Tobias Kastlunger: "Il segreto delle mie rimonte? Attaccare. Lavoro per migliorare anche nella prima manche"

Tobias Kastlunger: 'Il segreto delle mie rimonte? Attacco. Lavorerò per migliorare anche nella prima manche'
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Sci AlpinoINTERVISTA

Tobias Kastlunger: "Il segreto delle mie rimonte? Attaccare. Lavoro per migliorare anche nella prima manche"

Tobias Kastlunger, slalomgigantista in forte crescita della squadra azzurra, si racconta a NEVEITALIA in attesa di disputare le gare di Val d’Isère dove lo scorso anno, in slalom, colse i suoi primi punti in Coppa del Mondo con uno straordinario decimo posto.

È l’atleta delle rimonte nella seconda manche. Tobias Kastlunger, classe 1999, si è classificato tredicesimo nello slalom speciale di Gurgl recuperando dieci posizioni. Ma non è la prima volta. Lo scorso anno si mise in evidenza nello slalom di Val d’Isère quando, partito con il pettorale 67, colse il decimo posto con una rimonta di 16 posizioni. Anche ai Mondiali di Courchevel, dove arrivò quindicesimo, recuperò dodici posizioni rispetto alla prima manche.
Adesso l’azzurro di San Vigilio di Marebbe ha conquistato la top 30 nella WCSL, partirà con un pettorale più basso già nel prossimo slalom di domenica in Val d’Isère e può puntare a fare un’ottima prova già dalla prima manche.

Sei un atleta in costante crescita. Dall’inizio del tuo percorso hai sempre fatto passi in avanti.
Miglioro step by step, senza fare passi troppo grandi. Penso che ogni traguardo sia stato raggiunto con il lavoro che abbiamo fatto, vorrei continuare su questa strada. Sono sempre dell’idea che le cose arrivino nel momento in cui si è pronti. Nella prima gara si è sempre un po’ in dubbio se si è veloci. Sono veramente contento di come sono partito a Gurgl, di aver iniziato col piede giusto.  Adesso inizia la stagione vera con le due gare di Val d’Isere e poi si continua.

Quest’estate hai fatto una buona preparazione?
Sì, ho fatto gli allenamenti sugli sci con la squadra A sino a fine aprile. Poi abbiamo fatto una pausa maggiore rispetto agli anni passati e questo, personalmente parlando, mi ha fatto bene per la testa, per cambiare, per staccare. Ci siamo concentrati di più sull’atletica. Dopo abbiamo proseguito con un’ottima preparazione a Ushuaia dove siamo stati un mese e poi di nuovo in Europa sui ghiacciai e dove era possibile sciare. Sono veramente soddisfatto del lavoro fatto.

Quali tipo di piste sono più adatte alle tue caratteristiche?
Sin da bambino mi sono focalizzato sulla tecnica, sulle piste difficili, sul saper sciare bene. Quest’estate ho lavorato anche sui tratti un po’ più facili, su piani visto che le piste hanno anche tratti di media pendenza e qualcuna ha partenze pianeggianti, anche se in Coppa del Mondo non ce ne sono tante. Cerco di completarmi sempre di più, però sicuramente preferisco le piste più difficili.

Prossima tappa è Val d’Isère dove l’anno scorso in slalom con il pettorale 67 ti sei classificato decimo e hai colto i primi punti in Coppa del Mondo. Quest’anno partirai tra i primi 30...
L’anno scorso è stata la mia prima qualifica in Coppa del Mondo, la mia prima top ten. È stata un’emozione incredibile, indimenticabile, che ricorderò per sempre. Adesso nello slalom partirò in una posizione differente rispetto all’anno scorso, sarò tra i primi 30, e questo per me è una motivazione enorme per fare bene e per continuare a fare il lavoro che sto facendo, continuerò a concentrarmi sulla sciata.

A Val d’Isère ci sarà anche il primo gigante della stagione visto che quello di Sölden fu cancellato. Come ti senti in questa disciplina?
Per me è importante portare avanti tutte e due le discipline. In gigante sono ancora un più indietro rispetto allo slalom, però ho lavorato molto bene anche su questa specialità in estate, sto sciando bene. Dopo i Mondiali Juniores (fu argento in Val di Fassa nel 2019, ndr) ho avuto un po' di difficoltà in questa disciplina, ma mi sono ripreso l’anno scorso anche con la qualifica a Kranjska Gora a fine stagione. Vediamo come sarà la pista a Val d'Isère, con il pettorale un po’ più alto non è mai facile, ma proverò lo stesso a fare un passo anche in gigante.

Dopo la tappa di Gurgl che idea ti sei fatto sul livello di slalom di quest’anno?
La pista di Gurgl era una pista un po’ nuova per tutti, anche se gli austriaci avevano avuto la possibilità di allenarcisi. In generale ho visto un livello buono, ma niente di impossibile per stare lì davanti. Non ho paura di attaccare anche quelli più forti che partono davanti con i primi numeri. Si può fare bene, sto sciando bene, penso che avremo delle belle gare davanti.

Qual è il segreto delle tue rimonte nella seconda manche?
Ci ho ragionato anche io su questo, è una cosa interessante anche per me. Penso che sia un mix di cose. Nella prima manche si parte con un pettorale più alto, c’è un po' più di tensione, si vuole far bene. Nella seconda manche mi sento più sciolto, so di avere la pista buona e che posso veramente attaccare. Voglio lavorare per far bene già dalla prima manche, se si vuole stare davanti con i primi, bisogna fare bene entrambe le parti di gara, azzeccando tutto, sciando con quel pizzico di cattiveria in più già nella prima manche.

Dopo Val d’Isère ci saranno i due giganti in Alta Badia, una gara in casa.
L’Alta Badia la ritengo proprio pista di casa perché abito a pochi minuti da li. La Gran Risa è una delle piste più speciali, più belle, ho sempre visto le gare in tv sin da piccolo. Non vedo l'ora. Sono due giganti molto intensi, tosti, i più lunghi. Vediamo come andrà il gigante di Val d’Isère e di fare una buona preparazione per arrivare lì pronti. Vorrei godermi il momento di essere in casa e di riuscire a dare il meglio su quella pista. Tra l’altro In Alta Badia ho anche debuttato in slalom in Coppa del Mondo e l’anno scorso ho disputato i giganti, quindi una piccola esperienza ce l’ho. Saranno due bellissime gare, molto interessanti.

Anche lo slalom di Madonna di Campiglio è sempre una gara molto attesa.
Sì, sicuramente per noi slalomisti è molto speciale come gara, è in notturna, l’atmosfera serale è sempre particolare. È una gara in casa, c’è tanta gente che verrà a vederci e questo ci dà una carica in più. Cercherò di fare bene. È una gara un po’ più corta rispetto alle altre, è un po’ una sprint dello slalom, molto intensa e breve, bisogna veramente sciare bene, affrontare tutte le difficoltà che ci sono in pista. Sarà una bella serata, speriamo di dare un bello show al pubblico che ci sarà.

Obiettivi della stagione?
Non mi pongo obiettivi. Vorrei focalizzarmi sulla sciata, continuare sul lavoro che sto facendo e di crescere passo dopo passo, abbassare i pettorali sia in slalom che in gigante, adattarmi bene su ogni tipo di neve, di pendio, attaccare quelli che stanno davanti, “dargli un po’ fastidio”.

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