Oggi a Bormio i funerali di Oreste Peccedi, commossi Thoeni e De Chiesa: "Ti ricorderemo per sempre"

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Paolo De Chiesa

Sci Alpinoil ricordo

Oggi a Bormio i funerali di Oreste Peccedi, commossi Thoeni e De Chiesa: "Ti ricorderemo per sempre"

Alle 14.30 le esequie del tecnico che ha scritto la storia con la Valanga Azzurra; i messaggi del campionissimo di Trafoi ("è stato fondamentale anche per guidarmi verso la carriera da allenatore di Alberto Tomba") e dello slalomista cuneese ("quante notti passava in pista con gli idranti, un lavoratore instancabile"), ripensando a quei magici anni '70.

Domenica mattina è arrivata la notizia che Oreste Peccedi, a 84 anni, se n'è andato lasciando un grandissimo vuoto nel panorama dello sci italiano che, da grandissimo allenatore qual è stato, ha caratterizzato risultando la figura chiave, a livello tecnico al fianco di Jean Vuarnet prima e Mario Cotelli poi, della meravigliosa “Valanga Azzurra”, vedendo i suoi ragazzi trionfare sulle piste di tutto il mondo, in primis con le cinque sfere di cristallo consecutive messe in bacheca da Gustavo Thoeni e Piero Gross.

Oggi nella sua Bormio, Peccedi verrà salutato per l'ultima volta, con i funerali in programma dalle ore 14.30 alla Chiesa Parrocchiale della cittadina valtellinese.

Nelle scorse ore, tra i tantissimi messaggi di ricordo e affetto per una figura professionale e ancor prima una persona stimatissima, quello di Thoeni è sentito e commosso. Il fuoriclasse di Trafoi ha vissuto tutta la sua epopea con quel tecnico così speciale a guidarlo: “Carissimo Oreste, sei stato per me come un secondo padre e sei stato L'allenatore che mi ha formato e sviluppato – le parole di Gustavo – Quante avventure, viaggi, allenamenti, gare e successi che abbiamo fatto insieme... sono ricordi indelebili per tutta la vita.

Hai preso in mano una squadra di ragazzi e hai formato il team più forte del mondo: la Valanga Azzurra! Per me eri anche l'orientamento per la seconda carriera, quella da allenatore per Alberto Tomba: dare sempre il massimo sia in allenamento che in gara, rispettare gli avversari, trasmettere passione per lo sci e divertirsi sulla neve. Quello è la base del successo. Oreste, hai dato tanto allo sci italiano, tante grazie di tutto. Ti ricorderemo per sempre”.

Paolo De Chiesa ha vissuto la primissima parte della sua avventura nel circo bianco con Cotelli nel ruolo di dt e Peccedi da allenatore di riferimento: sui suoi canali social, la “voce dello sci” in Rai (e nostro apprezzatissimo opinionista con la rubrica “Ghiaccio Verde” su NEVEITALIA) ha ricordato che Oreste ha potuto vivere l'emozione di stare ancora al fianco dei “suoi ragazzi” lo scorso anno allo Stelvio, partecipando alle riprese del docufilm prodotto dalla Rai per la Valanga Azzurra, che vedremo sugli schermi nel prossimo autunno. “E' stato il braccio armato di Mario Cotelli: Mario era il DT, il grande condottiero, Oreste il grande allenatore! Era un professionista instancabile – il ricordo dello slalomista piemontese - Quante notti ha trascorso in pista con gli idranti per trasformare il manto in marmo per i nostri allenamenti. Infatti, sul ghiaccio verde, come lo chiamo io, Thoeni e Gros erano inavvicinabili!

Mi dispiace aver sciato sotto la sua guida magistrale solo per un anno e mezzo, essendo (ero il più giovane di tutti) arrivato in Coppa del Mondo nella stagione 1974/1975. Nel 1976, dopo aver vinto con Thoeni e Gros coppe, ori olimpici e mondiali, tornò nella sua Bormio, trasferendo la sua infinita passione per l'agonismo su se stesso. Iniziò ad allenarsi come un matto per gareggiare nelle categorie Master, vincendo a destra e a manca.

Ad onore del vero, ci invitò molte volte per una sfida, duello che mai accettammo: prenderle dal nostro allenatore... anche no! Inventò il palo snodato, la più grande rivoluzione tecnica nel mondo dello sci alpino, peccato che chi arrivò dopo di lui non fece che accelerare il declino di quella compagine leggendaria, declino inesorabile ma, ne sono convinto, un po' più lento se... fosse rimasto lui. Grazie di tutto Oreste”.

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