Hirscher e la wild card da poter utilizzare per Soelden (e l'intera stagione) partendo subito dopo i trenta...

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Hirscher e la wild card da poter utilizzare per Soelden (e l'intera stagione) partendo subito dopo i trenta...

Su iniziativa di Verena Stuffer e Daniel Yule, gli atleti hanno ottenuto dalla FIS una novità regolamentare che potrebbe subito impattare sull'attesissimo ritorno di Marcel, che in ogni caso in Nuova Zelanda si testerà per capire se prendere parte al debutto della CdM possa avere un senso. Tra Cile e Argentina, nelle scorse ore, è cominciata la stagione con gli spagnoli sugli scudi nei giganti al Cerro Castor e proprio il neo "acquisto" di Van Deer, Aleix Aubert Serracanta, si è imposto in gara-2.

Marcel Hirscher non ha mai parlato di andare in Nuova Zelanda (per la quale partirà il prossimo 9 agosto) per cercare di abbassare i punti FIS in modo da poter tornare in Coppa del Mondo, anzi ogni obiettivo di tipo agonistico è stato tenuto lontanissimo dai pensieri, confermando le sue intenzioni mercoledì nella conferenza stampa andata in scena a Zoetermeer, ma è chiaro che del fuoriclasse di Annaberg si parla tantissimo e ancor di più dopo quanto emerso nelle scorse ore.

Sì, perchè la Federazione Internazionale ha ufficializzato che dal mese di luglio, e quindi a tutti gli effetti per la stagione 2024/25, ci sarà la possibilità di usufruire di una wild card (come, d'altronde, capita in tanti altri sport), per atleti con un certo palmares, che permetterà di partire col pettorale n° 31.

Tradotto, per Hirscher non c'è più la necessità, sempre che MH89 ne abbia l'intenzione perchè verosimilmente tornerà nel massimo circuito a Soelden, 2051 giorni dopo l'ultima gara in carriera disputata con lo slalom delle finali di Soldeu, solo se dovesse avere un senso in termini di competitività, di fare risultati di un certo tipo a Coronet Peak, dove il “neo olandese” farà il suo nuovo debutto, a quasi 5 anni e mezzo dal ritiro, a partire dal blocco di gare previsto dal 15 al 19 agosto.

La novità regolamentare introdotta dalla FIS è stata voluta dagli atleti, visto che la proposta è arrivata dai loro rappresentanti, l'ex azzurra Verena Stuffer e Daniel Yule, nei meeting primaverili di Portorose ed è stata presto accettata e ratificata dal presidente Johan Eliasch che, inutile negarlo, certo ha visto nella possibilità di avere un Marcel Hirscher con numeri di partenza decenti, anziché costretto ad uscire dal cancelletto tra il 50 e il 60 oppure oltre, un'occasione di visibilità importante per il circo bianco visto il “rumore” che ha fatto il comeback dell'otto volte vincitore della sfera di cristallo assoluta.

I criteri scelti, valevoli per una sola stagione: l'atleta avrà diritto alla wild card se inattivo da almeno due anni (non vale, ad esempio, nel caso di Lucas Braathen) e per non più di dieci, rispettando naturalmente le regole antidoping di FIS e WADA, oltre ad avere in termini di risultati il titolo di campione olimpico o mondiale, oppure la vittoria della Coppa del Mondo generale, mentre in caso di conquista di una sfera di cristallo di disciplina, almeno con cinque successi in bacheca.

Non è quindi necessario risultare tra i primi 150 al mondo delle liste FIS come piazzamento minimo e, ci saranno al via di una gara atleti fuori dalla top 30 della disciplina con più di 500 pt nella WCSL generale (quindi aventi diritto al n° 31), il soggetto in questione con la sua wild card partirà subito dopo.

 

LE PRIME GARE

 

Sulle nevi di El Colorado, con le “Chile Winter Series” è cominciata la stagione a livello FIS con quattro giganti disputati in due giorni.

Giovedì, la prima gara femminile è stata vinta dalla britannica Giselle Gorringe, spesso protagonista negli appuntamenti sudamericani e capace di precedere la statunitense Emma Powers e con l'olandese Anouk van Maren e l'altra americana Samara Boyer appaiate al terzo posto. Quest'ultima, nel bis di 24 ore più tardi, è stata battuta (di più di 2 secondi) solo dalla stessa Gorringe, che ha firmato così la doppietta in un gigante col podio completato dalla cilena Matilde Pinilla.

In campo maschile, doppietta statunitense in gara-1 con il classe 2005 Thomas Mennen davanti a Daniel Gillis, 3° posto per il cileno Diego Holscher; nel secondo appuntamento, Mennen ha chiuso quarto, col podio inaugurato dall'andorrano Marc Fernandez Paez, vincente davanti a Peyton Wells (USA) e Kay Holscher (Cile). C'è anche un italiano in classifica, il classe 2007 Luigi Attanasio che ha chiuso rispettivamente 11° e 10°.

E' cominciato pure l'inverno agonistico al Cerro Castor, con il comprensorio argentino che ha ospitato due giganti femminili, con monopolio argentino nella sfida inaugurale, con le classi 2006 Nicole Begue e Emma Meneghetti rispettivamente prima e seconda, mentre Anabelle Zurbay ha terminato terza a quasi 13 secondi. L'irlandese, però, si è imposta in gara-2 con l'uscita delle due padrone di casa.

Livello decisamente superiore nei giganti maschili: cinquina spagnola per cominciare, con atleti visti spesso in CdM come Albert Ortega, che ha trionfato regolando Aingeru Garay, Aleix Aubert Serracanta, Juan Del Campo e Albert Mintegui. Proprio Aubert Serracanta, classe 2005 fresco di approdo nel team di Hirscher in casa Van Deer-Red Bull Sports, ha conquistato il successo nel secondo appuntamento di Cerro Castor, anticipando di oltre un secondo Garay, con Mintegui terzo su Del Campo, di nuovo ai piedi del podio.

In questo sabato ecco un doppio slalom maschile e altrettanti a livello femminile nella località argentina, ma anche quattro gare tra i pali stretti nella stessa giornata a La Parva, in Cile.

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