posizione, sostenuto dal'acceso tifo del vincitore, si è piazzato lo spagnolo Javier Fernandez, che ha avuto la sfortuna di pattinare subito dopo il compagno di allenamento. Il campione iridato in carica, chiaramente influenzato dalla prestazione strepitosa di Hanyu, ha atterrato con uno step-out il quadruplo salchow di apertura ed ha poi completato a fatica una combinazione triplo lutz/doppio toeloop. Il secondo errore ha però rappresentato una sorta di "sveglia" e da lì in avanti il ventiquattrenne madrileño ha inserito le marce alte eseguendo al meglio ciascun elemento e valorizzando da par suo la brillante coreografia ideata dall'ormai fidato David Wilson sulle note di "Malaguena". Una menzione d'onore spetta al triplo axel, di gran lunga il migliore della carriera, e alle valutazioni sulle componenti del programma, seconde nella storia solamente a quelle ottenute da Yuzuru Hanyu e Patrick Chan.

Il distacco tra i primi due classificati è stato di poco inferiore ai venti punti.

A seguire, nonostante qualche patema di troppo nell'atterraggio della combinazione quadruplo lutz/triplo toeloop si è attestato il diciottenne cinese Boyang Jin, che ha preceduto di stretta misura il coetaneo nonchè eterno rivale Shoma Uno. Il giapponese autore di una prova di qualità eccelsa su sei dei sette elementi presentati, ha pagato dazio per via di una caduta su un quadruplo toeloop, peraltro chiaramente corto di rotazione.

Non sono mancati i motivi di soddisfazione anche per Daisuke Murakami, terzo nipponico in gara, capace di ritoccare il primato personale, nonostante sia venuto meno il progetto di eseguire la complessa combinazione triplo lutz/triplo rittberger nella seconda metà della musica.

Il grande sconfitto di giornata porta il nome di Patrick Chan, unico atleta ad avere sconfitto Hanyu nel corso della stagione. Il canadese, dopo avere mancato l'appuntamento con il quadruplo toeloop, sostituito giocoforza da un triplo toeloop, ha commesso l'ingenuità di eseguire un secondo triplo toeloop in combinazione con un triplo lutz vedendosi annullare l'elemento per via della ripetizione del medesimo triplo. Il vice-campione olimpico, penalizzato anche da un passaggio a vuoto sulla trottola angelo cambio angelo, ha concluso il segmento di gara con quasi tredici punti di distacco da Murakami e oltre quaranta dal trionfatore

L'atteso programma libero si terrà nella serata di sabato.

 

CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO

1) JPN - Yuzuru HANYU
110.95 (61.81|49.14) WR    
2) ESP - Javier FERNANDEZ
91.52 (44.56|46.96)    
3) CHN - Boyang JIN
86.95 (47.99|38.96)    
4) JPN - Shoma UNO
86.47 (44.95|42.52) -1.00
5) JPN - Daisuke MURAKAMI    
83.47 (42.39|41.08) PB
6) CAN . Patrick CHAN
70.61 (25.72|44.89)   





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