Debi Thomas il declino di una campionessa: dalle Olimpiadi al camper

Debi Thomas il declino di una campionessa: dalle Olimpiadi al camper
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Debi Thomas il declino di una campionessa: dalle Olimpiadi al camper

Tutti i fan del pattinaggio su ghiaccio che hanno superato i “quaranta” ricorderanno la nota “battaglia delle Carmen”, uno dei piatti forti delle Olimpiadi di Calgary del 1988.

Katarina Witt, la sensuale tedesca orientale, ebbe decisamente la meglio sull’americana Debi Thomas, che all’epoca azzardò una sfida rivelatasi improba utilizzando il medesimo accompagnamento musicale sulle note della Carmen di Bizet e rimediando una sonora sconfitta. La statunitense non andò oltre la medaglia di bronzo, superata anche dalla canadese Elizabeth Manley, che, a detta di tanti, avrebbe addirittura meritato il gradino podio più alto in virtù di un programma libero entusiasmante, il migliore della gara.

La maggior parte degli appassionati avrà conservato l’immagine della sfortunata americana di colore, convinto che ora eserciti la professione di medico presso una clinica, sogno per cui aveva abbandonato il pattinaggio. Debi, infatti, appesi i pattini al chiodo subito dopo i Mondiali post olimpici di Budapest, si dedicò agli studi presso la prestigiosa università californiana di Stanford, come fu più volte rimarcato dalle patinate emittenti televisive americane degli anni ottanta.

Thomas non era completamente focalizzata sul pattinaggio, ma anzi era dedita allo studio, inseguiva una carriera professionale, probabilmente una famiglia, dei figli e principalmente per questi motivi aveva subito la cocente delusione della sconfitta, o almeno questo era il messaggio che i media a stelle e strisce, in un’ epoca di guerra fredda, avevano voluto divulgare.

Se davvero facciamo parte di quel gruppo di persone che sognavano la Debi dei nostri giorni in stile Grey’s Anatomy, è il momento di riconoscere amaramente che le cose sono andate diversamente in quanto la storia non pare assolutamente indirizzata verso un lieto fine.

Lo si è appreso proprio in questi giorni grazie ad un programma trasmesso dal canale Youtube dell’emittente americana OWN di Oprah Winfrey, nota conduttrice di talk show statunitensi. Debi Thomas è stata recentemente protagonista dell’ultima puntata di “Iyanla: Fix My Life”, un reality trasmesso dall’emittente in cui la life coach Iyanla Vanzant ha messo a dura prova l’autostima della campionessa mondiale del 1986 nel tentativo di risollevare le sorti della sua vita.

Debi, oggi quarantottenne, vive in un camper nella zona dei Monti Appalachi con il suo compagno alcolista e non sta esercitando la professione di medico per la quale aveva abbandonato il pattinaggio agonistico. E’ reduce da due divorzi e, a causa delle precarie condizioni economiche nelle quali versa, è stata privata della custodia dell’unico figlio, oggi diciottenne, che ha avuto dal primo marito.

Nei video disponibili sul canale Youtube della OWN, si apprende che Debi ha purtroppo perso diversi impieghi in ospedali americani per via del suo carattere scontroso e che, per il medesimo motivo, ha dovuto interrompere l’attività privata che aveva avviato nel 2010.

La life coach che conduce il reality ha provato in maniera piuttosto dura a mettere la medagliata olimpica di fronte alle sue responsabilità, invitandola ad un’analisi di alcune delle decisioni importanti prese in passato (non ultima quella di abbandonare lo sport dopo la sconfitta di Calgary), ipotizzando tra l’altro che Debi sia affetta da un disturbo bipolare, principale causa dei problemi nella vita quotidiana.

Nella speranza che questa esperienza possa davvero servire a darle quella scossa fondamentale per risalire la china, ci si augura che la campionessa del passato possa tornare al più presto a vivere un’esistenza decorosa, anche con il supporto dei tanti fan che ventotto ormai lontani anni fa l’hanno sostenuta nella sfida contro Katarina Witt e che forse oggi l’hanno dimenticata.

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