Schwarz fa paura, parola di Marcel Hirscher: "Impressionante quanto fatto in discesa e potrà solo migliorare"

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Schwarz fa paura, parola di Marcel Hirscher: "Impressionante quanto fatto in discesa e potrà solo migliorare"

Intervenendo a Servus TV, l'otto volte vincitore della Coppa del Mondo lancia il connazionale verso la sfida con Odermatt, pur non esponendosi sulle chance di "Blacky" in questa stagione. "Il mio brand Van Deer? Cresciamo, ma c'è ancora tanto lavoro da fare".

Nel circo bianco lo si vede pochissimo, pur essendo il “capo” della grande novità delle ultime due stagioni, il marchio Van Deer-Red Bull Sports che ha debuttato in Coppa del Mondo con risultati clamorosi per un'azienda di materiali alle prime esperienze assolute.

Marcel Hirscher ha portato Henrik Kristoffersen a conquistare, dopo il titolo mondiale di gigante ad Are 2019 (quando il norvegese beffò proprio il suo... futuro datore di lavoro), anche l'oro iridato nel “suo” slalom, lo scorso febbraio a Courchevel, dopo aver già vinto un paio di gare in Coppa del Mondo.

Parlando nelle scorse ore ai microfoni di Servus TV, però, il fuoriclasse salisburghese si è soffermato in particolare su un suo ex compagno di squadra. Marco Schwarz, infatti, è sulla bocca di tutti per il guanto di sfida lanciato a Odermatt in chiave sfera di cristallo assoluta: i fatti stanno dando ragione al 28enne carinziano, del quale si diceva di una preparazione fantastica nel periodo estivo-autunnale per provare a coronare il grande sogno risultando competitivo sulle quattro discipline, l'unico modo per insidiare il fenomeno elvetico che, almeno tra gigante e super-g, è imbattibile o quasi.

Sì, in questo avvio di stagione colui che mi ha impressionato più di tutti è “Blacky” (il soprannome storico di Schwarz, ndr) – le parole di Hirscher sul connazionale assieme al quale ha vissuto momenti importanti di carriera, su tutti il podio dello slalom mondiale di Are condiviso (con tripletta austriaca, nella foto) – Ritengo incredibile il suo potenziale, ma quanto fatto vedere in discesa, se pensiamo che era al debutto sulla Saslong e potrà solo migliorare, va oltre.

Vedremo fin dove potrà arrivare nella lotta per la classifica generale quest'anno”.

Per parecchio tempo si è discusso di un Hirscher col pensierino di tornare, almeno fino ad un paio di anni fa, ma all'ennesima domanda sui motivi per cui si sia allontanato dal mondo della neve, prima di intraprendere dall'estate 2022 l'avventura con Van Deer, il sette volte iridato e con otto Coppe del Mondo generali in bacheca è stato lapidario. “Lo stress è enorme quando competi a quei livelli, io non ho mai avuto l'intenzione di tornare anche per tutte le pressioni che dovevo sopportare”.

Il suo brand, che quest'anno serve anche lo stesso Kristoffersen (ma nella scuderia c'è anche un potenziale fenomeno come Fabian Ax Swartz, oltre ai confermati Haugan e Raposo) con il “pacchetto completo”, non solo lo sci, “deve crescere ancora molto, seppur al primo anno siano arrivate grandi soddisfazioni e abbiamo dimostrato la capacità di sviluppare un prodotto di qualità”. Poche parole, tanti fatti. Hirscher è sempre il solito, anche oltre 4 anni dopo il ritiro annunciato in quella serata del 4 settembre 2019.

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