Prima manche dura per gli azzurri a Hafjell, Vinatzer si salva e Della Vite cerca la rimonta per le finali

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Prima manche dura per gli azzurri a Hafjell, Vinatzer si salva e Della Vite cerca la rimonta per le finali

Nel penultimo gigante di coppa, Luca De Aliprandini è il miglior azzurro con la 13^ piazza, sono tre i pass ottenuti ma sarà molto dura portare a casa risultati "pesanti". Meillard, leader a metà gara: "Non facile trovare il ritmo su questa pista".

Una prima manche complicata per casa Italia, sulla tracciatura del tecnico dei gigantisti azzurri, Peter Fill, in quel di Hafjell dove il ritorno della CdM maschile è stato segnato, nell’apertura del gigante che si deciderà dalle ore 12.30, dai dominatori di casa Svizzera.

Loic Meillard guida, puntando al primo hurrà di stagione nel massimo circuito (ci sono poi i trionfi mondiali per il nativo di Neuchatel…), con 8 centesimi su Tumler e 30 su Odermatt, che “vede” anche la quarta coppa di specialità in serie, oltre alla generale che è pura formalità per l’asso nidvaldese. “E’ una neve facile, ma per questo complicato trovare il ritmo su questa pista – la prima analisi ai microfoni di Eurosport da parte di Meillard – Sono abbastanza soddisfatto della mia prova, ma bisognerà spingere allo stesso modo nella seconda”.

Cosa che non sempre è riuscita a Loic, ma sarà obbligatoria pure per Luca De Aliprandini, 13° a metà gara con 1”43 di ritardo dal primo dei rossocrociati: il trentino ha faticato e, su un pendio non esattamente per i suoi gusti, non sarà facile pensare di lottare per la top five, mentre le prime dieci posizioni sono comunque vicinissime, anche se alle spalle del trentino spingono in molti.

E da lì proverà ad ottenere i punti necessari per andare a Sun Valley un Pippo Della Vite da 24° crono nella manche inaugurale (+ 1”93), così come Alex Vinatzer che però sembra in totale mancanza di fiducia in questa specialità. Alla pari di Kranjec e Parand (avremo quindi una 2^ aperta a 32 atleti), il gardenese si è salvato in qualche modo con la trentesima prestazione, mentre non ce l’hanno fatta Franzoni (discreta manche con il 48, sono mancati 3 decimi), Borsotti che dice addio alle finali e alla top 30 nella WCSL, e Kastlunger finito ad oltre 3” da Meillard.

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