Brignone e una vittoria attesa: "Non era un'ossessione. 16 come Compagnoni? Spero non sia finita qui"

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Brignone e una vittoria attesa: "Non era un'ossessione. 16 come Compagnoni? Spero non sia finita qui"

A Passo San Pellegrino il super-g perfetto di Fede, che torna ad esultare oltre un anno dopo la combinata di Crans-Montana. Le sue parole dopo aver raggiunto la valtellinese e i piccoli rimpianti di Curtoni, Marsaglia e Bassino.

Un risultato da sogno per l'intera squadra, con 4 atlete tra le prime 6 (e il top in carriera di Roberta Melesi, gran 18^), anche se per motivi differenti Elena Curtoni, Francesca Marsaglia e Marta Bassino possono rammaricarsi di non aver colto un podio che sembrava davvero alla portata.

Il travagliatissimo super-g che ha concluso una tre giorni in Val di Fassa per il resto eccezionale sotto ogni punto di vista, ha rappresentato però il giorno della rinascita di Federica Brignone; la prima perla di una stagione difficilissima per la detentrice della Coppa del Mondo significa molto, anche perchè permette alla valdostana di raggiungere a quota 16 nientemeno che Deborah Compagnoni, in vetta alle plurivittoriose della storia azzurra per quanto riguarda il settore femminile. E incredibilmente, a poco più di 30 anni è pure la vincitrice azzurra più anziana della storia in Coppa del Mondo, con mamma Ninna Quario che invece è stata la più precoce (a neppure 18 anni). Pazzesco.

Fede è la terza italiana a vincere in stagione dopo Goggia e Bassino, la prima in super-g visto che Marta Bassino e Sofia Goggia hanno firmato un poker di successi a testa tra gigante e discesa. “Finalmente sono riuscita a scendere pensando solo alla mia sciata – ha spiegato Brignone ai microfoni di Rai Sport – Vincere in casa, dopo i Mondiali andati male e due discese qui in Val di Fassa dove non avevo ottenuto nulla, pur piacendomi moltissimo la pista, è davvero bello. Oggi ho osato, avendo al tempo stesso rispetto in un paio di passaggi importanti”.

E ancora il Fede pensiero: “Non avevo fame di vittoria, ma solo la voglia di mettere in pista quanto stavo facendo in allenamento: è un successo che mi fa capire che il lavoro svolto non è da buttare, mi sono ammazzata di impegno a maggior ragione in questa stagione. Le 16 vittorie di Compagnoni? Un bel traguardo, ma spero non sia finita qui: voglio essere competitiva ancora per qualche anno”.

Elena Curtoni ha concluso a soli 6 centesimi dal terzo posto di Suter, ma con un grave errore costato parecchi decimi: “Avrei dovuto rischiare di meno in quel passaggio, per il resto era tutto da spingere e bellissimo da sciare. Ho sbagliato, peccato”. Francesca Marsaglia sorride invece per un 5° posto che sa di ripartenza: “Ho passato giornate difficili, non riuscivo a trovare il feeling, ma dentro di me sapevo che continuando a lavorare il mio sci sarebbe arrivato.

Col senno di poi, avrei potuto rischiare qualcosa di più perchè le condizioni erano favolose. Per la seconda volta quest'anno il podio è lì ad un passo...”.

Infine Marta Bassino, sesta ma col secondo crono assoluto sino all'ultimo intermedio: “Sapevo che avrei lasciato qualcosa nel finale, ma sono contenta perchè oggi mi sono divertita a sciare, un bellissimo super-g. E sono contenta per il risultato di squadra in generale”.

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