Venerdì 27 novembre 2015 è un giorno già entrato a pieno titolo nella storia del pattinaggio. Il programma corto maschile del NHK Trophy si è, infatti, rivelato un'assoluta pietra miliare e verosimilmente anche un punto di svolta per la disciplina
Il "Big Hat" di Nagano, sede dell'ultima tappa di qualificazione del Grand Prix, è stato teatro di uno spettacolo con rari precedenti nel passato conclusosi con una fragorosa standing ovation da parte del pubblico di casa.
Ben tre atleti, fatto mai avvenuto nella storia, hanno completato due salti quadrupli e, nell'occasione, è stato sbriciolato il primato mondiale.
Il ruolo di protagonista principale è toccato al giapponese Yuzuru Hanyu, che si è espresso su livelli tecnici e artistici di eccellenza dipingendo sulle note della "Ballade No.1" di Chopin un capolavoro valso da solo il prezzo del biglietto per l'intera tappa. Il campione olimpico ha migliorato di quasi cinque punti il record mondiale già in suo possesso eseguendo in maniera magistrale ciascuno dei sette elementi previsti. L'allievo di Brian Orser ha aperto la sua prova con un quadruplo salchow preceduto e seguito da luna ed ha poi realizzato una sontuosa combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop affrontata dopo un'intricata sequenza di passi. Ovviamente, il triplo axel, collocato nella seconda metà della musica, si è rivelato una formalità senza dimenticare che la sequenza di passi, perfettamente sulla musica, e le trottole sono state realizzata con eccelsa qualità. Ogni elemento, nonostante le recenti modifiche apportate alla costruzione del programma, è apparso perfettamente inserito nella coreografia con proliferare di passaggi di transizione, compresi passi di qualsiasi tipologia e difficoltà.
Hanyu, oltre ad avere ritoccato il primato mondiale, ha stabilito la migliore prestazione all-time in fatto di punteggio tecnico sfiorando la stellare soglia dei sessanta punti (59,44). Sul fronte delle componenti del programma, è stato, invece, capace di avvicinare i quarantasette punti (46,89), finora valicati dal solo Patrick Chan nell'ultima edizione dei Giochi Olimpici (47,18).
In seconda posizione, si è attestato il diciottenne cinese Boyang Jin, che non è stato da meno e, nonostante i dieci punti di distacco dal leader, ha archiviato la seconda prestazione stagionale con tanto di secondo riscontro tecnico all-time. Il diciottenne di Harbin è stato enciclopedico sugli elementi di salto realizzando in scioltezza una combinazione quadruplo lutz/triplo toeloop, un buon triplo axel e, nella seconda metà del programma, un quadruplo toeloop. Jin, nuovo primatista cinese, ha palesato una crescita notevole anche su ciascuna voce delle componenti del programma avvicinandosi ad un rimarchevole otto di media.
Il podio è stato completato dal redivivo giapponese Takahito Mura, che, recuperata la piena integrità fisica, ha dato ampio sfoggio del suo potenziale avvicinando i novanta punti e crescendo di due lunghezze abbondanti rispetto alla migliore prestazione del passato. Il ventiquattrenne di stanza ad Okayama City, al di là dell'aspetto tecnico, ha saputo valorizzare con maestria la coreografia ideata dal campione olimpico di danza Charlie White sulle note di "Dark Eyes".
A seguire, si è piazzato il russo Maxim Kovtun, capace di eseguire in apertura una combinazione quadruplo salchow triplo toeloop e un quadruplo toeloop atterrato con l'aiuto di uno step-out, ma poi caduto sul tentativo di triplo axel.
L'allievo di Elena Buianova, non presente in loco per via di qualche problema di salute, ha regolato di stretta misura il migliore Michal Brezina della stagione e il connazionale Konstantin Menshov, cui è mancato uno dei quadrupli pianificati per chiudere ai piedi del podio provvisorio.
Va rimarcato come i primi dieci in graduatoria abbiano completato almeno un salto quadruplo, a testimonianza della chiara piega ormai presa dalla disciplina.
Se la classifica odierna venisse riconfermata anche al termine del programma libero, i qualificati alla finale di Barcellona sarebbero Fernandez (ESP), Hanyu (JPN), Uno (JPN), Jin (CHN), Chan (CAN), Kovtun (RUS) e Murakami (JPN).
Comunque la si voglia vedere, il motto lanciato nel passato resta sempre di attualità:
"Benvenuti sul pianeta HANYU, abitanti uno, LUI"
CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO MASCHILE
1) JPN - Yuzuru HANYU
106.33 (59.44|46.89) WR
2) CHN - Boyang JIN
95.64 (56.50|39.14) NR
3) JPN - Takahito MURA
88.29 (47.33|40.96) PB
4) RUS - Maxim KOVTUN
82.27 (42.81|40.46) - 1.00
5) CZE - Michal BREZINA
81.64 (40.60|41.04)
6) RUS - Konstantin MENSHOV
79.79 (43.04|36.75)
7) USA - Richard DORNBUSH
78.20 (40.06|38.14)
8) USA - Grant HOCHSTEIN
74.30 (40.02|34.28)
9) JPN - Keiji TANAKA
73.74 (38.06|35.68) PB
10) FRA - Chafik BESSEGHIER
72.51 (38.23|34.28)
11) CAN - Elladj BALDE
69.47 (34.57|34.90)
12) AUS - Brendan KERRY
61.20 (29.24|31.96)
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