La seconda giornata della "Tallinn Cup", quinto appuntamento con il circuito di Junior Grand Prix, ha emesso verdetti importanti per quanto concerne l'accesso alla finale di Barcellona.
Dopo tre posti d’onore consecutivi in tappe di qualificazione, il russo Alexander Petrov (208,37) è finalmente riuscito a conquistare la tanto agognata vittoria, ma, ironia della sorte, ha coronato l’obiettivo con una prestazione leggermente al di sotto del suo potenziale.
L’allievo di Alexei Mishin è, comunque, riuscito ad imporsi in entrambi i segmenti di gara facendo registrare nella prova odierna sia il punteggio tecnico più elevato che la migliore prestazione nella somma delle componenti del programma. Nel libero, Petrov ha completato sette degli otto tripli pianificati, perdendo per strada un lutz, eseguito doppio, e atterrando il secondo triplo axel con l’aiuto di uno step-out.
Grazie al risultato di Tallinn, il quindicenne di stanza a San Pietorbugo si è qualificato per la finale di Barcellona, dove ritroverà il cinese Boyang Jin che l’ha sconfitto a Lubiana un mese fa.
In seconda posizione, si è piazzato il progredito giapponese Sota Yamamoto (202,70), che ha così confermato il risultato ottenuto nella tappa di Courchevel. Il quattordicenne di Nagoya, ancora privo del triplo axel, ha eseguito in maniera egregia due doppi axel e sette salti tripli infrangendo per la prima volta in carriera il muro dei duecento punti.
Sul gradino più basso del podio si è accomodato il cinese He Zhang (193,34), che ha aperto il programma libero con un sontuoso quadruplo toeloop, elemento fondamentale per supplire alla mancanza del triplo axel. A seguire, si sono piazzati il promettente lettone Deniss Vasiljevs (181,42) e il tredicenne statunitense Andrew Torgashev (177,65). A margine, va segnalata la grande rimonta del russo Vladimir Samoilov (170,68), risalito dalla sedicesima alla sesta posizione grazie alla buona esecuzione di due doppi axel e sette salti tripli nel programma libero.
A due tappe dal termine della fase di qualificazione, i pretendenti per i quattro posti ancora a disposizione per l’atto finale di Barcellona sono il coreano June Hyoung Lee, primo a Courchevel, il canadese Roman Sadovsky, vincitore a Ostrava, il cinese He Zhang, terzo a Tallinn, e i giapponesi Shoma Uno, secondo ad Aichi, Sei Kasawara, terzo ad Ostrava, e Sota Yamamoto, due volte secondo. Sadovsky, Zhang e Kasawara si affronteranno tra meno di sette giorni a Dresda, ma i due asiatici saranno obbligati a vincere per strappare il ticket per la Spagna. Lee e Uno gareggeranno, invece, nell’ultimo appuntamento di Zagabria, dove troveranno sulla loro strada il temibile statunitense Nathan Chen, iscritto solamente alla tappa croata.
Nella gara riservata alle coppie di artistico la Russia è riuscita a monopolizzare il podio. Il successo, nel rispetto del pronostico della vigilia, è andato ai quotati Maria Vigalova/Egor Zakroev, capaci di imporsi con ampio margine in entrambi i segmenti di gara. Il sodalizio di stanza a Perm ha anche ottenuto la migliore prestazione stagionale a livello junior dimostrandosi in crescita di condizione rispetto alla tappa di Coppa di Russia di un paio di settimane fa. Nel programma libero, gli allievi di Valentina Tiukova hanno dettato legge su triplo twist, sollevamenti, tra cui un reverse lasso di qualità, e salti tripli lanciati, entrambi eseguiti in maniera impeccabile.
