Il discesista piemontese si è raccontato nell'intervista in esclusiva con il nostro direttore Dario Puppo (che potete rivedere in video), pochi giorni dopo il 3° posto sulla Saslong: "Ho più sicurezza per poter fare bene anche in tutte le prossime classiche. Milano Cortina 2026 sulla Stelvio? Ci penso, ho un conto aperto anche con le Olimpiadi".
“On Talk” con Mattia Casse, da quella magica giornata vissuta sabato scorso in Val Gardena, per il primo podio in carriera ottenuto con una discesa perfetta sulla Saslong, all'obiettivo chiaro e una grande consapevolezza di poter rimanere ai vertici, anche nel “suo” super-g, finalmente sbloccatosi con un terzo posto che può e deve essere solo l'inizio per un talento cristallino come quello del 32enne nato in Val Susa e da tempo di stanza nella bergamasca.
Mattia si è raccontato a Dario Puppo, in diretta su NEVEITALIA (clicca QUI per rivedere l'intervista completa in video), partendo proprio dalle sensazioni di quel podio così speciale, anche per l'Italia intera dello sci alpino trattandosi della millesima top 3 per le nazionali azzurre nella storia della CdM. “E' stato bello farlo in Italia per tanti motivi, la commozione nell'intervista con Francesca (Marsaglia, riferendosi allo splendido momento vissuto nel post gara con l'ex azzurra, ora inviata per Eurosport) è venuta fuori così, questa gara ha rappresentato molto per me.
Ho fatto tanti cambiamenti, dallo sci alla preparazione sino al lavoro di mental coaching. Dopo le mancate Olimpiadi, mi sono detto che era necessario rimettersi in gioco oppure smettere, poi mi sono pure fatto male a Kvitfjell e dovevo recuperare quel problema. Ho rischiato, ma è andata bene e questo risultato lo dimostra: ho ancora tre viti al piatto tibiale (da togliere a fine stagione, ndr), ma sono contento perchè questo recupero è stato davvero più veloce del previsto”.
Un anno dopo la morte di papà Alessandro, al quale ha dedicato il podio così come alla mamma (“in famiglia siamo cresciuti letteralmente a pane e sci”), Casse ha costruito una gara capolavoro... così: “Abbiamo fatto solo una prova e poi la discesa sprint, avevo deciso di farle a tutta in qualsiasi punto della Saslong, Ciaslat compreso. In gara ho sbagliato, così come di fatto nel training, ma è chiaro che è emerso molto più chiaramente e ho perso la possibilità di fare risultato.
Nella discesa intera, ho deciso di tenere un po' su il piede, poi è arrivato quel tratto finale velocissimo (col miglior parziale) che, sinceramente, non so come sia venuto fuori...
E' solo questione di tempismo e, dopo averlo cercato tante volte, non solo in Val Gardena ma anche a Bormio, questa volta è riuscito”.
Il futuro, appunto, è già dietro l'angolo con le prove veloci sulla Stelvio, mercoledì e giovedì prossimo: “Punto ad essere sempre costante, ora arriva Bormio e anche lì ho qualche sassolino da togliermi. Sono sempre andato abbastanza bene, ma non ho mai fatto il risultatone, tanto che scherzando mi hanno già dato dello slittone, considerando gli ultimi risultati in Gardena (dove fu 7° nel 2021, sino a sabato scorso era il suo best in discesa, ndr).
In realtà mi piacciono le piste tecniche come la Stelvio e voglio continuare con questa fiducia e godermi i tracciati classici che arrivano, sono emotivamente così belli e importanti. Affronterò queste gare con più sicurezza di poter fare bene e anche a Kitzbuehel ho un conto in sospeso, dopo quella mancata partenza una volta ottenuto il miglior tempo in prova (era il 2016 e la gara venne interrotta dopo 30 numeri) e con gli ultimi due anni nei quali ho avuto difficoltà ad affrontare la Streif, arrivando da infortuni”.
La Stelvio di Bormio ospiterà le gare olimpiche maschili di Milano Cortina 2026 e, per uno che non ha mai disputato una gara a cinque cerchi, a maggior ragione dopo quanto successo con il caos di Pechino 2022 (con Mattia escluso e poi convocato, la richiesta fatta dalla FISI a Marsaglia e le seguenti polemiche), gli stimoli sono fortissimi. “Un altro bel conto aperto, quello con le Olimpiadi, e una benzina per andare avanti e arrivare a Milano Cortina per prendermi quello che voglio – ha sottolineato Mattia – In questi 3 anni proverò a togliermi belle soddisfazioni e sono convinto che la nostra squadra ci sia, nonostante le difficoltà.
A Bormio arriva la pista e la neve di Paris, sperando sia ghiacciata per tutti noi. Ci sono alcuni giovani che arrivano da infortuni brutti, penso a Prast che purtroppo ha dovuto smettere e lo stesso Schieder, che è riuscito a tornare alla grande, ma anche Molteni e Zazzi, ma anche Marsaglia è ancora veloce, si tratta solo di riuscire a dare fiducia”.
Infine, una battuta sul ritiro di Beat Feuz, annunciato mercoledì scorso dal fuoriclasse svizzero campione olimpico in carica: “Ha deciso quando smettere e come, è giusto così e mi tolgo il cappello, lui avrebbe potuto fare qualsiasi cosa visto che ha vinto tutto. L'ho visto stanco e penso se ne sia reso conto; pur essendo ancora veloce, se non sei a posto e convinto al 100% è meglio stare a casa, lui sta ancora bene ed è... intero. Lo capisco perfettamente”.
Approfondimenti
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 3/15 | 15-120 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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