Chafik Besseghier primo attore nel venerdì della Coupe de Nice. Ottavo Ivan Righini

Chafik Besseghier
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Flavio Valle

Figure Skating - Coupe de Nice 2015

Chafik Besseghier primo attore nel venerdì della Coupe de Nice. Ottavo Ivan Righini

La ventiduesima edizione della Coupe de Nice, come di consueto ospitata dal Patinoire Jean Bouin di Nizza, è entrata nel vivo venerdì con i primi programmi corti della categoria maggiore, tra mercoledì è giovedì si sono, invece, disputate le gare juniores in singolo dominate da tredicenni russi.

Si è partiti con la prova riservata alle coppie di artistico, che ha visto prevalere con margine i tedeschi Mari Vartmann/Ruben Blommaert (59.42), freschi dell’invito all’imminente Cup of China. Gli interessanti allievi dei coniugi Wende si sono distinti per la qualità complessiva di quasi tutti gli elementi presentati, con menzione ad honorem per triplo salchow lanciato e spirale della morte esterna indietro. L’unica sbavatura degna di nota ha riguardato il triplo toeloop in parallelo, atterrato da Vartmann con qualche problema. In seconda posizione, con un distacco attorno ai dodici punti, si sono piazzati gli austriaci Miriam Ziegler/Severin Kiefer (47.50), autori di un buon triplo salchow in parallelo, ma in difficoltà sulla spirale della morte e sul triplo flip lanciato atterrato con uno step-out. Seppure lentamente, sta aumentando la proprietà del triplo twist. Il podio provvisorio è stato completato dai padroni di casa Camille Mendoza/Pavel Kovalev (46,42), capaci di completare un triplo toeloop in parallelo e un triplo lutz lanciato. Nell’occasione, la coppia francese ha superato il punteggio tecnico minimo per prendere parte ai Mondiali.


Nell'affollata competizione maschile, è uscito vincitore un convincente Chafik Besseghier (79.92) al centro delle cronache degli ultimi giorni in quanto un organo di informazione di Grenoble aveva lasciato trapelare l’intenzione di un ritiro immediato dalle competizioni, poi tramontata. Il ventiseienne transalpino è stato nettamente il migliore del lotto sul versante tecnico grazie, in particolare, ai punti raccolti con gli elementi di salto, senza voler togliere nulla all’ottima sequenza di passi e alle trottole decisamente più quadrate rispetto ad altre occasioni. Besseghier ha eseguito in apertura una combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop, ha poi completato un triplo axel e, infine, ha affrontato senza patemi un triplo lutz preceduto dal passo, collocato nella seconda metà della musica.

Il padrone di casa ha preceduto di quasi quattro punti il sedicenne russo Dmitri Aliev (76.15), autore di una prova speculare, ma penalizzato da una difficile chiamata del pannello tecnico, che ha giudicato sotto ruotato il quadruplo toeloop in apertura della combinazione con un triplo toeloop. L’allievo di Evgeni Rukavitsin ha regolato il connazionale nonché coetaneo Alexander Petrov (75.80), privo del quadrplo, ma capace di eseguire quanto pianificato senza sbavature. Il ceco Michal Brezina (74.21), impegnato nella quarta gara in meno di un mese, ha chiuso in quarta posizione ritrovando un triplo axel di qualità, ma mancando per l’ennesima volta l’appuntamento con il quadruplo salchow, aperto in volo dopo due rotazioni. L’allievo di Karel Fajfr ha fatto segnare la migliore valutazione su ciascuna voce delle componenti del programma. A seguire, a stretto contatto, si sono piazzati il belga Jorik Hendricx (73.94) e lo svedese Alexander Majorov (72.27), accomunati dall’essere ancora in corsa per il podio e dagli infortuni che hanno compromesso la passata stagione.

A Nizza, ha gareggiato anche Ivan Righini (60.32), campione nazionale italiano in carica. Il ventiquattrenne allievo di Michael Huth, reduce da una lunga pausa per via di una frattura da stress a un piede, si è dovuto accontentare dell’ottavo posto, penalizzato da un pattino che si è rotto in itinere. Righini ha atterrato con uno step-out un triplo axel giudicato sotto ruotato dal pannello, ha poi eseguito un triplo flip con entrambe le braccia alzate ed è caduto al termine della combinazione triplo lutz/triplo toeloop. Secondo quanto comunicato al termine della prova, non dovrebbe partecipare al programma libero a causa del problema tecnico al pattino. La giornata è stata comunque positiva in quanto in mattinata è arrivato l’invito per prendere parte alla Cup Of China, terza tappa del Grand Prix.


Nella short-dance si sono imposti i canadesi, scuola Dubreuil/Lauzon, Carolane Soucisse/Simon Tanguay (50.66), che, grazie alle componenti del programma, hanno preceduto di stretta misura i finlandesi Cecilia Torn/Jussiville Partanen (50.58), migliori sul versante tecnico. Restano in corsa per il successo anche i francesi Lorenza Alessandrini/Pierre Souquet (48,76), primi di giornata sulle componenti del programma, e i giovani ucraini Valeria Gaistruk/Alexei Oleynik (48.46). Nessuna tra le sette coppie in gare si è spinta oltre il punteggio tecnico minimo per prendere parte ai Mondiali.


Per quanto riguarda le competizioni juniores, la vittoria nel settore femminile è andata allla tredicenne di San Pietorburgo Alisa Fedichkina (184.63), autrice di due prove senza alcuna sbavatura, compreso il programma libero con due doppi axel e sette salti tripli. Alle spalle della finalista di Junior Grand Prix, si è piazzata, con quasi cinquanta punti di distacco, la tredicenne ceca Dahyun Ko (135.06), che ha avuto la meglio per un’incollatura sulla quattordicenne ucraina Kim Cheremsky (134.83). Tullia Maria Trevisan (90.12), unica italiana presente, ha chiuso in quattordicesima posizione.

In campo maschile, il russo Petr Gumennyk (200.72), ha avuto facilmente ragione del connazionale Egor Murashov (174.72) e del ceco Petr Kotlarik (165.37). Il tredicenne di scuola Mishin ha tentato per la prima volta in una competizione internazionale il triplo axel, completando le rotazioni, ma cadendo. Per il resto, non ha commesso sbavature eseguendo tra le altre cose una combinazione triplo lutz/triplo rittberger nel programma corto e una combinazione triplo rittberger/triplo rittberger nella seconda metà del segmento più lungo di gara.

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