Un infortunio alle spalle e tanta voglia di tornare a gareggiare nel circo bianco ai livelli di una volta, ma soprattutto realizzare il suo grande sogno: conquistare la sua prima vittoria in Coppa del Mondo. Federica Brignone, 23 anni, valdostana, racconta a Neveitalia le sue impressioni, sensazioni e obiettivi per questa stagione olimpica.
Come va con la caviglia, ti dà fastidio durante le gare?
No, durante le gare non mi dà fastidio. Sto bene, mi sento serena e i problemi che ho avuto non influenzano più le mie prestazioni in gara. A volte mi capita di sentire un po’ di dolore a fine allenamento, ma non è più forte come prima e non mi condiziona.
Nonostante l’infortunio, al momento sei l’atleta più al top della squadra di gigante. Cosa si possono aspettare da te i tifosi per questa stagione olimpica?
Non saprei cosa si possono aspettare i tifosi. Quello che mi aspetto io è di fare una stagione abbastanza continua, di migliorare gara dopo gara scalando sempre delle posizioni e tornare al livello che penso di valere. Io so di tornare da un infortunio, quindi non posso aspettarmi subito dalle prime gare di poter vincere, però vorrei tornare sul podio e provare a strappare la prima vittoria in Coppa del Mondo.
Come ti stai trovando con gli sci con il nuovo raggio di curva?
Bene, non ho problemi, anche se purtroppo con questi nuovi sci ho un anno di ritardo di lavoro sopra. Rispetto ai vecchi materiali, sono meno divertenti, però non mi trovo male.
Lo scorso anno hai dovuto interrompere quasi sin dall’inizio la stagione a causa dei problemi alla caviglia. Cosa ti è mancato più di tutto della Coppa del Mondo?
Fare le gare, andare in giro l’inverno per andare a inseguire i tuoi sogni, ma soprattutto sciare.
L’anno scorso la dominatrice era Tina Maze. Quest’anno invece ci sono diversi nomi che se la possono giocare tra cui Lara Gut, Tina Weirather e Mikaela Shiffrin. Su cosa bisogna puntare per salire sul podio?
Bisogna essere migliori di loro. Per provare a vincere è necessario essere sempre un passo avanti alle altre, continuare a impegnarsi e allenarsi come sto facendo. Chi vince è l’atleta che quel giorno è più in forma di tutte, è quell’atleta che azzecca la gara, quell’atleta che di testa è più tranquilla e più serena. Prepararsi al meglio non vuol dire vincere una gara di sci.
Le avversarie prima citate sono tutte ragazze che come te sono entrate giovanissime in Coppa del Mondo, ma che hanno già vinto. Cosa manca alla squadra azzurra per arrivare a questi livelli sin da subito?
Mancano i soldi, un budget più elevato rispetto alle altre squadre e un bel talento.
Possiedi un blog che tieni costantemente aggiornato con news e foto quasi come fosse un diario. Quanto è importante l’appoggio dei fan per un atleta?
In questo momento internet è molto importante per dare visibilità alla nostra immagine e per avere uno sponsor. Nel nostro sport purtroppo non girano molti soldi e ci sono diversi atleti che fanno fatica a continuare la loro attività. A me interessa avere un blog non solo per questo, ma anche per i miei fan e per tutti quelli che vogliono seguirmi. È un modo per tenerli sempre aggiornati.
Come si potrebbe fare secondo te per far conoscere di più lo sci, uno sport che in Italia è seguito da pochissimi…
Ci vorrebbe un grande campione o comunque far capire alla gente che oggi i campioni non sono più Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, ma sono nuovi nomi.
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