Il podio regale del secondo gigante femminile di Coppa del Mondo di Semmering è l’unica cosa bella di una gara completamente irregolare, con la seconda manche corsa con neve, nebbia e vento che andava e veniva e per giunta, come nella frazione mattutina, coi riflettori accesi.
Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!
Ha vinto, come ieri ma in ben altre condizioni, Mikaela Shiffrin, a dimostrazione che i fuoriclasse si adattano a tutte le condizioni, con 15 centesimi sulla francese Tessa Worley e 18 sulla tedesca Viktoria Rebensburg, per Shiffrin è la 25a vittoria in Coppa del Mondo, la terza in gigante, per Worley è il quarto podio consecutivo nella specialità della quale si conferma leader con 35 punti su Mikaela, per Rebensburg è il primo podio stagionale. Le tre hanno fatto gara quasi parallela dato che a metà gara Shiffrin era in testa con 8 centesimi su Rebensburg e 10 su Worley, Mikaela allunga ulteriormente a 115 punti il suo vantaggio in classifica generale sulla svizzera Lara Gut, oggi sesta, e naturalmente potrà dilatarlo ancora di più domani nel "suo" slalom.
Qui finiscono le cose belle di questa gara e arrivano quelle farsesche. Intendiamoci, le ragazze sono state tutte eroiche ad accettare di disputare una seconda manche palesemente irregolare, e sfidiamo quelli che hanno (giustamente) gridato alla farsa in occasione del gigante di Courchevel, ma forse solo perché c'erano due italiane al comando visto che oggi non hanno aperto bocca. Il problema è che oggi poche hanno avuto il coraggio di attaccare al massimo e quasi nessuna tra le azzurre, solo Manuela Moelgg (e Sofia Goggia nella prima manche) ci ha provato per davvero racimolando un comunque buon ottavo posto mentre Federica Brignone, che a metà gara era quarta a soli 23 centesimi dalla testa e a soli 13 dal podio, è scesa dal nono al decimo posto.
Dicevamo delle cose farsesche. La più incredibile è che Elena Curtoni, nell'intento di portare a termine la gara il prima possibile, è stata fatta partire con la francese Taïna Barioz appena caduta e dolorante al ginocchio in mezzo alla pista, nessuno ha fermato la valtellinese pertanto la transalpina è stata spostata frettolosamente, poi un tecnico o chissà che se l'è presa in spalla per portarla al traguardo ma è riuscito a scivolare facendo cadere nuovamente anche lei!
Avevamo visto gente in mezzo alla pista sbarrare la strada alle atlete, come accadde a Tatiana Lebedeva, che ai Mondiali di Sierra Nevada 1996 si vide troncata la carriera da uno scontro con un incosciente in mezzo alla pista, e un altro incosciente a St. Moritz attraversò la pista appena prima del passaggio di Michaela Dorfmeister, che lo mancò solo per una questione di millimetri, ma una cosa così tragicomica non l'avevamo mai vista. A volte la pervicacia degli austriaci nel voler portare a casa gare palesemente irregolari, oltretutto col rischio di avere l'infermeria piena a fine gara, è irritante. Se sono state, giustamente, cancellate la gara di Courchevel e quella maschile odierna di Santa Caterina Valfurva, noi avremmo cancellato anche questa.
Tornando alla gara, le condizioni non uguali per tutte hanno permesso grandi rimonte alle poche che hanno avuto il coraggio di buttarsi a capofitto in pista. Tra queste la norvegese Ragnhild Mowinckel, risalita dal decimo al quarto posto, suo miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo, si è confermata rispetto alla prima frazione il talento austriaco Stephanie Brunner, quinta, Gut ha risalito una posizione, ma le rimonte più grandi le hanno effettuate la canadese Marie-Michèle Gagnon, da ventitreesima a settima, e la francese Coralie Frasse-Sombet, da trentesima a undicesima alle spalle dell'austriaca Ricarda Haaser, al suo miglior risultato eguagliato così come la transalpina.
Molto bene la norvegese Kristin Lysdahl, già a punti, diciassettesima, alla sua seconda gara nel Circo Rosa, mentre Anna Fenninger Veith, alla seconda gara dopo il rientro, si classifica venticinquesima. Abbiamo detto di Moelgg e Brignone, così le altre azzurre: diciottesima si è classificata Elena Curtoni, ventunesima Francesca Marsaglia, ventiseiesima Marta Bassino, ventisettesima Nadia Fanchini, peggio di loro ha fatto solo la svizzera Wendy Holdener ma solo a causa di un gravissimo errore, fuori come ieri Irene Curtoni, uscita dopo una serie impressionante di errori. Risultati che si commentano da soli e ci chiediamo quando mai una squadra italiana qualsiasi di sci alpino sarà in grado di mantenere lo stesso livello di rendimento in tutte le condizioni, anche le più irregolari. Domani, come accennato, la tre giorni di Semmering si chiude con lo slalom.
Slalom Gigante Femminile Semmering (AUT)
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