Chiamatela... Gran Becca! Ecco la pista per lo speed opening sul Cervino, ma si gareggerà nel 2023

Chiamatela... Gran Becca! Ecco la pista per lo speed opening sul Cervino, ma si gareggerà nel 2023
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Sci Alpinoil progetto

Chiamatela... Gran Becca! Ecco la pista per lo speed opening sul Cervino, ma si gareggerà nel 2023

Oggi la presentazione ufficiale del progetto della prima discesa trans nazionale; a causa dei ritardi sulla nuova cabinovia 3S Testa Grigia-Piccolo Cervino, ci sarà un anno di ritardo per la prima storica in Coppa del Mondo, anticipata nell'autunno 2022 dalla Coppa Europa.

Lo “speed opening” sul Cervino diventerà realtà, con le prime gare di velocità della stagione in un contesto unico, ma a partire dalla Coppa del Mondo 2023/24.

E' questa la notizia di giornata, emersa nel corso della presentazione ufficiale della nuova pista da discesa, la prima trans nazionale (il primo terzo in Svizzera, gli altri due su nevi italiane) nella storia del massimo circuito, che ora ha pure un nome vero e proprio. Sarà la “Gran Becca” (la grande cima, dal dialetto locale) ad ospitare quindi discesa e super-g, sia a livello maschile che femminile, ma con un anno di ritardo rispetto alle previsioni iniziali, e allo stesso annuncio dello scorso 1° ottobre quando arrivò l'ok dalla FIS per procedere con questo progetto.

Il motivo è legato ai ritardi nella costruzione della nuova cabinovia 3S Testa Grigia-Piccolo Cervino, che collega Cervinia a Zermatt e potrà essere aperta solo dalla primavera 2023. Nell'autunno 2022, il test event sarà rappresentato, quasi certamente, da un paio di gare della Coppa Europa maschile (dal 24 ottobre ci si potrà già allenare sul tracciato), per poi arrivare con la Coppa del Mondo 12 mesi più tardi, tra fine ottobre e inizio novembre 2023, dopo l'opening di Soelden.

La pista, come noto, è stata progettata e disegnata dal campione olimpico di discesa, Didier Défago, presentata nei dettagli oggi alla stampa, alla presenza anche del testimonial e ambassador Pirmin Zurbrigenn, del presidente del comitato organizzato, Franz Julen (AD di Zermatt-Bergbahnen), e del numero 1 del comitato valdostano FISI-ASIVA, Marco Mosso. Quattro km di tracciato, dai 3800 mt d'altitudine della Gobba Rollin ai 2865 dei Laghi delle Cime Bianche: 935 mt di dislivello, poco meno per la discesa femminile con partenza abbassata. “Abbiamo costruito una pista completa, con salti, lunghe curve, elementi di velocità e anche passaggi più semplici”, ha dichiarato lo stesso Defago.

Per una leggenda come Pirmin Zurbrigenn, “è un onore poter contribuire con la mia esperienza a questo progetto così visionario e innovativo. Le gare sul Cervino sono un sogno che diventa realtà”.

Il 95% del tracciato fa già parte del comprensorio sciistico, pertanto si tratterà di un evento pienamente sostenibile e con utilizzo di molta neve naturale, senza alcun disboscamento. Il rischio? Come si è già detto più volte, e gli stessi atleti di alto livello hanno fatto intendere tutte le loro perplessità, è quello legato alle condizioni meteo a quelle quote, anche se il periodo dovrebbe essere favorevole. E servirà anche un pizzico di buona sorte, per lo speed opening tra poco meno di due anni...

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