Goggia e tutta l'amarezza di un Mondiale stregato: "Ho spigolato e mi sono trovata dentro la porta..."

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Goggia e tutta l'amarezza di un Mondiale stregato: "Ho spigolato e mi sono trovata dentro la porta..."

La discesa iridata di Méribel, da dedicare alla memoria di Elena Fanchini, lascia un vuoto in tutto il gruppo azzurro. Il finale da rodeo nelle parole della bergamasca e il commento di Curtoni e Nicol Delago.

Vedere Sofia Goggia senza medaglie nelle discese mondiali disputate, dalla beffa del 4° posto con erroraccio finale a Sankt Moritz, alla gara “nera” di Are 2019, passando per il dolore più grande, aver saltato Cortina 2021, e arrivare sino alla delusione odierna a Méribel, pare davvero incredibile.

Eppure, i campionati del mondo rimangono tabù, in termini di titoli, per la fuoriclasse bergamasca che mai come questa volta era la favorita netta per la sfida sulla “Roc de Fer”, seppur l'avvicinamento non fosse stato quello ideale, dal volo di Cortina a quello in allenamento a Passo San Pellegrino.

Le prove erano andate alla grande, ma oggi è stata una gara decisamente particolare e quella spigolata sul muro conclusivo, arrivando ad inforcare la porta successiva, ha messo fuori dai giochi Sofia quando ancora era possibile lottare pure per l'oro. “Più che delusione, provo dispiacere perchè ho dato quello che potevo, ma in quel momento mi ha preso dentro lo sci e mi sono ritrovata nella porta – il primo commento di Goggia ai microfoni di Rai Sport - E' stata talmente veloce la dinamica che non ero neppure sicura di aver inforcato, quindi ho finito la mia gara.

In tutte le prove non ho mai dominato, ma oggi era una gara particolare dove potevi fare la differenza solo in due-tre punti e quindi alla portata di tante atlete, un po' come a Lake Louise. E' chiaro che non arrivavo a questi Mondiali nella miglior condizione, seppur da favorita, ma non ho nulla da recriminarmi anche se è un peccato non prendere una medaglia che ci poteva stare. Non scalfisce il mio valore, presto mi focalizzerò sui prossimi appuntamenti di coppa a partire da Crans-Montana.

Elena? Un pezzo di noi è là ai funerali, anche se oggi dovevamo essere qui in gara anche per lei. Dispiace, perchè abbiamo una squadra competitiva e non siamo riuscite ad esprimerci al meglio”.

Elena Curtoni, tredicesima, è stata la miglior azzurra ma lascia un Mondiale per lei ricco di delusioni: “Ho dato tutta me stessa – il commento della valtellinese nell'intervista con Simone Benzoni in casa Rai Sport – Non è andata, a guardare la classifica probabilmente i numeri più bassi hanno avuto qualcosa in più nel tratto alto, visto che il cielo era un po' velato, ma ormai ci possiamo fare poco.

E' stata una settimana difficile, tosta da gestire (fatica a trattenere le lacrime Elena), ma abbiamo tenuto botta e credo che il gruppo sia stato unito e ha resistito mentalmente. Ora si va avanti, c'è la Coppa del Mondo e un grande abbraccio va da parte mia a Nadia e Sabrina, mi dispiace non essere con loro quest'oggi”.

Mentre Laura Pirovano ha portato a casa un discreto 14° posto, per Nicol Delago peccato la sbavatura nel finale, con la top ten non lontanissima. La gardenese sarà 18esima: “Avevo le cose chiare in testa, ma ho fatto troppi errori, soprattutto nella parte finale. Bisogna analizzare bene questa gara, anche se l'atteggiamento era giusto, forse pure troppo...”.

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