Bassino, una discesa inimitabile: "Ho avuto pazienza in un periodo durissimo". Brignone oggi sorride: "Felice per Marta"

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Bassino, una discesa inimitabile: "Ho avuto pazienza in un periodo durissimo". Brignone oggi sorride: "Felice per Marta"

Parola alle straordinarie protagoniste azzurre della discesa bis di Crans-Montana, dominata dalla cuneese che torna sul podio... col botto. Fede è seconda e domenica si giocherà tantissimo per la coppa di super-g, Pirovano è sempre lì con un 5° posto e qualche rimpianto, ma anche Runggaldier sta crescendo da paura.

Un sabato azzurro, con la fenomenale doppietta in gara-2 a Crans-Montana per merito di Marta Bassino e Federica Brignone, ma anche il 5° posto di Laura Pirovano, di nuovo vicinissima (13 centesimi) al suo primo podio in CdM, l'11° di Teresa Runggaldier che si migliora ancora e se vogliamo un altro discreto segnale da Nicol Delago (su una pista non sue, a differenza della maggior parte delle italiane di punta), quindicesima.

E' il giorno del grande ritorno di Bassino, inutile girarci attrono: la nona vittoria italiana sul Mont Lachaux, dopo le quattro in discesa di Sofia Goggia (ci fosse stata anche lei e pure Curtoni...) e altrettante per Brignone in combinata, arriva con una prova semplicemente clamorosa della 27enne di Borgo S. Dalmazzo.

Il primo podio stagionale diventa in automatico la prima vittoria in discesa, dove sinora Marta aveva colto un secondo posto, 4 anni fa nel giorno della magica tripletta di Bansko. Il cambio di skiman, la lunga risalita con i segnali lanciati in gigante a Soldeu e ieri nella prima discesa, quinta facendo miracoli col pettorale 21.

Oggi aveva il 3, ma anche con una decina di numeri in più non sarebbe stata battibile, perchè semplicemente una discesa del genere è stata davvero inimitabile, anche per la stessa Gut-Behrami partita per settima e che ha pagato oltre un secondo, pur salendo sul podio e togliendo il pettorale rosso a Goggia. Come ha ricordato il collega Massimiliano Ambesi, c'è una statistica interessantissima che riguarda la cuneese: oggi è diventata la prima donna italiana, tra CdM e grandi eventi, a vincere in quattro differenti discipline (gigante e discesa nel massimo circuito, super-g e parallelo ai Mondiali), fatto riuscito solo a Gustav Thoeni in campo maschile.

No, non me l'aspettavo di vincere in discesa, anche se ieri avevo fatto una bella prova e sapevo di essere lì – le prime impressioni dell'iridata di super-g al microfono di Simone Benzoni in casa Rai Sport – Sono contentissima perchè è bello essere tornata su, dopo una stagione con risultati non male, senza però il picco. La polivalenza? Sì, è la prima vittoria in discesa e so che posso fare bene nelle discipline veloci, l'ho sempre saputo ma ci ho lavorato molto. Oggi credo di aver fatto tutto nel modo giusto, con la differenza nel muro finale.

E' stato un inverno per niente facile, dentro di me ho sempre avuto pazienza, vedendo la situazione come parte del processo e che tutto sarebbe tornato normale”.

Per Federica Brignone, 2^ a 54 centesimi dalla compagna, è arrivato l'ottavo podio stagionale che le mancava da inizio 2024, quando fu terza nel gigante di Kranjska Gora. Certo, settima top-3 in discesa senza vincere, piazza d'onore sul Mont Lachaux come un anno fa quando arrivò a 0”15 da Goggia, ma oggi la valdostana è molto felice dopo l'errore di ieri. “Almeno stavolta non ho buttato via la gara – sorride Fede a Rai Sport - Forse pago troppo in alto, ma sono stata sugli sci e ho spinto senza fare cappelle. Finalmente una manche come so sciare e sono lì, poi Marta ha fatto una gara perfetta e ha sciato benissimo, sono contenta per lei.

Peccato per Laura, sarebbe stato bello un podio a tre. Dobbiamo ringraziare tutti gli allenatori che passano pomeriggi interi al video per studiare tutto, poi noi dobbiamo fare il resto. Oggi su neve più dura ci siamo trovate meglio, siamo davanti ad una grandissima Lara”.

Sono contenta di esserci, speravo tenesse meglio la pista e mi hanno detto che ho sciato davvero bene sino a metà gara – l'analisi di Laura Pirovano, che era da terzo posto sino alle ultime curve – Peccato, ma sapevo che c'era una porta abbastanza rovinata e per paura di farmi scaricare probabilmente ho tenuto troppo, ma ho davvero dato tutto”.

E poi c'è Teresa Runggaldier, ieri 21esima e oggi dieci posizioni meglio, nuovo best in carriera dopo il 20° di Cortina. “Non so cosa dire, non pensavo andasse così bene visto che non ero stata troppo pulita in alcuni pezzi – ha spiegato la gardenese, sempre intervistata dal collega Benzoni – Che dire della squadra, quando vedi Marta e Fede andare così provi a imitarle...”.

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