La Streif azzurra: Paris deluso ("errore a parte, non un granché"), la luce si chiama Franzoni. "La mia prima Kitz, che bella"

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La Streif azzurra: Paris deluso ("errore a parte, non un granché"), la luce si chiama Franzoni. "La mia prima Kitz, che bella"

Voce agli alfieri dell'Italjet dopo la discesa dell'anno a Kitzbuehel: "Domme", 12esimo, paga caro un errore al Larchenschuss, ma non cerca scuse. Casse sottotono, Schieder fiducioso per il futuro. Il gardesano, 14° e di nuovo al miglior risultato nella disciplina regina, fa sperare per un grande futuro.

Tre atleti in top 15, ma nessuno nelle prime dieci posizioni ed è chiaro che il bilancio, considerando anche il super-g di ieri, è al di sotto delle attese che erano importanti qui a Kitz.

L’Italjet lascia la due giorni sulla Streif con la delusione di Dominik Paris, il migliore degli azzurri con un 12° posto, seppur ad appena 8 decimi da James Crawford in trionfo, che non può certo bastare a colui che ha trionfato tre volte nella discesa mito; ancora senza podi in stagione, l’asso della Val d’Ultimo oggi si giocava davvero molto, anche in termini di fiducia pensando al Mondiale di Saalbach. “Crawford è tutto l’anno che fa vedere bei pezzi, forse di più in allenamento, ma non è una sorpresa assoluta – l’analisi di “Domme” a Rai Sport parlando anche del vincitore – Io non ho fatto un granché, nella parte centrale ho sbagliato (al Larchenschuss, ndr), sotto ho recuperato un po’ ma non è bastato”.

La luce è stata accesa, pensando al futuro, da Giovanni Franzoni gran 14° per la sua miglior discesa in carriera che segue il 10° posto nel super-g di venerdì. Una grande prima Streif per il 23enne bresciano, col pettorale n° 53 in grado davvero di superarsi: “E’ la prima volta che gareggio a Kitzbuehel e sembra davvero di fare uno step ulteriore rispetto alle altre gare di Coppa del Mondo. Non mi sono mai agitato, la pista mi è sempre piaciuta – ha detto Giovanni a fisi.org - Sono andato un po’ lungo alla Steilhang e pensavo che la gara fosse già buttata, invece è andata bene e ho centrato il doppio obiettivo di raccogliere un bel risultato e di abbassare i punti FIS.

L’attesa in partenza può essere snervante, ma sono riuscito a gestire bene i tempi: sono riuscito a sciare bene e sto dimostrando di avere un livello da Coppa del Mondo dopo l’infortunio. Un evento così ti dà davvero la carica”.

“E’ sempre una gara da… lì nel mucchio – le parole di Mattia Casse, appena 20esimo, al microfono di Ettore Giovannelli (Rai Sport) – Ho provato a spingere e non ho grandi rimorsi, forse un po’ nel mezzo ho fatto un errorino, ma bisogna fare qualche step in avanti. Con calma, le cose verranno”.

Florian Schieder, 15esimo, ha commesso un grave errore all’Hausbergkante, salvandosi con un prodigio: sulla “sua” pista, sarebbe potuto arrivare molto di più. “Peccato perché ci ho lasciato 8 decimi facili, fino a lì una buona sciata, e non sempre è stato così quest’anno. Prendo quindi le cose positive verso Garmisch”.

Christof Innerhofer, 24esimo, tramite l’ufficio stampa FISI ha raccontato così la sua Streif, dopo il buon 12° posto in super-g. “Il ginocchio è tornato a farmi male dopo la gara di ieri, non sono lontano coi tempi ma so che avrei potuto fare meglio con una buona condizione”.

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