Goggia e Brignone all'inseguimento della regina: Shiffrin e le pretendenti alla sfera di cristallo nel nostro "5+5"

Stati Uniti sulle spalle di Shiffrin, tra i maschi si punta al ritorno al vertice di Ligety e Nyman
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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

Goggia e Brignone all'inseguimento della regina: Shiffrin e le pretendenti alla sfera di cristallo nel nostro "5+5"

Facciamo le carte alla Coppa del Mondo femminile 2019/2020: la superstar del Colorado va per il poker, ma ci sono speranze azzurre...

Mikaela Shiffrin contro tutte, alla conquista di quella che sarebbe la sua quarta sfera di cristallo assoluta consecutiva.

Se nella nostra analisi di presentazione dei favoriti per il coppone maschile, dopo l'addio di Marcel Hirscher, la situazione è molto aperta, il “5+5” che abbiamo scelto per le protagoniste del circo bianco parte da un punto fermo: la formidabile 24enne statunitense inseguita da una serie di avversarie sì pericolose, ma con poche chances di spodestare la miglior Shiffrin.

Tra queste, in prima fascia (rispettivamente al 3° e al 5° posto) abbiamo inserito Sofia Goggia e Federica Brignone, anche se la rivale più vicina, almeno sulla carta, potrebbe essere Petra Vlhova, già seconda nella overall della scorsa annata.

Ecco i 10 nomi scelti e le loro possibilità, in una griglia che dividiamo tra cinque candidate credibili per la sfera di cristallo e altre cinque che rappresentano possibili inserimenti almeno per il podio finale.

 

PRIMA FASCIA

 

1.Mikaela Shiffrin: chi può spodestarla dal trono? Con un rendimento come quello mostrato negli ultimi due anni, nelle altre specialità che non siano lo slalom, dove ha letteralmente cambiato la storia della disciplina, risulta difficile pensare che ci siano atlete in grado di avvicinarsi ai potenziali 2000 punti e oltre che Mikaela può facilmente raggiungere.

Anzi, nella stagione senza grandi eventi, è verosimile che la 24enne statunitense vada a caccia del record di Tina Maze (2414 punti nell'annata 2012/13), o meglio possa superarlo senza nemmeno puntarci, visto che quest'anno Shiffrin parteciperà certamente a qualche prova veloce in più rispetto al suo programma tradizionale, senza alzare il piede dall'acceleratore a fine gennaio, in vista di Olimpiadi o Mondiali, come accaduto nelle ultime due stagioni.

Nel 2018/19, la dominatrice del circuito femminile ha vinto tutte le coppe a disposizione, eccezion fatta per la discesa, e va pure detto che nella prossima Coppa del Mondo avrà a disposizione pure quattro combinate, specialità nella quale è potenzialmente dominante, per aumentare il margine di sicurezza sulle rivali. L'unica chance per fermarla? Trovare una vincitrice seriale tra slalom e gigante che possa starle davanti in più occasioni, con Petra Vlhova chiaramente prima indiziata specialmente tra le porte larghe. I numeri parlano chiaro: Shiffrin ha sfondato per la prima volta i 1000 punti in Coppa nella stagione 2014/15 (4^ nella overall a quota 1036), scendendo solo l'anno successivo a causa dell'infortunio di Are (dicembre 2015), concludendo con 648 punti avendo disputato un numero risicato di gare.

Dal 2016/17 l'escalation, con la crescita esponenziale in gigante e poi in super-g (vincendo pure la prima discesa della carriera a Lake Louise), è stata assoluta con 1643 punti nell'anno del primo “coppone”, quello per intenderci della sfida poi interrotta con Lara Gut, 1773 nella stagione olimpica e i 2204 dell'ultima annata. Insomma, dipende tutto o quasi da lei...

