Kilde, ecco il primo approccio sugli sci: a 158 giorni dal crac di Wengen, nello ski dome alle porte di Oslo

Dopo Sofia Goggia, è toccato ad Aleksander Aamodt Kilde.

Un altro attesissimo ritorno sulla neve post infortunio, nel caso del vincitore della CdM assoluta 2019/2020 sono passati 158 giorni dal terribile incidente rimediato all'ultima curva della seconda discesa di Wengen, con la gamba destra lesionata in maniera importante specialmente per quanto riguarda i nervi del polpaccio, oltre ai danni alla spalla con vari legamenti coinvolti.

Come aveva preannunciato dopo il ritiro atletico sul Garda con i compagni e in seguito alla conferenza di presentazione della nuova stagione, a fine maggio a Oslo, il piano di AAK era quello di rimettere gli sci nel mese di giugno; oggi l'annuncio della federsci norvegese, con lo ski dome di Lorenskog, lo “SNO” alle porte della capitale, che ha ospitato il primo approccio del campione scandinavo, che sino a pochi giorni fa non aveva neppure ancora calzato gli scarponi.

“E' stata una lunga strada per arrivare dove sono oggi – le parole di Kilde in merito al suo ritorno - Sono stato sulle montagne russe sinora, di sicuro sono tornato ad una vita normale ma non basta per vincere le gare. Ora sono ad un livello in cui sto pensando di tornare un atleta”. Il due volte vincitore della sfera di cristallo di discesa aveva messo in dubbio la sua presenza al debutto stagionale nella specialità regina (escludendo senza alcun dubbio il gigante di fine ottobre a Soelden), ad inizio dicembre nella “sua” Beaver Creek, sperando di sentire nel corso dell'estate quei miglioramenti che saranno decisivi per poter effettuare allenamenti veri e propri. Un primo passo, quest'oggi, è stato fatto.