La protagonista della seconda giornata del Pokal der Blauen Schwerter di Dresda, penultima tappa di qualificazione del circuito di Junior Grand Prix, è stata nuovamente la giapponese Wakaba Higuchi, semplicemente energica, veloce e tecnicamente dotata.
La tredicenne di Tokyo (176,14), dopo avere dominato il programma corto, si è puntualmente ripetuta nel segmento più lungo di gara proponendosi come principale alternativa alle russe Serafima Sakhanovich ed Evgenia Medvedeva, vincitrici di entrambe le tappe di qualificazione disputate. In virtà del risultato odierno, Higuchi ha guadagnato l'accesso alla finale del circuito trascinandosi dietro la connazionale Yuka Nagai, che attendeva l'esito della tappa tedesca per ottenere la certezza matematica. Per gli ultimi due posti a disposizione, restano in corsa la statunitense Karen Chen e le russe Maria Sotskova e Alexandra Proklova, con la giapponese Miyu Nakashio alla finestra. Determinante sarà chiaramente la tappa di Zagabria della prossima settimana, che avrà come piatto forte proprio lo scontro tra Chen, Sotskova e Proklova.
Nel libero odierno, Wakaba Higuchi ha realizzato un percorso netto facendo registrare il migliore riscontro tecnico e la valutazione più elevata su ciascuna componente del programma, a testimonianza del credito sempre maggiore riscontrato sul campo.
Nello specifico, ha completato due doppi axel e sette salti tripli, commettendo un’insolita sbavatura sull’atterraggio del triplo lutz (step-out), in assoluto il salto di punta della casa. Tra i problemi irrisolti, va anche rimarcato il filo di ingresso del triplo flip, non propriamente interno.
In seconda posizione, si è piazzata la quattordicenne kazaka Elizavet Turzynbaeva (164,79), autrice di un ottimo programma libero sporcato solamente dalla caduta su un triplo lutz mancante di rotazione. L’allieva di Brian Orser ha comunque evidenziato una crescita rispetto alla precedente uscita di Aichi completando in maniera esemplare due doppi axel e sei salti tripli, oltre a trottole del livello più alto a disposizione. Nell’occasione, sia Higuchi che Turzynbaeva hanno migliorato il proprio primato personale, ma per la giovane kazaka di scuola russa, complice un calendario di gara non così agevole, l’accesso alla finale risulta già da ora precluso.
Il terzo posto è andato all’opaca russa Alexandra Proklova (149,16), ancora lontana dalla migliore condizione per via di un infortunio patito in primavera. Anche nel programma libero, la quattordicenne allenata da Inna Goncharenko ha alternato sprazzi di qualità, in particolare la trottola rovesciata e la combinazione doppio axel/triplo toeloop nella seconda metà della musica, a rilevanti passaggi a vuoto, vedi le cadute su triplo rittberger e triplo flip entrambi mancanti di rotazione.
Ai piedi del podio, si è attestata la padrona di casa Lutricia Bock (145,42), che ha migliorato tutti i primati personali, palesando una buona padronanza delle combinazioni con due salti tripli, ma anche margini di crescita sulle trottole. Peraltro, la nativa di Chemnitz ha stravinto la sfida a distanza con la connazionale Nathalie Weinzierl, oggi oltremodo deludente nell’Ondrej Nepela Trophy di Bratislava.
In quinta posizione si è piazzata l’incostante russa Elizaveta Iushenko (136,88), che ha preceduto la giapponese Mariko Kihara (134,00).
L’italiana Giada Russo (113,82) ha concluso la gara al tredicesimo posto distinguendosi per la qualità delle trottole, ma pagando oltremodo dazio sugli elementi di salto. Nel ruolino di marcia odierno non compaiono, infatti, salti tripli completati.
Nella danza, il successo è stato agevolmente conquistato dai russi Betina Popova/Yuri Vlasenko (147,31), alla seconda affermazione in carriera nel circuito. La coppia russa ha dominato in lungo e in largo entrambi i segmenti di gara imponendosi sia sul versante tecnico che su ogni singola voce delle componenti del programma. In particolare, nella danza libera è anche arrivato il primo livello quattro della stagione su una sequenza di passi in coppia, nel caso di specie la diagonale. Gli allievi di Ksenia Rumiantseva, con tanto di primato personale migliorato di dodici punti, si sono qualificati per la finale di Barcellona, dove troveranno i canadesi Bent/Mackeen ed Edwards/Pang oltre ai connazionali Loboda/Drzod. Salvo sorprese, dopo la tappa di Zagabria, si aggiungeranno alla compagnia anche i russi Yanovsakia/Mozgov e Morozova/Zhirnov.
I quotati statunitensi Lorraine Mcnamara/Quinn Carpenter (139,35), nonostante siano riusciti a ritoccare il primato personale, si sono dovuti accontentare di un’amara seconda posizione che non consentirà loro di accedere all’atto finale. Resta una magra consolazione il fatto di avere archiviato un prezioso livello quattro sulla ostica diagonale.
Il podio è stato completato dai canadesi Brianna Delmaestro/Timothy Lum (130,78), già secondi nella tappa di Lubiana, ma come Mcnamara/Carpenter fuori dalla finale.
A seguire si sono piazzati i russi Sofia Evdokimova/Egor Bazin (126,54), che nella danza libera hanno scavalcato gli ucraini Valeria Gaistruk/Alexei Olejnik (120,20), al migliore risultato della carriera nel circuito.
I debuttanti italiani Valentina Gabusi/Nik Mirzakhani (101,36) hanno concluso la competizione in decima posizione, confermando il piazzamento parziale della short-dance.
A cavallo dell’ora di pranzo, si è svolto il programma corto delle coppie di artistico, incentrato sull'interessante sfida tra i canadesi Julianne Seguin/Charlie Bilodeau (59,18) e i russi Lina Fedorova/Maxim Miroshkin (57,74), chiamati al riscatto dopo essere stati nettamente surclassati dai diretti rivali nella tappa di Ostrava.
Al termine di un serrato testa a testa, hanno ancora prevalso, con tanto di nuovo primato personale, i ragazzi canadesi, sospinti da un riscontro tecnico superiore che ha ampiamente supplito al terreno perso nella somma delle componenti del programma. L’elemento chiave per determinare il risultato parziale si è rivelato il doppio lutz in parallelo, ben eseguito dai Seguin/Bilodeau a differenza di Fedrova/Miroshkin, che hanno perso terreno per via del filo di ingresso errato da parte di Fedorova. In ogni caso, entrambe le coppie si sono distinte al meglio sul resto degli elementi, eseguendo in maniera convincente sia il triplo twist che il triplo rittberger lanciato.
Se al termine della competizione verrà confermata la classifica odierna, ma nulla cambierebbe a posizione invertite, sia gli uni che gli altri si qualificheranno per la finale di Barcellona.
Il terzo posto, ad ampio distacco dalla vetta, è stato occupato dai russi Maria Chushchanova/Denis Mintsev (48,16), che, in un confronto tra coppie al debutto assoluto nel circuito, hanno regolato di misura gli statunitensi Chelsie Liu/Brian Johnson (46,87) e i connazionali Daria Beklemisheva/Maxim Bobrov (45,28). L’esito finale di questo “trittico” si annuncia molto interessante in chiave qualificazione alla finale visto e considerato che le tre coppie saranno poi impegnate nell’ultima tappa in programma a Zagabria, dove, eccezion fatta per i russi Vigalova/Zakroev, il novero degli iscritti appare ampiamente alla portata.
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