Odermatt domina anche il vero Lauberhorn piegando Sarrazin, Paris c'è ma è dramma Kilde

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Odermatt domina anche il vero Lauberhorn piegando Sarrazin, Paris c'è ma è dramma Kilde

La discesa completa di Wengen è del padrone della CdM, che firma il bis di giovedì battendo ancora il transalpino, strepitoso e unico a contenere il distacco in 6 decimi. "Domme" torna sul podio (a quasi 2" da "Odi"), ma preoccupano le condizioni di AAK, finito nelle reti alla "S" finale e con una possibile frattura scomposta alla gamba destra. Tanti, troppi incidenti e le polemiche non mancano, con lo stesso Marco Odermatt che si è già esposto sulla situazione.

Una discesa meravigliosa, che celebra in tutta la sua completezza e immensità di campione Marco Odermatt, ma che lascia anche tanto amaro in bocca, al fuoriclasse elvetico in primis per quanto vissuto, per l'incidente potenzialmente molto grave di Aleksander Aamodt Kilde.

La quinta gara stagionale della disciplina regina, la più lunga dell'anno nel tempio di Wengen, sul Lauberhorn nella sua versione completa, regala un altro duello tra il dominatore del circo bianco e Cyprien Sarrazin, secondo dopo aver battuto lo svizzero ieri in super-g, ma è calato il silenzio al parterre con la caduta, proprio in uscita della “S” finale, del campionissimo norge.

Il detentore della coppa di discesa viaggiava con un tempo simile a quello di Dominik Paris, che salirà poi sul podio dopo averci girato attorno nelle prime due giornate qui a Wengen, ma sulle gambe in maniera clamorosa, certamente debilitato dall'influenza dei giorni scorsi e da un programma durissimo (cinque giorni consecutivi sul Lauberhorn, con il recupero di giovedì che ha aggiunto fatica per gli atleti e le polemiche già ci sono, a partire dalle prime parole di Marco Odermatt che ha detto di sperare “possa servire da lezione per non fare più tre gare così in serie”), AAK non è riuscito a rientrare sull'ultima porta.

Finendo nelle reti, Kilde a quanto pare (attendendo notizie precise su quanto accaduto) si è procurato una frattura scomposta alla gamba destra, ha riportato la tv ORF e, con oltre 30 minuti di interruzione della gara, è stato trasportato in elicottero a Interlaken, come accaduto ieri ad Alexis Pinturault che è un altro protagonista che abbiamo perso per la stagione, dopo Marco Schwarz e tanti altri.

Arriverà la vittoria n° 31 in coppa di Re Odermatt, il settimo di stagione e quindi il secondo della carriera in discesa nel massimo circuito, con Sarrazin battuto di 59 centesimi (il transalpino aveva 3 decimi di margine dopo il tratto di scorrimento iniziale, poi non c'è stato niente da fare nel confronto con l'elvetico) e al quarto podio nelle ultime cinque sfide di velocità tra Bormio e Wengen.

Dominik Paris, dopo la vittoria sulla Saslong, trova il secondo podio di stagione con un terzo posto forse insperato se pensiamo che, partendo col 10 subito dopo Odermatt e Sarrazin, il campione azzurro ha pagato 1”92 di svantaggio dal vincitore, ma la prova di “Domme”, seppur forse meno qualitativa rispetto al super-g di ieri, cedendo oltre un secondo nel solo breve tratto della Kernen-S a lui sempre indigesta, è stata comunque solida e significa top-3 a Wengen dopo quelle del 2022 e 2020.

E' uscito, tra i tanti, anche Florian Schieder nella zona Minsch-Kante e Canadian Corner, fortunatamente senza alcun danno per l'altoatesino di Castelrotto, come Babinsky e Alexander, mentre è stata sofferta la discesa di Mattia Casse, a 2”99 da Odermatt e che alla fine dei conti varrà la terza top ten in tre gare qui, ma certo il piemontese avrebbe voluto molto di più.

Ai piedi del podio, quarto a 2”20 ma bravissimo col pettorale 24, dopo mille stop e la pista non al meglio, la seconda punta norge, Adrian Smiseth Sejersted, che si mette dietro un Vincent Kriechmayr ancora in ombra. Certo, la top five può anche andare bene, ma il distacco di due secondi e mezzo da Odermatt dice tutto.

A 6 centesimi dal bi campione del mondo 2021 il secondo transalpino, un ritrovato Theaux (che partiva con l'1, di certo non gli è andata male), e la Francia è strepitosa anche oggi con Allegre 7°, a 2”72 davanti a Hintermann e i due statunitensi Cochran-Siegle e Bennett, con l'ex pettorale rosso 10° ex-aequo con Casse.

Dodicesimo il secondo austriaco di un Wunderteam ancora deluso, “Oti” Striedinger, poi altri tre svizzeri con Rogentin davanti ai giovani Von Allmen e Mettler. Amarissima la gara, e siamo all'ennesimo problema fisico di un grande campione che da anni deve convivere con tanti problemi, di Thomas Dressen che deve praticamente rialzarsi, arrivando oltre gli 11” di distacco toccandosi il solito ginocchio dopo la linea d'arrivo.

Le posizioni degli altri italiani in gara sul Lauberhorn: il terzo in classifica è Christof Innerhofer, diciannovesimo sulla scia dei primi due appuntamenti qui, poi Guglielmo Bosca 23° e Pietro Zazzi 29°, mentre restano fuori dalla zona punti Nicolò Molteni, 36° (ha dovuto ripetere la prova per la caduta di Fossland), e Benjamin Alliod, al debutto qui, 41°.

Domenica lo slalom, il quarto della stagione, sulla storica “Maennlichen” di Wengen.

 

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DISCESA MASCHILE – Wengen

 

Marco Odermatt in 2'25”64

Cyprien Sarrazin + 0”59

Dominik Paris + 1”92

4° Adrian Smiseth Sejersted + 2”20

5° Vincent Kriechmayr + 2”49

6° Adrien Theaux + 2”55

7° Nils Allegre + 2”72

8° Niels Hintermann + 2”74

9° Ryan Cochran-Siegle + 2”77

10° Bryce Bennett + 2”99

10° Mattia Casse + 2”99

19° Christof Innerhofer + 4”31

23° Guglielmo Bosca + 4”92

29° Pietro Zazzi + 5”20

36° Nicolò Molteni + 6”42

41° Benjamin Jacques Alliod + 8”36

DNF Florian Schieder

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