Sarrazin, un mostro sulla Streif! Doppietta da mito, Odermatt battuto nel tempio e Paris è grande

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Sarrazin, un mostro sulla Streif! Doppietta da mito, Odermatt battuto nel tempio e Paris è grande

Anche la seconda discesa di Kitzbuehel è del transalpino, questa volta straripante per trionfare con quasi un secondo di margine sull'elvetico, che conserva il pettorale rosso per 6 pt. "Domme" lotta come un leone e vede un altro podio, Austria ancora beffata. Dressen saluta con le lacrime agli occhi, discreta gara di Casse (alla pari di Bosca), davanti a Schieder fuori dalla top ten.

Un autentico mostro sulla Streif, oggi ancora più dura, ghiacciata, tremenda.

Una doppietta da mito, nel tempio di Kitz, per Cyprien Sarrazin che conquista anche la settima discesa stagionale, quella bis 24 ore dopo aver bruciato di 5 centesimi Florian Schieder.

Oggi il 29enne francese è di un altro pianeta per tutti, anche per Re Marco Odermatt, impazzendo all'arrivo della pista simbolo per volare in piedi sui teloni ed esultare assieme agli oltre 50mila spettatori di Kitzbuehel, che poco dopo saluteranno l'ultima gara della carriera di Thomas Dressen, che ha detto addio a 6 anni esatti dal primo trionfo in CdM, arrivato proprio qui nel luogo dei sogni di ogni velocista.

Come abbia fatto Sarrazin a rifilare 91 centesimi a Marco Odermatt, sul podio con la sua piazza d'onore ma costretto a rinunciare ancora al primo successo sulla Streif, è davvero qualcosa di difficilmente spiegabile: clamoroso alla Steilhang, uscendo con 64 centesimi sull'elvetico, strepitoso come velocità di ingresso sulla stradina per guadagnare ancora (oltre 1” sul leader di coppa a metà pista), preciso e senza troppi rischi in zona Larchenschuss e infine in grado di tenere il passo, perdendo pochi centesimi, all'Hausbergkante per piombare verso la quinta vittoria della carriera, la quarta stagionale e terza in discesa, dove ora deve recuperare soli 6 punti a Odermatt nella lotta a due per il pettorale rosso.

Questi due fanno davvero qualcosa di speciale ad ogni gara, ma sul podio ci sale anche Dominik Paris, per la terza volta in stagione dopo il colpo sulla Saslong e il terzo di sabato scorso a Wengen: come sul Lauberhorn, il campione azzurro paga tanto dal vincitore, 1”44, ma la sua discesa bis nella pista che l'ha consacrato tre volte nella disciplina regina è comunque di alto profilo, lasciando tanto (come tutti, aveva già oltre un secondo da Sarrazin dopo 30” di gara) ad ingresso stradina soffrendo sulla Steilhang, così come non è stato perfetto nella “sua” Hausbergkante.

E' bastato, però, per respingere tutti gli assalti degli avversari, con il clamoroso errore di Sejersted al Seidlalm (aveva appena 6 decimi da Sarrazin, nettamente secondo in quel momento) e quello di Von Allmen, anch'egli out, per immettersi sulla diagonale finale (che talento il giovane elvetico, che ha sognato il primo podio in coppa) come Jeffrey Read, che se la stava giocando, che hanno dato una mano a Paris per cogliere questo gran risultato, anche se il sogno sfera di cristallo è sempre più lontano con 187 pt di ritardo da Odermatt e appena 4 prove rimaste in calendario.

Sono tutti vicinissimi alle spalle del jet della Val d'Ultimo, con Babinsky che prova a regalare il primo podio stagionale in discesa all'Austria, ma il Wunderteam è ancora deluso seppur la gara di Stefan sia bellissima, 4° a 1”69 regolando Muzaton (chapeau, per dirla alla francese di una squadra transalpina che sta vivendo un sogno, non solo con Sarrazin), Kriechmayr 6° a 1”73 e che getta via il possibile 3° posto all'Hausbergkante, già sbagliata ieri, con Monney (best in carriera) 8° a 1”75 nella “morsa” d'oltralpe, visto che il classe 2000 rossocrociato termina un centesimo dietro a Giezendanner e con uno di margine su Allegre.

La top ten si completa con Stefan Rogentin, 10° a 1”84 davanti al finlandese Lehto che si conferma con un'altra grande prova e l'austriaco Neumayer, 12esimo prima di annunciare l'addio allo sci agonistico proprio a fine gara!

In tredicesima posizione troviamo il secondo e terzo azzurro in classifica, “Gugu” Bosca (già 17° ieri, due giorni solidissima e di conferme) e Mattia Casse che si ritrova parzialmente, sempre a 2”09 da Sarrazin e con 4 centesimi su Florian Schieder, che completa la top 15 e, rispetto al capolavoro di 24 ore prima, sbaglia l'atterraggio dalla Mausefalle e perde completamente il ritmo sino ad uscita Steilhang, dove paga già 1”72. Il resto della gara è da podio, con tanti rimpianti.

Fuori Pietro Zazzi nel finale (era in piena linea per ottenere altri punti il bormino), sfiora la top 30 Nicolò Molteni, fuori per 3 centesimi e davanti ad un Innerhofer, 34° oltre i 3 secondi, ancora amaro. Tanta esperienza infine per Alliod, a 4”33 per la 45esima posizione.

Domenica lo slalom sulla Ganslern, con prima manche alle ore 10.30 e la seconda dalle 13.30.

 

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DISCESA MASCHILE – KITZBUEHEL

 

Cyprien Sarrazin in 1'52”96

Marco Odermatt + 0”91

Dominik Paris + 1”44

4° Stefan Babinsky + 1”69

5° Maxence Muzaton + 1”72

6° Vincent Kriechmayr + 1”73

7° Blaise Giezendanner + 1”74

8° Alexis Monney + 1”75

9° Nils Allegre + 1”76

10° Stefan Rogentin + 1”84

13° Guglielmo Bosca + 2”09

13° Mattia Casse + 2”09

15° Florian Schieder + 2”13

31° Nicolò Molteni + 2”91

34° Christof Innerhofer + 3”05

45° Benjamin Jacques Alliod + 4”33

DNF Pietro Zazzi

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