 

2.Petra Vlhova: la delusione olimpica di PyeongChang sembra essere stata la svolta positiva della fenomenale slalomgigantista slovacca, salita enormemente di livello nella passata stagione poi conclusa al 2° posto nella overall, seppur distante oltre 800 punti dalla grande rivale statunitense, e nella quale ha conquistato un meritatissimo oro nel gigante iridato di Are.

Petra, con il suo staff italiano a seguirla, è ormai l'anti-Shiffrin per eccellenza nelle specialità tecniche e in senso assoluto, perchè in partenza verso la nuova stagione è da considerare a tutti gli effetti la prima insidia per impedire il poker all'americana.

Se andiamo a ritroso, è evidente anche nei numeri ottenuti nella Coppa del Mondo generale la crescita della classe '95, che concluse la stagione olimpica al 5° posto, con 888 punti all'attivo (contro i 1355 del 2018/19), mentre nel 2016/17 arrivò decima con 589 lunghezze. Guardando all'attualità e al potenziale di Vlhova, è chiaro come lo scontro diretto con Shiffrin in slalom e gigante (Petra ha concluso in 2^ piazza in entrambe le classifiche di specialità nell'ultima annata) risulterà determinante per sperare di poter lottare per il coppone, ma al tempo stesso la slovacca dovrà fare benissimo in altre specialità dove ha potenzialità importantissime: paralleli in primis, dove la sfida è alla pari, ma anche nelle quattro combinate previste. Diverso il discorso per le gare veloci, visto che l'approccio al super-g è stato discreto, ma la differenza con Mikaela è ancora molto importante e con la possibilità che la regina di coppa scavi il gap soprattutto in discesa.

Metterle un po' di pressione battendola in avvio, tra Solden e Levi, potrebbe essere una chiave per incrinare qualche certezza a quella che potrebbe risultare la rivale per tanti anni ancora.

 

3.Sofia Goggia: finalmente pronta per affrontare di nuovo una stagione senza problemi fisici, la campionessa olimpica di discesa è potenzialmente dominante nelle gare veloci, con la miglior Stuhec (reduce però da un infortunio serio) che potrebbe contrastarla soprattutto nella specialità regina. E' vero, c'è la pattuglia di austriache, la grande crescita di Corinne Suter, ma Sofia può avere qualcosa in più di tutte in vari contesti di gara e raccogliere quindi una mole di punti decisamente importante, già sufficiente per superare quota 1000 punti.

La chiave della stagione della bergamasca potrebbe quindi risultare il gigante, dove ha reso a livelli elevatissimi nel 2016/17 (3^ nella coppa di specialità con 405 punti e bronzo iridato a Sankt Moritz), per poi accusare qualche problema di troppo e, soprattutto, lo stop in allenamento ad ottobre 2018. Se Goggia riuscirà a trovare continuità tra le porta larghe, il podio della overall (come minimo) sarebbe certamente alla portata, come accadde tre stagioni fa con il 3° posto finale a quota 1197 punti, solo in parte replicato dalle 958 lunghezze portate a casa nell'annata olimpica (con 4^ piazza nella overall).

Combinate e paralleli? Nel primo caso, un po' di allenamento di slalom potrebbe bastare per giocarsi qualche piazzamento molto importante (Sofia sfiorò il successo a Val d'Isere 2016, ricordiamocelo), mentre nei city event o giganti paralleli pare oggettivamente più complicato portare a casa un bel gruzzoletto di punti.

 

4.Wendy Holdener: la continuità della svizzera è straordinaria e, non dimentichiamolo, parliamo di un'atleta che, pur vincendo pochissimo, è reduce da un 2° e un 3° posto nella classifica generale di Coppa delle ultime due stagioni.

