Kjetil Jansrud vince la discesa di Lake Louise, quarto un ritrovato Dominik Paris

Nel sole e nel gelo dell'Alberta, rispetto agli altri big Jansrud ha fatto la differenza nel tratto più difficile della pista canadese, quello centrale, e ha centrato meritatamente il suo quarto successo in Coppa del Mondo, il secondo in discesa dopo quello sulle nevi di casa di Kvitfjell dello scorso 28 febbraio, lui che è bronzo olimpico in carica nella specialità, e domani può fare doppietta nel superG per sostituire al meglio il suo grande connazionale infortunato Aksel Lund Svindal, il re di Lake Louise. Ma Jansrud ha tremato perché circa un quarto d’ora dopo che era sceso lui sono piombati come due siluri sul traguardo, probabilmente a causa del tratto finale che si era velocizzato, il francese Guillermo Fayed col 26 e il canadese Manuel Osborne-Paradis, secondi ex-aequo a 14 centesimi dallo scandinavo: per Fayed è il primo podio in carriera, lui che in discesa era stato tre volte sesto, per Osborne-Paradis è il decimo, il nono in discesa, il primo dopo quasi cinque anni, tra l’altro a Lake Louise in questa specialità era già stato secondo nel 2006.

Occasione persa per un comunque ritrovato Dominik Paris, quarto a 41 centesimi da Jansrud, l’altoatesino della Val d’Ultimo ha di fatto perso il ritorno sul podio dopo un anno esatto uscendo non perfettamente dal tratto centrale, al contrario di quel che fece l’anno scorso quando vinse. Quinto e sesto due atleti che sono partiti rispettivamente col 2 e con l’1, lo statunitense Marco Sullivan e lo svizzero Beat Feuz, settimo un altro azzurro, Werner Heel, che ha ripetuto il medesimo piazzamento dell’anno scorso, ottavo l’altro svizzero Patrick Küng, nono un Hannes Reichelt che al rientro nella velocità dopo quasi un anno è stato il migliore di un Wunderteam austriaco disastroso (il campione olimpico Matthias Mayer, che è tornato a gareggiare dopo l’infortunio al ginocchio di un mese e mezzo fa, è finito quindicesimo), un altro ex-aequo al decimo posto con il francese Johan Clarey e lo statunitense Travis Ganong.

Così gli altri azzurri: diciannovesimo Peter Fill, ventisettesimo Silvano Varettoni, quarantaseiesimo Siegmar Klotz, cinquantesimo Matteo Marsaglia, cinquantaduesimo un Christof Innerhofer in grande difficoltà causa pista non congeniale e causa poco allenamento per il mal di schiena, cinquantatressimo Mattia Casse. Domani, come detto, il superG!