Mikaela Shiffrin regala il successo nel gigante di Aspen a Lara Gut e il terzo posto a Federica Brignone

Mikaela Shiffrin regala il gigante di Aspen a Lara Gut e il terzo posto a Federica Brignone
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Mikaela Shiffrin regala il successo nel gigante di Aspen a Lara Gut e il terzo posto a Federica Brignone

Nella carriera di Mikaela Shiffrin è capitato in pochissime occasioni che la statunitense dimostrasse la sua gioventù: ha quasi sempre sciato con la freddezza di una veterana fin dai suoi esordi in Coppa del Mondo. Oggi è capitato quello che nessuno forse pensava che potesse capitare.

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Proprio davanti ai suoi tifosi e sulle sue nevi, quelle del Colorado, la 20enne Mikaela si è sdraiata in corrispondenza della terzultima porta della seconda manche del gigante femminile di Coppa del Mondo di Aspen e ha saltato la porta successiva. Poco prima, all’ultimo intermedio, aveva un vantaggio incolmabile, 68 centesimi, su Lara Gut, e la sua seconda vittoria in carriera tra le porte larghe era lì a un passo. E invece è stata la svizzera a incassare un regalo grosso come un grattacielo e a intascare lei la seconda vittoria in carriera in gigante in Coppa del Mondo dopo quella di Sölden del 26 ottobre 2013, la tredicesima in assoluto.

La differenza tra allora e oggi è che Lara sul Rettenbach aveva stradominato, sulla Lower Ruthie’s Run la vittoria se l’è vista servita su un piatto d’argento anche se alla fine è risultata la seconda più veloce nella seconda manche. Bisogna ammettere però che Lara col cambio di materiali sembra molto più sicura in una specialità nella quale l’anno scorso aveva fatto molta fatica e nella quale due anni fa era ai livelli di adesso ma commetteva troppi errori. La 24enne ticinese finora è quella che ha convinto di più tra le candidate al successo assoluto in Coppa ma bisognerà aspettare di vedere il suo rendimento nelle discipline veloci per dire che è lei la grande favorita, oltretutto Shiffrin pottrà magari fare fatica nella velocità ma ha dalla sua gli slalo, nei quali può raccattare punti pesantissimi.

Difficile spiegare cosa le sia successo: forse, sentendo di aver già vinto, ha guardato il telone del traguardo senza pensare alle ultime porte da affrontare. Una cosa molto simile era capitata sette anni fa proprio qui a Denise Karbon che regalò quasi nello stesso modo la vittoria a Tessa Worley. Del regalo di Mikaela ha beneficiato anche Federica Brignone, alla fine terza a 34 centesimi e autrice nella seconda parte di gara di una buona prova ma non straripante come le due manche di Sölden o come la prima di oggi, errore sul dosso a parte. Federica resta così leader della classifica di Coppa del Mondo, oltre che di quella di gigante, con 10 punti di vantaggio su Lara.

Ma bisogna rendere giustizia a Eva-maria Brem, vincitrice qui un anno fa e autrice di una seconda manche all’altezza della prima di dodici mesi fa che le è valsa la rimonta dall’ottavo al secondo posto finale a un decimo da Lara col miglior tempo parziale: Eva-Maria salva così l’onore di un’Austria che in gigante, tra ritiri e infortunio di Anna Fenninger, è ridotta ai minimi termini. Strepitosa anche Manuela Moelgg, che malgrado un dolore alla spalla ma senza più problemi alla schiena sembra rinata, gran rimonta anche per lei dalla nona alla quarta posizione finale a 6 decimi dal podio, mai così bene in gigante da tre anni e mezzo a questa parte.

Sembra rinata anche la sunnominata Worley, alla fine quinta, sesta la norvegese Nina Løseth che rimontando dalla quattordicesima posizione coglie il miglior risultato della carriera in gigante, settima la tedesca Viktoria Rebensburg, ancora una volta molto meglio nella seconda frazione che nella prima, ottava e nona le svedesi Sara Hector e Frida Hansdotter, entrambe ancora tra le top ten come un mese fa, decima la francese Adeline Baud, ora signora Mugnier, in costante crescita nella specialità, undicesima Tina Weirather. Tra quelle che sono uscite c’è anche la francese Anémone Marmottan, per la quale si preannuncia una stagione difficile causa recupero da un infortunio, e per restare in casa Francia, sono arrivati i primi punti in Coppa del Mondo per la figlia del grande Luc Alphand, Estelle, piazzatasi ventunesima.

Per quasi tutte le altre azzurre la seconda manche non è stata positiva come la prima eccezione fatta per Marta Bassino, che ha rimontato cinque posizioni chiudendo quattordicesima, e per Sofia Goggia, che ne ha rimontate addirittura undici eguagliando il sedicesimo posto di Sölden. Nadia Fanchini ne ha perse cinque finendo dodicesima e alla fine sembrava davvero stravolta, Elena Curtoni tredicesima perdendone una, sono finite fuori Irene Curtoni e Francesca Marsaglia, quest’ultima ha clamorosamente sbagliato direzione sul dosso che aveva fatto tante vittime nella prima manche e che nella seconda non ha creato problemi a nessun’altra, gettando così alle ortiche un possibile grande risultato. Ora è la volta di due slalom, il primo, quello di domani, recupera quello cancellato a Levi.

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Slalom Gigante Femminile Replaces 28.11.2015 Aspen, CO (USA)

1° Pos.GUT-BEHRAMI Lara

SUI

2° Pos.BREM Eva-Maria

AUT

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Venerdì 27 Novembre 2015