Fede sei infinita: "Quando ho visto quel centesimo...". Sofia e... la spalla: "Incredibile, ma non ho rammarico"

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Fede sei infinita: "Quando ho visto quel centesimo...". Sofia e... la spalla: "Incredibile, ma non ho rammarico"

Brignone e Goggia, sempre loro, a guidare un'autentica "Valanga Rosa" a Garmisch per la doppietta (prima stagionale) nella discesa sulla Kandahar che lancia di nuovo Federica in tutte le classifiche. L'olimpionica, battuta per un centesimo, racconta quanto accaduto. Scelte mondiali? Non saranno facili...

Fede e Sofia, Sofia e Fede.

Un centesimo a dividerle, per la prima doppietta (anche se erano già salite assieme sul podio a Cortina, con la bergamasca prima e la valdostana terza) di una stagione da impazzire, l’ennesima di uno squadrone, quello guidato da Gianluca Rulfi, che non vuole fermarsi e guarda anche ai campionati del mondo.

A proposito, per il dt piemontese non saranno scelte facili in chiave Saalbach 2025, visto che oggi ha risposto presente Nicol Delago (che salì sul podio nella discesa delle finali su quella pista), 14esima dietro a Pirovano e Bassino, davanti a Curtoni che ha completato una top 15 con la bellezza di sei azzurre.

Là davanti, nella quarta discesa stagionale in quel di Garmisch-Partenkirchen, le regine dello sci italiano: Federica urla di gioia per il timbro numero 32, il secondo in discesa e il quinto di una stagione che la vedrà portare il pettorale rosso sin dopo il Mondiale, ma soprattutto avere 110 punti di margine su Lara Gut-Behrami (oggi quinta) nella classifica generale. Sofia mastica un po’ amaro, è parso chiaro nel post gara, ma comunque è vicinissima a Federica nella graduatoria di discesa (-29 pt) e coglie il podio n° 59 in coppa, pur mancando ancora la “prima” sulla Kandahar dove, incredibile a dirsi, ha collezionato una cinquina di piazze d’onore.

“Sono sorpresa anch’io oggi, mai avrei pensato di essere davanti – ha raccontato Brignone nell’intervista con Simone Benzoni (Rai Sport) – Ieri dopo la prova, con mio fratello Davide abbiamo studiato bene il video, le linee e tutto quanto, ma vedendo quel centesimo di vantaggio non ci credevo.

E’ vero, è la mia neve perché quando è bagnata e soffice e un po’ scivolosa mi trovo particolarmente bene, ma oggi rispondeva e sono riuscita sempre a spingere. Il pettorale rosso? Oggi sono partita pensando che sarebbe stata la mia unica gara di discesa con il simbolo del primato, essere così libera mentalmente mi ha permesso di dare il massimo, che è quello che voglio fare ad ogni gara, come a Kronplatz che comunque mi è rimasta qui. E’ uno dei momenti più belli della mia vita in generale, lavoriamo sodo e siamo un esempio per la squadra, io e Sofia, cercando ogni dettaglio per andare forte.

Speriamo di reggere la pressione anche delle altre gare in casa, a partire da Sestriere: per me è una delle cose più difficili, perché non voglio deludere il pubblico: a Cortina ci sono riuscita. Il super-g? Speriamo di poter gareggiare, Garmisch mi piace sempre ed è qui che ho ottenuto la mia prima medaglia importante ai Mondiali 2011 in gigante”.

Domenica le previsioni sono abbastanza negative, ma Sofia Goggia si sofferma innanzitutto sulla gara odierna spiegando l’incredibile episodio che, ancora una volta, la coinvolge: “Mi si è dislocata la spalla nella zona dell’Inferno, non sono riuscita a mettermi in posizione ad uovo e non riuscivo ad alzare il braccio anche dopo il traguardo – ha svelato la bergamasca a Rai Sport – Mi capita quando perdo un po’ di massa muscolare, poi mi è rientrata e ora farò esercizi per stabilizzarla.

Brava Federica, io non ho rammarico e va bene così, anche se non ho fatto una discesa perfetta, pur avendo sciato bene la parte tecnica.

Sì, con Fede ci stimoliamo a vicenda, mentiremmo se dicessimo che non è così: io sono sempre lì, pur venendo da un infortunio pesantissimo. Voglio anche dire che mi dispiace per Nina Ortlieb, che è più massacrata di me e sta affrontando la stagione con un chiodo nella tibia. Scia e zoppica, spero non sia troppo grave la sua caduta, mi piange il cuore per lei”.

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