Intervista ad Enrico Ravaschio, Responsabile della Commissione federale Master di sci alpino

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Sci AlpinoMASTER SCI ALPINO

Intervista ad Enrico Ravaschio, Responsabile della Commissione federale Master di sci alpino

Enrico Ravaschio, responsabile della Commissione federale Master, grande appassionato e atleta di questa categoria dall’età di 40 anni, racconta a Neveitalia questo mondo ai più sconosciuto.

In che consiste il settore Master di sci alpino?

Il settore Master è un circuito di gare a cui possono partecipare atleti che hanno dai 30 ai 90 anni. Ogni gara è divisa in categorie in base all’età, ossia si gareggia a fasce di 5 anni. Le discipline sono tre: superG, slalom gigante e slalom speciale. La discesa libera non è contemplata.

Si disputano gare a livello internazionale come la Fis Master Cup e gare a livello nazionale come i Campionati Italiani, la Coppa Italia, le gare regionali e le gare provinciali.

In Italia ci sono circa 400 gare l’anno e 6000 atleti iscritti alla categoria Master. Ogni weekend sono previste cinque o sei competizioni divise per regioni quindi tutti hanno la possibilità di parteciparvi.

Cos’è la Rappresentativa Nazionale Master?

La Rappresentativa Nazionale Master è un riconoscimento che viene assegnato dalla Federazione ai tre atleti per categoria che si sono dimostrati maggiormente bravi nelle gare internazionali e nazionali. Per essere nella “Rappresentativa” ogni atleta deve aver partecipato ad almeno due tappe della Fis Master Cup in corso.

Qual è il circuito di gare più importante?

La Coppa Italia. Quest’anno prevede 33 tappe. Non è necessario prendere parte a tutte le gare, ma per il computo finale si tengono in considerazione solo  i migliori 9 risultati delle gare di ammissione più le tre gare della finale. Inoltre bisogna anche aver partecipato ad almeno 6 gare tra le quali una deve essere di supergigante o di slalom speciale.

Nella scorsa stagione ci sono stati 4000 iscritti alla Coppa Italia e una media di 200 persone per gara alla Finale, circa 1500 in totale.

I Campionati Italiani che valenza hanno?

I Campionati Italiani erano nati come partecipazione di massa. Negli ultimi anni, invece, sono diventati un circuito di gare d’elite. Partecipano i più bravi, quegli atleti di altissima fascia che dedicano tanto impegno, si allenano regolarmente e acquistano materiale di prima scelta. Per questo motivo sono state inventate le gare di seconda categoria riservate agli atleti meno bravi.

Generalmente si disputano a febbraio. La Fis quando prepara il calendario mette a disposizione una settimana dove non ci sono gare internazionali per permettere a ogni Nazione di fare i rispettivi Campionati.

Qual è la regione che presenta più atleti iscritti alla categoria Master?

La Lombardia e il Veneto, ma semplicemente perché sono le due regioni più grandi. Poi seguono l’Alto Adige, il Friuli e la Toscana.  La Valle d’Aosta per esempio ha pochi iscritti perché è una regione piccola.

La categoria Master è una categoria in crescita o in declino?

È relativamente stabile. Agli occhi di qualcuno può sembrare in calo, ma non è così. Nelle gare di 20 anni fa c’erano dai 250 ai 300 concorrenti a gara. Adesso, quando va bene, ce ne sono 150/200. Ma la differenza tra prima e ora è che 20 anni fa c’erano 20 gare in Italia, adesso ce ne sono almeno 300. Come Federazione abbiamo cercato di fare in modo che tutti trovino una gara vicino casa perché quello che è calato è la disposizione a viaggiare per via dei costi che non sono accessibili a tutti. Sotto questo punto di vista la crisi non ha aiutato.

 

 

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