Wendy fa la differenza in termini di punteggi tra slalom e paralleli, ma con il poker di combinate previste avrà una ghiotta chance per incrementare il proprio bottino, arrivato al top nell'annata 2017/18 con 1168 punti. In slalom è chiaramente la terza forza (e si è pure ritirata Hansdotter) alle spalle di Shiffrin e Vlhova, in gigante è arrivata sino al primo sotto gruppo di merito e ha potenzialità per far bene anche in super-g. Dovrà gestire bene il calendario, ma è una garanzia per potersi giocare almeno il podio finale nella overall, per il terzo anno consecutivo, pur risultando difficilmente competitiva per giocarsela verso il bottino pieno.

I numeri? Ventiduesima nel 2014/15 con 312 punti, sesta nel 2015/16 con 817 punti, ottava nel 2016/17 con 692 punti, seconda nel 2017/18 con 1168 e terza nel 2018/19 con 1079. Difficile non pensare che sarà costantemente nella top five...

 

5.Federica Brignone: è l'altra grande speranza azzurra, potenzialmente molto vicina ai valori della stessa Goggia. Finalmente senza un'estate compromessa dagli infortuni, come invece accaduto nel 2017 e 2018, la polivalente valdostana è in grado di portare a casa tanti punti almeno in tre specialità, ma attenzione perchè in parallelo sinora l'abbiamo vista poco, ma può fare bene in certi contesti.

Se parliamo di numeri, negli ultimi anni Fede si è sempre attestata su una quota tra i 750 e i 900 punti, sufficienti solo per avvicinarsi al podio finale nella overall, fermo restando che il primo obiettivo della sua stagione dovrà essere quello di giocarsi la Coppa del Mondo di gigante, assolutamente nelle sue corde in una specialità dove, però, la concorrenza è spaventosa. Ventesima nel 2014/15 con 350 punti, si sale a quota 787 l'anno successivo con l'8° posto finale, a 895 col 5° posto nella Coppa 2016/17, scendendo infine a 774 nel 2017/18 con l'11° posto e a 764 nella scorsa stagione, concludendo in sesta piazza. Un po' come nel caso di Holdener, la gestione del maxi calendario di gare dovrà essere molto oculata, magari sacrificando qualche week-end puro di velocità (anche se per Fede è difficile pensare di rinunciare al super-g, dove ormai è competitiva su ogni tracciato) e inserendo qualche slalom in più. Gigante e combinata, però, saranno le discipline-verità per lei.

 

SECONDA FASCIA

 

6.Viktoria Rebensburg: dicevamo della continuità di Holdener... bene, nel caso della 29enne di Kreuth il discorso è agli opposti, ma talento e classe non sono in discussione per una sciatrice completa e capace di vincere, dal gigante alla discesa.

Pensando al piazzamento finale in Coppa, però, mancheranno certamente punti in specialità chiave come combinata e parallelo (7 gare in totale non sono poche), e certo il rendimento in discesa è quello maggiormente a rischio per “Viki”, che può vincere quasi su ogni pista tra super-g e gigante. E' lì che la tedesca dovrà costruire la possibilità di salire di nuovo sul podio di Coppa del Mondo, e sarebbe la terza volta dopo le stagioni 2015/16 e 2017/18, quando Rebensburg si piazzò sempre in terza piazza. Parliamo di una classe '89, ma la sua carriera ad alti livelli è già decennale e, a livello di top ten nella classifica generale, parte dell'8° posto nell'annata 2010/11 (la stagione successiva all'oro olimpico conquistato a Vancouver), passando per il 7° del 2011/12 (947 punti), il 6° del 2012/13 (787 punti), il 19° del 2013/14 (352 punti), l'11° del 2014/15 (573 punti), appunto il terzo del 2015/16 con miglior punteggio della carriera a quota 1147 (nell'ultimo anno senza grandi eventi), il 9° del 2016/17 con 651 punti, di nuovo il terzo del 2017/18 con 977 lunghezze e la quarta piazza ottenuta nell'ultima stagione di Coppa, con 814 punti raccolti.