Il posto d’onore, con un distacco superiore alle ventiquattro lunghezze, è andato a Kamilla Gainetdinova/Sergei Alexeev (137,31), che, come avvenuto nella tappa di Ostrava, hanno preceduto i più giovani Anastasia Gubanova/Alexei Sinitsin (132,45), al primo podio in carriera nel circuito. Con il risultato odierno Gainetdinova/Alexeev, coppia del gruppo Mozer seguita nello specifico da Stanislav Morozov, mantengono ancora viva la speranza di poter conquistare l’ingresso in finale, ma dovranno attendere le prossime tappe per acquisire la certezza matematica.
Gli interessanti ucraini Renata Oganseian/Mark Bardei (123,55), convincenti secondi al termine del programma corto, sono completamente naufragati nel segmento più lungo di gara collezionando tre cadute tra salti in parallelo e lanciati, ma soprattutto non riuscendo ad eseguire il reverse lasso, elemento di maggiore valore per tutti coloro che non si avventurano in quadrupli lanciati. I vincitori del Lombardia Trophy Junior si sono perciò dovuti accontentare della quinta posizione preceduti dai giapponesi di scuola canadese Ami Koga/Francis Boudreau Audet (124,31).
Giornata storta anche per la coppia italiana Bianca Manacorda/Niccolò Macii (111,53), precipitata dalla sesta posizione dello short-programm alla nona piazza finale. Nello specifico, rispetto ad altre occasioni, è mancata un po’ di puntualità su diversi elementi di coppia e fatali sono stati gli atterraggi su due piedi dei tripli lanciati, oltre alla caduta di Manacorda sul doppio flip che avrebbe dovuto aprire la combinazione con un doppio toeloop. In positivo, vanno rimarcati i due sollevamenti, specie quello di gruppo tre, ancora una volta ben eseguiti.
Nella short-dance è andato in scena il primo round dell’attesa sfida tra le due coppie junior più gettonate del momento.
I russi Anna Yanovskaya/Sergey Mozgov (59,56), trionfatori nell’ultima edizione del circuito, hanno affrontato i canadesi Mackenzie Bent/Garrett Mackeen (59,83), primatisti stagionali e dominatori della tappa di Ostrava.
Alla fine, la differenza tra i due sodalizi è stata di soli ventisette centesimi di punto, ma, a sorpresa, la coppia nordamericana è riuscita ad avere la meglio, sospinta da una prestazione tecnica di assoluta eccellenza. Gli allievi di Carol e Jon Lane hanno, infatti, ottenuto un duplice livello quattro sulle sequenze di silver samba, fatto senza precedenti in stagione. La portata della performance di Bent/Mackeen è eclatante se si pensa che nel corso della gara odierna già raggiungere il livello tre ha rappresentato l’eccezione alla regola.
Yanovskaya/Mozgov, nonostante l’enorme divario sul punteggio tecnico, sono riusciti a rimanere in scia ai diretti avversari facendo il vuoto su ciascuna voce delle componenti del programma. Chiaramente, sul risultato della coppia russa ha pesato oltremodo la difficoltà palesata sulle sequenze di silver samba (livello uno per la prima, livello due per la seconda).
Il podio provvisorio è stato completato dalla coppia ungherese composta dall’ex azzurra Carolina Moscheni e da Adam Lukacs (51,61). Gli allievi di Barbara Fusar Poli hanno preceduto i giovanissimi statunitensi Christina Carreira/Anthony Ponomarenko (50,62), già messisi in luce nella tappa di Ostrava.
Non si sono spinti, invece, oltre il quinto postO gli statunitensi Holly Moore/Daniel Klaber (49,36), che con la debacle odierna hanno perso ogni possibilità di qualificarsi per la finale. Non è andata meglio agli ucraini Alexandra Nazarova/Maxim Nikitin (47,70), oggi solamente sesti e lontani parenti della coppia ammirata nella passata stagione.
La tappa di Tallinn si concluderà domani con la danza libera e il programma libero femminile.
Approfondimenti
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Klausberg | 11/11 | 38-84 cm |
Paganella | 20/20 | 35-45 cm |
Dobbiaco | 18/19 | 10-46 cm |
Passo Pordoi | 20/23 | 25-40 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 60-80 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Folgaria | 25/26 | 30-50 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
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