Kilde pigliatutto, ecco la prima Streif. "Che sensazione vincere qui". E anche la Francia ride...

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Kilde pigliatutto, ecco la prima Streif. "Che sensazione vincere qui". E anche la Francia ride...

Il trionfo nella discesa di Kitzbuehel lancia di nuovo il norvegese in vetta alla Coppa del Mondo di specialità, in attesa della rivincita domenica. Clarey e Giezendanner, un 2° e un 3° posto speciali per diversi motivi: le dichiarazioni dei protagonisti.

Ha atteso i 29 anni e l'annata del rientro post infortunio per la sua prima volta sulla Streif, e che prima visto che Aleksander Aamodt Kilde oggi ha semplicemente dominato la discesa dell'anno, nel tempio di Kitzbuehel.

In sette gare stagionali della disciplina regina, è il terzo hurrà per il fuoriclasse norge (che ha vinto altre tre volte in super-g), ora di nuovo padrone della classifica di discesa e con un buon margine, visto che Matthias Mayer è secondo a -53 punti e gli stessi Feuz, Odermatt, Paris e Kriechmayr dovranno guadagnare qualcosa già domenica nella replica per tenere aperti i giochi di una coppa per la quale ora AAK è il favorito, esattamente come in super-g (dove comanda con 61 punti su Odermatt a due prove dal termine). “E' un sogno che diventa realtà – ha semplicemente riassunto ai microfoni di Eurosport – Ho avuto un feeling incredibile e conquistare la Streif, ad un anno dal mio infortunio, è una sensazione pazzesca. Qui devi mettere tutto assieme se vuoi vincere, oggi ci sono riuscito”.

Alle spalle di Super Kilde, c'è la gioia della coppia tutta transalpina che ha colorato gli altri due gradini del podio. Straordinario Johan Clarey, a 41 anni e 13 giorni di nuovo capace di battere il suo record di anzianità per una top 3 in Coppa del Mondo, secondo come nel 2021 sulla sua pista preferita, ancora ad un passo dal primo trionfo nel massimo circuito che coronerebbe una carriera eterna (il veterano dell'Equipe de France è salito a quota 9 podi senza successi); altrettanto da applausi la prova di Blaise Giezendanner, che ha sì sfruttato condizioni migliori scendendo col pettorale 43, ma è stato bravissimo e, con il primo podio della carriera a questi livelli, ottenuto a 30 anni, di è fatto si è messo in tasca il biglietto per Pechino. “Stamattina ero molto nervoso, come se sentissi di poter fare qualcosa di buono – ha raccontato Clarey a “Ski Chrono” - Ho commesso un errore, ma ho concluso dietro solo ad un mostro. E' fantastico, oggi mi sarebbe bastata una top 10 probabilmente...”.

Giezendanner ha spiegato così la sua impresa. “Non posso crederci, non ancora almeno, lo capirò meglio nel pomeriggio – le sue parole – E' qualcosa di pazzesco, il primo podio qui mi fa solo pensare che non c'è niente di meglio di Kitzbuehel perno sciatore. Sto vivendo quello che ha provato Valou (Valentin Giraud-Moine, 2° nel 2017 sulla Streif, con Clarey 3°, prima del terribile infortunio di Garmisch) 5 anni fa”.

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