Il tirolese è fenomenale, anche il quarto slalom di stagione è suo davanti a McGrath, ancora secondo, e Kristoffersen. Sala fuori dai 15 (era 5°), Vinatzer (4° dopo la prima manche) sbaglia tutto e finisce oltre la venticinquesima posizione tra Kastlunger e Gross.
Un altro duello straordinario, sul filo di lana e che vede ancora Manuel Feller rimontare e beffare Atle Lie Mcgrath negli ultimi metri.
Due centesimi ad Adelboden, dieci oggi a Wengen nel secondo slalom svizzero consecutivo, in un tempio come la splendida “Maennlichen”. Il norvegese, al comando dopo una prima manche di nuovo sontuosa per eleganza e precisione, aveva 52 centesimi di margine sul tirolese leader di specialità, che ha avuto un coraggio clamoroso ma ha messo in pista anche tantissima qualità mostrando la miglior condizione della carriera, e ha conservato quei 2-3 decimi sino agli ultimi dossi.
Immettendosi sul pianoro finale, però, Feller ha tirato una riga che non è riuscita al buon Atle, secondo come sulla Chuenisbargli ma che, pur mancando la terza vittoria in carriera (non esulta dalle finali di Méribel 2022 e nel mezzo c'è stato il nuovo infortunio al ginocchio per questo talento formidabile), può solo esultare per la seconda piazza d'onore consecutiva che significa essersi completamente ritrovato.
E' doppio podio norge, nel giorno in cui la nazionale scandinava può tirare un sospiro di sollievo sulle condizioni di capitan Kilde, con Henrik Kristoffersen finalmente in una top-3 stagionale, sulla pista che ha già domato tre volte. Ha sfiorato il poker, il campione del mondo in carica (secondo a metà gara a 36 centesimi da McGrath e con 16 di vantaggio su Feller), ma nulla ha potuto per contenere la furia dell'austriaco (a proposito, 4 su 4 per il Wunderteam in stagione tra i pali stretti e non c'è più un certo Marco Schwarz...).
Terza piazza, a 21 centesimi dal vincitore, e podio numero 84 in coppa per HK94, e quella di Feller invece è la quinta perla in carriera, la terza di un'annata magica dopo i sigilli di Gurgl e Adelboden.
Al quarto posto, rimontando dal 12° post prima manche davvero in ombra, riecco il Clément Noel più bello, che pagava 1”23 dalla vetta e sarà ai piedi del podio con soli 44 centesimi di ritardo da Feller e il miglior tempo nella seconda.
E' stato invece un autentico disastro azzurro la run decisiva: l'Italia sognava di tornare su un podio di specialità a due anni dall'ultima volta e in questo luogo, visto che Razzoli fu 3° (in maniera rocambolesca con l'uscita di Kristoffersen ad un passo dal traguardo) proprio a Wengen, ma Alex Vinatzer e Tommaso Sala non si sono “accesi” nella seconda dopo aver chiuso 4° e 5° a metà gara.
O meglio, il gardenese attacca e si gioca un piazzamento probabilmente da top five o a ridosso, ma sbaglia clamorosamente l'ultimo dosso, che è sempre il più delicato qui, e si ferma rotolando sino a 2”65 di distacco, per un 26° posto che porta Alex ancora più giù nella WCSL di specialità.
Il brianzolo, invece, porta a casa una manche regolare ma non riesce mai ad entrare nel ritmo, perdendo decimi ad ogni intermedio e subendo tanti rimbalzi: da 5° a 81 centesimi da McGrath sarà 17° a 2”01 da Feller, comunque miglior azzurro in un bilancio chiaramente deficitario. Tobias Kastlunger sale da 26° a 24° (due centesimi davanti a Vinatzer), ma con un grave errore mentre il giovane badiota cercava la solita rimontona, mentre Stefano Gross, esattamente come ad Adelboden, si accontenta di appena 4 pt chiudendo 27° ad oltre 3 secondi, con Razzoli tutt'altro che in forma (era necessario convocarlo, esponendolo a tutte le difficoltà del caso come a Campiglio, mandando Barbera e Canins in Coppa Europa?) e lontanissimo nella prima manche che aveva visto deragliare Maurberger e Vaccari.
Ben lontani dai primi quattro il primo degli svizzeri di Matteo Joris, ancora delusi senza podio ma con qualche buon segnale da Loic Meillard, appunto 5° a 98 centesimi recuperando dieci posizioni nella manche decisiva, così come per Marc Rochat ancora solido e sesto a 1”06.
In classifica troviamo poi un buon Michael Matt, che continua la sua risalita ed è settimo precedendo Fabio Gstrein, terzo degli austriaci, un Haugan con grande costanza ma in parte deluso (9° a 1”32) e il bravissimo croato Istok Rodes, 10° dopo aver girato al 9° posto la prima manche col pettorale 35.
Applausi anche per Steven Amiez, undicesimo per lo stesso piazzamento a ridosso della top ten ottenuto per la prima volta in quel di Adelboden sette giorni fa, poi Ryding 12° e Yule, ancora lontano dai suoi migliori livelli, 13°.
La classifica di slalom vede Feller guidare con 345 pt e un vantaggio già importantissimo (anche se ci sono ben otto gare all'orizzonte) sul primo inseguitore, guarda caso McGrath a quota 192.
Prossima tappa il tempio, Kitzbuehel. Basta la parola.
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SLALOM MASCHILE – Wengen
1° Manuel Feller in 1'50”28
2° Atle Lie Mcgrath + 0”10
3° Henrik Kristoffersen + 0”21
4° Clément Noel + 0”44
5° Loic Meillard + 0”98
6° Marc Rochat + 1”06
7° Michael Matt + 1”20
8° Fabio Gstrein + 1”26
9° Timon Haugan + 1”32
10° Istok Rodes + 1”45
17° Tommaso Sala + 2”01
24° Tobias Kastlunger + 2”63
26° Alex Vinatzer + 2”65
27° Stefano Gross + 3”09
DNQ Giuliano Razzoli
DNF1 Simon Maurberger
DNF1 Hans Vaccari
Slalom Maschile Wengen (SUI)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 3/15 | 0-120 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
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