Goggia è l'ultima di una lista lunghissima: gli infortuni nell'inverno 2023/24 a livelli mai visti

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Sci Alpinocoppa del mondo 2023/24

Goggia è l'ultima di una lista lunghissima: gli infortuni nell'inverno 2023/24 a livelli mai visti

Specialmente in campo femminile, l'elenco delle atlete ai box è da record e sono state colpite tante big, da Vlhova a Grenier, da Suter a Ortlieb, parzialmente Shiffrin, e poi Curtoni, Holdener, Tviberg, St-Germain e tante altre. I crac di Schwarz e Kilde, oltre a quello di Pinturault, i simboli di quanto accaduto nel settore maschile.

Un elenco lunghissimo, a livelli mai visti anche per la qualità delle atlete ferite, costrette ai box, con infortuni più o meno gravi.

L'ultimo della lista è quello di Sofia Goggia, che ieri in allenamento si è rotta tibia e malleolo tibiale della gamba destra, in attesa di capire se un'altra superstar come Mikaela Shiffrin rientrerà già a Soldeu, solo un paio di settimane dopo lo stiramento al collaterale del ginocchio sinistro rimediato cadendo nella prima discesa di Cortina.

Cosa dire di Petra Vlhova e Valérie Grenier, che nel giro di otto giorni hanno detto addio al resto della stagione, rompendosi il crociato per la slovacca nel gigante di casa a Jasna e per la canadese (operata pure alla spalla) nel finale del super-g sull'Olympia delle Tofane. Nel mezzo, il grave infortunio di Corinne Suter, anche in quel caso con il crociato lesionato pur senza finire a terra nella prima discesa di Cortina, ma nel campo della velocità c'era già stato il dramma di Nina Ortlieb, addirittura nel riscaldamento del super-g di Sankt Moritz, prima gara stagionale per le donne jet.

Maria Therese Tviberg, campionessa del mondo di parallelo, si è nuovamente distrutta il ginocchio sinistro nel gigante di Killington, poche settimane più tardi in allenamento a Pozza di Fassa ecco il crac alla caviglia di Wendy Holdener, che spera di poter rientrare a marzo per lo slalom di Are, come tra le specialiste dei rapid gates è rimasta fuori qualche settimana l'iridata Laurence St-Germain.

E ancora Cortina è stata fatale a Joana Haehlen, che proverà a gareggiare in questo inverno con un crociato lesionato, ma anche a Stephanie Jenal e Michelle Gisin in casa Svizzera, con varie botte rimediate e uno stop solo parziale come per Isabella Wright. Finita invece proprio nella conca ampezzana l'annata di Cande Moreno (l'annuncio dell'andorrana solo nella giornata di ieri), già in Val d'Isère quella di Stefanie Fleckenstein, nella pre season per le statunitensi Nina O'Brien e Ava Sunshine, oltre a Katie Hensien, con Ushuaia che ha costretto ad uno stop che le ha rovinato buona parte della competitività nel caso di Hanna Aronsson Elfman.

Inni Holm Wembstad si è di nuovo infortunata gravemente a Sankt Moritz, Doriane Escane (e la compagna Carmen Haro) in gigante a Jasna, Emma Aicher si è fermata dopo la botta di Cortina, mentre in casa Italia il primo super-g di stagione ha rovinato i piani di Elena Curtoni, che non si sa ancora se vedremo nel finale di stagione, persa anche per Karoline Pichler, Anita Gulli e Monica Zanoner.

In campo maschile, se vogliamo, è andata un po' meglio ma dopo l'infortunio di Marco Schwarz a Bormio, che ha chiuso ogni discorso per la generale a favore di Odermatt quando la sfida tra il carinziano e il nidvaldese sembrava poter essere bellissima, il week-end di Wengen è stato devastante, aperto dal crac di Marco Koller per arrivare ai gravi danni subiti da due big come Alexis Pinturault e Aleksander Aamodt Kilde, che speriamo di poter vedere al massimo nell'inverno 2024/25. Prima, servirà qualche riflessione importante da parte di tutti.

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