Paris, il podio nella discesa sulla Birds of Prey rimane stregato; per Kilde un bis... pauroso!

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Paris, il podio nella discesa sulla Birds of Prey rimane stregato; per Kilde un bis... pauroso!

"Domme" ai piedi del podio nella prima delle due discese di Beaver Creek, preceduto da un fantastico Marsaglia in quarta posizione. Non c'è nulla da fare contro il norvegese, che domina dopo il super-g di ieri volando con 66 centesimi di margine su Mayer e un secondo su Feuz, terzo. Buona gara di Innerhofer, vicino alla top ten.

Una prova mostruosa, una delle più grandi dimostrazioni di forza viste negli ultimi anni sulla “Birds of Prey”, per volare come un'aquila sul secondo successo consecutivo dopo il super-g thrilling di venerdì.

Aleksander Aamodt Kilde è tornato per davvero e quanto dimostrato oggi nella prima discesa di Beaver Creek, la seconda della stagione di Coppa del Mondo, deve far paura a tutti quanti anche in prospettiva (a partire dalla gara di domenica), basti pensare anche alla prossima tappa in Val Gardena che il vincitore della sfera di cristallo 2020 adora.

Pazzesco il norvegese, capace di fare meglio di 66 centesimi rispetto ad un Matthias Mayer che era già parso quasi perfetto, in particolare con un muro strepitoso da parte del carinziano; AAK gli ha rifilato 3 decimi sul piano iniziale, ha perso pochissimo nel tratto più tecnico e poi nel finale è stato devastante, per cogliere l'ottava gemma nel massimo circuito e dedicarla al compagno di squadra e amico Kjetil Jansrud, che nella caduta di ieri rischia di aver detto addio alla stagione e forse all'intera carriera.

Se Beat Feuz si becca 1”01 di distacco e sorride parzialmente per l'ennesimo podio anche se il pettorale rosso rimane sulle spalle dello stesso Mayer, finalmente c'è un bel po' di Italjet lì nei quartieri che contano. Fantastico Matteo Marsaglia, che scende col pettorale 28 e rimane in corsa per il podio sino al Golden Eagle, dopo un muro sontuoso, cedendo poi i decimi decisivi per concludere a 19 centesimi dall'elvetico, per un quarto posto comunque da sogno.

A 1”23 da Kilde, 3 centesimi dietro al compagno di squadra, ecco Dominik Paris all'ennesima top 3 sfiorata in Colorado (a Beaver Creek è salito sul podio solo in super-g). Niente podio numero 40 in Coppa del Mondo per il fuoriclasse azzurro, che ha limitato i danni sul muro e ha messo in scena una discesa comunque solida, ma con i limiti che questa pista impone a tutti i “cavalli” di Domme.

Alla fine sarà quinto posto, con un centesimo di margine su Ryan Cochran-Siegle, che torna ad alti livelli dopo le difficoltà palesate in super-g al rientro post infortunio.

Oltre a Mayer, l'Austria piazza in buona posizione Hemetsberger, gran 8° a 1”35, preceduto dall'elvetico Hintermann e un centesimo meglio dell'iridato Kriechmayr, che rischia di uscire senza podi dal lungo week-end di Beaver Creek, con Danklmaier undicesimo a 1”50 ex aequo con il tedesco Schwaiger, alle spalle di Sejersted che strappa la top ten con un'altra buona prova come nel primo super-g.

Top ten dalla quale rimane fuori davvero per poco un buon Christof Innerhofer. Parte tecnica ok per il campione altoatesino, peccato per una sbavatura importante dopo il Golden Eagle, costata probabilmente 6-7 posizioni. “Inner” chiuderà 14°, a 1”55 da Kilde e un decimo davanti a Marco Odermatt, oggi “solo” 15esimo e meno brillante rispetto ai super-g.

Gli altri azzurri non sono riusciti a centrare la zona punti: Casse ha pagato 2”72, piazzandosi 35°, Lele Buzzi 37° a 2”81, Guglielmo Bosca 39° a 3”00 e Nicolò Molteni, alla prima discesa in CdM, 41° a 3”29.

 

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DISCESA MASCHILE – BEAVER CREEK

 

Aleksander Aamodt Kilde in 1'39”63

Matthias Mayer + 0”66

Beat Feuz + 1”01

4° Matteo Marsaglia + 1”20

Dominik Paris + 1”23

6° Ryan Cochran-Siegle + 1”24

7° Niels Hintermann + 1”28

8° Daniel Hemetsberger + 1”35

9° Vincent Kriechmayr + 1”36

10° Adrian Smiseth Sejersted + 1”48

14° Christof Innerhofer + 1”55

35° Mattia Casse + 2”72

37° Emanuele Buzzi + 2”81

39° Guglielmo Bosca + 3”00

41° Nicolò Molteni + 3”29

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