 

7.Michelle Gisin: è un'atleta, la 25enne elvetica, per certi versi ancora in buona parte da scoprire. L'abbiamo vista cominciare alla grande nella prima parte della scorsa stagione, poi un calo fisico e la grave caduta del fratello Marc, nella discesa in Val Gardena, l'hanno totalmente condizionata. Ha concluso in 16esima piazza nell'ultima classifica di CdM con 442 punti all'attivo, ma è un dato bugiardo pensando alla potenzialità per Michelle di raccogliere punti in quasi tutte le specialità. Soffre praticamente solo in gigante, per il resto può combattere per il podio dalla discesa al super-g, passando per combinate, paralleli e, pur discontinua e forse non ai livelli del suo recente passato, almeno per la top ten in slalom.

E' stata settima nella overall (con 868 punti all'attivo) nel suo miglior anno della carriera, quello che la portò poi all'oro olimpico in combinata a PyeongChang 2018, e ci sentiamo di candidarla quale autentica mina vagante della prossima Coppa.

 

8.Nicole Schmidhofer: a 30 anni, è reduce dall'anno della consacrazione, con il successo nella Coppa del Mondo di discesa e il 2° posto in super-g alle spalle di Shiffrin. La piccola velocista austriaca ha ottenuto i 771 punti che le sono valsi il 5° posto nella overall 2018/19, tutti tra le gare veloci disputate nella scorsa stagione, senza immergersi negli impegni di gigante, paralleli o combinate; così sarà anche nella prossima annata ed è chiaro che, specialmente con il ritorno a tempo pieno di Goggia e Stuhec, probabilmente sarebbe già un successo ripetersi nella top five della CdM generale con due sole specialità a disposizione. In passato, vanta quale secondo miglior risultato il 15° posto, con 448 punti all'attivo, al termine della stagione 2016/17 che la portò all'oro mondiale in super-g conquistato a Sankt Moritz.

 

9.Ragnhild Mowinckel: sulla norvegese pende la spada di Damocle del grave infortunio al ginocchio patito alle finali di Soldeu, a conclusione della sua miglior stagione in termini di piazzamento nella overall (settima a quota 675 punti), ma non probabilmente come prestazioni.

La stagione olimpica, infatti, presentò al mondo una Mowinckel in grado di lottare per il podio tra combinata, gigante, super-g e discesa (terminò ottava in Coppa con 849 punti conquistati e vicinissima a molte rivali); se tornerà da subito quella “solita”, la 27enne di Molde potrà giocarsi qualcosa di importante anche nelle singole coppe di specialità, ma certamente servirà tempo (dopo una nuova operazione estiva) per riacquistare il livello che, in particolare tra le porte larghe del gigante, l'aveva candidata ad un ruolo di primissimo piano nel circo bianco femminile.

 

10.Lara Gut-behrami: la vincitrice della Coppa del Mondo 2015/16 sembra ben lontana da quei livelli, specialmente dopo l'infortunio occorsole nel riscaldamento della manche di slalom, nella combinata dei Mondiali di casa a Sankt Moritz, quando era ancora in piena lotta per la sfera di cristallo proprio contro Mikaela Shiffrin.

Lara sta cercando di ritrovarsi per lottare almeno per la coppa nella “sua” specialità, il super-g, dove ha concluso in settima posizione nella passata stagione, in senso assoluto la più negativa dell'ultimo decennio con il 21° posto finale e soli 356 punti raccolti. Ha già dichiarato che non si impegnerà in combinata e punterà forte sulle discipline veloci; oltre al trionfo di quattro anni fa, quando raccolse 1522 punti, è salita sul terzo gradino del podio nella overall della stagione 2013/14 con 1101 punti, superando i 1000 punti (4° posto a quota 1023) anche nell'annata dell'infortunio che le fece perdere tutte le gare post Mondiali. Uno stop che ne ha frenato la carriera al top, ma crediamo possa avere ancora il potenziale per qualche altro grande colpo.

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