Tatsuki Machida ha conquistato la quarta vittoria in carriera in una tappa di qualificazione del Grand Prix imponendosi per il secondo anno consecutivo a Skate America, atto di apertura del circuito ospitato dal “Sears Centre” di Hoffman Estates.
Il ventiquattrenne giapponese, per la terza volta nelle ultime sei gare disputate, è stato capace di superare l’impegnativa soglia dei 265 punti, finora valicata da soli altri cinque pattinatori nella storia. Peraltro, nell’occasione, ha fatto registrare il nuovo primato stagionale ed ha ritoccato la migliore prestazione all-time della grande classica statunitense, già in suo possesso.
Dopo avere dominato il programma corto infliggendo distacchi siderali alla concorrenza, il vice-campione iridato non è stato da meno nel segmento più lungo di gara, che gli ha consentito di chiudere la prima tappa di Grand Prix con quasi trentacinque lunghezze di margine sul secondo classificato. Nel programma libero, Machida ha completato due quadrupli toeloop e sei salti tripli, commettendo due sole sbavature rispetto a quanto pianificato. Sono, infatti, mancati i punti del secondo triplo axel, eseguito solamente doppio, e qualcosa è stato perso per strada a causa di un atterraggio di un triplo flip con l’appoggio di una mano sul ghiaccio. Per il resto, la sequenza di passi è stata strepitosa e anche le trottole si sono dimostrate competitive. A conti fatti, la prima uscita del nuovo programma libero, coreografato da Philipp Mills sulle note della “Sinfonia n.9” di Beethoven, è stata più che positiva. Ogni singolo istante della musica è stato affrontato senza lesinare energie e con grande brio al punto che l’atleta ha concluso la sua prova completamente esausto ed anche in kiss and cry non è riuscito a nascondere la stanchezza.
Il posto d’onore è stato conquistato dallo statunitense Jason Brown, che ha avuto il merito di resistere al prepotente ritorno del canadese Nam Nguyen. Il diciannovenne californiano ha interpretato con la consueta enfasi il “Tristano e Isotta”, versione Maxime Rodriguez, ma da un punto di vista tecnico ha pagato dazio in maniera eclatante rispetto ai “quadruplisti”. In particolare, ll vice-campione nazionale, archiviati in maniera impeccabile i primi due minuti del programma libero, è crollato nella seconda metà della musica prima cadendo rovinosamente su un tentativo di triplo axel sotto ruotato e poi atterrando con uno step-out e l’appoggio di una mano sul ghiaccio la combinazione triplo flip/triplo toeloop, che ha preceduto un triplo lutz salvato con mestiere. Brown ha, comunque, dispensato momenti di puro spettacolo sugli elementi di trottola, egregiamente eseguiti, ma ha confermato che attualmente il gap da colmare rispetto ai big del circuito resta enorme, come testimoniato dal distacco accumulato dal vincitore.
Il podio è stato completato dal sorprendente sedicenne Nam Nguyen, che, al debutto nel Grand Prix, si è regalato un inatteso terzo posto condito con il nuovo primato personale. L’allievo di Brian Orser ha rasentato la perfezione nel programma libero riuscendo a recuperare ben quattro posizioni. Sull’impressionante “tabellino” del campione mondiale juniores in carica figurano un quadruplo salchow e otto salti tripli ben completati, cinque dei quali nella seconda parte della musica, oltre a trottole e passi che hanno raggiunto il massimo livello a disposizione. Peraltro, la padronanza con cui Nguyen sta eseguendo quadruplo salchow e triplo axel, elementi imparati nel corso degli ultimi dieci mesi, ha dell’incredibile, senza dimenticare che, per quanto si è visto in allenamento, non è escluso che prima o poi possa essere inserito un secondo quadruplo salchow nel programma libero.
Ai piedi del podio si è attestato il kazako Denis Ten, oggi abbandonato dal quadruplo toeloop e, in generale, incerto sull’atterraggio degli elementi di salto, complice una pericolosa tendenza ad andare fuori asse. Per il medagliato olimpico, il piazzamento ottenuto a Skate America rappresenta, in ogni caso, il migliore risultato della carriera in una tappa di Grand Prix.
A seguire, si è piazzato lo statunitense Jeremy Abbott, oggi naufragato, per via di ben quattro salti aperti in volo, che l’hanno lasciato con solamente cinque tripli completati.
Il campione nazionale a stelle e strisce ha preceduto il sedicenne russo Adian Pitkeev, caduto malamente su un tentativo di quadruplo toeloop e poi calato nel finale del programma libero, il venticinquenne francese Chafik Besseghier, che ha impreziosito la sua prova con una combinazione quadruplo toeloop/doppio toeloop/doppio rittberger, e il ventiseienne connazionale Douglas Razzano, autore del nuovo primato personale grazie ad un libero in cui è riuscito a mettere insieme, seppure con qualche atterraggio al limite, un quadruplo toeloop e sette salti tripli.
La principale delusione odierna porta il nome di Artur Gachinski. Il nuovo allievo di Tatiana Tarasova è incappato in una giornata storta sui salti e, a parte un quadruplo toeloop, due tripli e un doppio axel, ha aperto in volo tutti gli altri salti presentati precipitando in classifica dal sesto al nono posto.
CLASSIFICA FINALE
01) (JPN) Tatsuki MACHIDA (video programma libero)
269.09 (1|1) SB, SR
02) (USA) Jason BROWN (video programma libero)
234.17 (3|3)
03) (CAN) Nam NGUYEN (video programma libero)
232.24 (7|2) PB
04) (KAZ) Denis TEN (video programma libero)
224.74 (4|4) SB
05) (USA) Jeremy ABBOTT (video programma libero)
219.33 (2|6) SB
06) (RUS) Adian PITKEEV (video programma libero)
212.07 (5|7)
07) (FRA) Chafik BESSEGHIER (video programma libero)
208.70 (8|8) SB
08) (USA) Douglas RAZZANO (video programma libero)
204.48 (10|5) PB
09) (RUS) Artur GACHINSKI (video programma libero)
200.13 (6|10) SB
10) (PHI) Michael Christian MARTINEZ (video programma libero)
197.58 (9|9)
11) (ISR) Alexei BYCHENKO (video programma libero)
185.98 (11|12) SB
12) (BEL) Jorik HENDRICKX (video programma libero)
177.43 (12|11) SB
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