Dopo 42 anni è tripletta elvetica anche in gigante. Hafjell è solo rossocrociata: "Una giornata incredibile

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Dopo 42 anni è tripletta elvetica anche in gigante. Hafjell è solo rossocrociata: "Una giornata incredibile

Meillard-Odermatt-Tumler, è ancora dominio dei campioni di una Svizzera infinita, nel giorno del poker di coppe per il re del circo bianco, che esulta per primo verso Loic. "Vittoria meritatissima". Feller annuncia l'addio al gigante dopo aver perso le finali (e la top 30).

“Una giornata incredibile”.

Lo dicono in coro, correndo tra i microfoni della FIS e quelli delle televisioni svizzere, Loic Meillard, Marco Odermatt e Thomas Tumler, pochi minuti dopo aver festeggiato un’altra, clamorosa (ma neppure troppo, visto il livello mostrato in questa stagione) tripletta, questa volta in gigante dopo quelle in discesa tra Crans-Montana e Kvitfjell. E tra le porte larghe, non accadeva da Adelboden 1983.

“Odi” c’è sempre stato in quelle di questo magico 2024/25 e, non a caso, parliamo di colui che oggi al termine del primo dei due appuntamenti di Hafjell ha ufficialmente vinto la quarta sfera di cristallo assoluta (in serie), oltre a quella di gigante (anche in questo caso parliamo di trofei consecutivi, cominciando dal 2021/22).

La quinta vittoria in carriera di Meillard è davvero meritata (Odermatt in primis l'ha definita tale, ndr), pensando alla qualità dello sci del neo iridato di slalom, che sinora in gigante aveva sprecato un po’ troppo, specialmente nella 2^ manche di Adelboden. Tumler sta vivendo una seconda giovinezza e, su pendii come quello norvegese, per certi versi simile a Beaver Creek dove ha trionfato (o a quello mondiale di Saalbach), sa davvero esaltarsi.

Fa da contrasto all’immensa gioia elvetica la delusione, l’ennesima, di casa Austria: deluso Brennsteiner nella 2^ manche, a terra sul più bello il campione del mondo Haaser (sperando non ci sia nulla di troppo serio pensando alle finali), ecco che Manuel Feller non ha centrato l’obiettivo delle finali di gigante con le quali provare a salvare la top 30 nella WCSL. Senza i 500 punti della generale, ecco che il tirolese partirebbe quasi certamente lontanissimo a Soelden, lo sa bene e ai microfoni dell’ORF, nell’immediato post gara, il detentore della coppa di slalom ha annunciato che abbandonerà il gigante, specialità nella quale sino allo scorso inverno lottava per il podio.

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Domenica (ore 9.30-12.30) l'undicesima gara stagionale di specialità, potenzialmente decisiva per la coppa con il norvegese, oggi delusissimo in gigante, che ha 77 pt di vantaggio rispetto al campione olimpico, ma ci provano anche Meillard e Haugan. Vinatzer con il n° 17, dopo i trenta la possibile ultima recita in Coppa del Mondo di Stefano Gross.