Lindsey Vonn e l'eredità lasciata a Breezy Johnson: "Ora è lei il futuro della velocità statunitense"

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Lindsey Vonn e l'eredità lasciata a Breezy Johnson: "Ora è lei il futuro della velocità statunitense"

Sulle colonne di "Outside Magazine", la grande ex del circo bianco ha lanciato la 25enne del Wyoming, esplosa quest'anno con quattro podi in serie.

Un'eredità pesantissima da raccogliere, numeri praticamente impossibili da raggiungere, ma se parole di grande stima arrivano da una certa Lindsey Vonn, magari la strada è un po' più in... discesa.

Parliamo di Breezy Johnson, una delle rivelazioni di questa stagione nella velocità; certo, la classe '96 del Wyoming non ha ancora vinto in Coppa del Mondo, ma dal primo podio della carriera ottenuto all'esordio in Val d'Isère, sono arrivati altri tre terzi posti consecutivi, nelle gare del dominio totale di Sofia Goggia. Proprio quando la campionessa olimpica si è infortunata, Johnson ha avuto tra le mani anche le chances di rientrare in lotta per la coppa di specialità, ma le due discese di Passo San Pellegrino sono state decisive in negativo, con la caduta del secondo giorno (seguita però dal miglior piazzamento della carriera in super-g, col 10° posto in chiusura della tre giorni in Val di Fassa) che l'ha tolta dai giochi, ancor prima della cancellazione alle finali di Lenzerheide.

Qualche rimpianto c'è per la gara mondiale di Cortina, con un grave errore subito in partenza, ma con quattro podi in tasca certo Breezy non può che sorridere per la sua annata 2020/21, nella quale è stata il faro della squadra a stelle e strisce in discesa, considerati anche gli infortuni di McKennis Duran (velocissima in prova a Val d'Isère) e Wiles. E le dichiarazioni di Lindsey Vonn a “Outside Magazine” indicano Johnson quale discesista statunitense di riferimento per i prossimi anni. “Ci sono atlete incredibili in questo momento, ma è bello vedere la crescita di Breezy – le parole di colei che ha conquistato otto volte la Coppa del Mondo di specialità – Quando ti ritiri da atleta professionista, la domanda più comune che le persone ti fanno è quali saranno le tue eredi.

E' difficile rispondere, ma posso dire di avere incontrato il mio idolo, Picabo Street, quando avevo nove anni. Stava firmando autografi in un negozio di sci in Minnesota; dopo soli due minuti con lei, sapevo che volevo diventare un'olimpionica. Non potevo sapere che, nove anni più tardi, avremmo gareggiato insieme alle Olimpiadi invernali del 2002 a Salt Lake City. Quest'inverno, quasi due decenni dopo, le ho fatto la stessa domanda e, con mia sorpresa, ha detto che ero io la sua erede.

Abbiamo condiviso qualche lacrima quando abbiamo riconosciuto l'impatto che abbiamo avuto l'una sull'altra. Ora tocca a Breezy”.

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