I pali di Campiglio? Arrivano le scuse di SPM: "Una piccola vite ha rovinato tutto, abbiamo risolto il problema"

I “pali volanti” che abbiamo visto tante, troppe volte in occasione della gara di giovedì sera a Madonna di Campiglio, che hanno parzialmente condizionato sia la prima che la seconda manche dello slalom sul Canalone Miramonti, hanno una precisa spiegazione.

Raramente si era vista quasi una decina di pali uscire dalla sede in quel modo, anche perchè le condizioni a livello di innevamento e preparazione della pista erano più che buone; ecco che SPM Sports Equipment, la società che da anni si occupa di fornire la FIS per molti degli appuntamenti di Coppa del Mondo, ha emesso in mattinata un comunicato stampa per analizzare quanto accaduto, scusarsi e assumersi ogni responsabilità per l'accaduto.

“SPM desidera scusarsi per quanto accaduto durante l'ultima edizione della gara di Madonna di Campiglio, lo scorso 22 dicembre – si legge nella nota - I pali forniti per tutti gli eventi di Coppa del Mondo sono nuovi di zecca, sigillati di fabbrica, e prodotti con la stessa cura, passione e qualità di quelli dati alle varie associazioni nazionali e agli sci club di tutto il mondo.

Secondo le regole e le procedure della FIS, i pali dello stesso lotto di quelli scelti per essere utilizzati per le competizioni, vengono testati nei giorni precedenti, dalle squadre in allenamento, e anche in questo caso non era stato riscontrato alcun problema. Purtroppo, i pali difettosi erano in quel lotto e la causa è stata determinata da una piccola vite che ha compromesso il lavoro di tutti. SPM ha analizzato attentamente il problema e lo ha risolto.

Porgiamo le nostre più profonde scuse a Johannes Strolz, la cui gara è stata purtroppo compromessa (il due volte oro olimpico era 7° al termine della prima manche e nella seconda è finito fuori proprio perchè un palo gli è finito in mezzo agli sci), alla federazione austriaca e al Comitato Organizzatore della 3Tre di Madonna di Campiglio, che non ha alcuna responsabilità, dimostrando la massima qualità e precisione nel profondo rispetto delle prestazioni degli atleti”.