Shoma Uno doma Nathan Chen nel qualificato corto maschile di Zagabria

La competizione è stata caratterizzata dalla prova di forza del giapponese Shoma Uno (74,82), capace di ritoccare il primato personale di oltre quattro lunghezze nonchè di stabilire la migliore prestazione stagionale in un evento juniores.

Il sedicenne allievo di Machiko Yamada, impeccabile su passi e trottole, ha evidenziato nell’occasione importanti progressi sugli indigesti elementi di salto imposti dal regolamento del segmento di gara. Oltre ad avere eseguito senza alcun patema la combinazione triplo flip/triplo toeloop, ha, infatti, evitato di cadere sul triplo axel, completando l’elemento con l’appoggio di una mano sul ghiaccio e con uno step-out. Inoltre, a conferma di quanto avvenuto nella tappa di Aichi, ha dimostrato di essere riuscito ad “aggiustare” il triplo lutz, che, chiamata del pannello a parte, sta iniziando a dare la parvenza di un salto preso dal filo esterno.

Shoma Uno, obbligato a chiudere la competizione nelle prime due posizioni per avere la matematica certezza di accedere alla finale del circuito, ha preceduto, l’atteso quindicenne statunitense Nathan Chen (72,57), uscendo per il momento vincitore dall’interessante sfida tra gli attuali migliori interpreti della categoria juniores.

Chen, al debutto stagionale, ha palesato la consueta qualità di pattinaggio, presentando un programma ricco di passaggi di transizione, ma è caduto come d’abitudine sul triplo axel, oltre ad avere completato la combinazione triplo flip/triplo toeloop con qualche incertezza di troppo.

In terza posizione si è piazzato il quasi diciottenne coreano June Hyoung Lee (68,52), vincitore della tappa di Courchevel ed oggi autore del nuovo primato personale, nonostante un atterraggio con step-out del triplo axel e la chiamata del filo di ingresso errato sul triplo lutz, di norma un’anomalia per la scuola coreana.

L’atteso russo Andrei Lazukin (56,44), reduce dal successo della scorsa settimana a Dresda, è, invece, incappato in una giornata negativa sugli elementi di salto non andando oltre la nona posizione. In particolare, il sedicenne di San Pietroburgo ha accumulato un distacco rilevante dall’ultimo posto utile per garantirsi l’accesso alla finale, la quarta piazza occupata dal progredito connazionale Murad Kurbanov (64,98). Fatale è stato un axel singolo, oltre ad atterraggi stentati di triplo lutz e combinazione triplo flip/triplo toeloop.

A margine, va rimarcato come nel corso della giornata non sia stato completato correttamente alcun triplo axel.

In virtù della classifica odierna, Uno e Lee raggiungerebbero in finale il cinese Jin, il russo Petrov e il giapponese Yamamoto, mentre l’ultimo posto a disposizione andrebbe al canadese Sadosvky. Lazukin, per chiudere la fase di qualificazione tra i migliori sei, sarà obbligato a terminare la gara di Zagabria nelle prime quattro posizioni e in caso di quarta piazza dovrà ottenere almeno 125,40 punti.

Luci e ombre per l’italiano Carlo Vittorio Palermo (47,17), che si è dovuto accontentare della diciannovesima posizione mancando il primato ufficiale di gara per pochi centesimi di punto. L’allievo di Lorenzo Magri ha ben completato una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop e si è distinto per la qualità di passi e trottole, meritevoli in blocco del livello più alto a disposizione. Le note negative sono state rappresentate dalle inopinate cadute su doppio axel e triplo lutz, peraltro degradato a doppio dal pannello tecnico e sanzionato per il filo non esterno.

Il programma libero si disputerà domani a partire dalle ore 17:15. Nell’occasione, Shoma Uno andrà a caccia del primo successo della carriera nel circuito e verranno sciolti gli ultimi nodi riguardo la qualificazione alla finale di Barcellona.