Val Gardena sì, 61 anni dopo: "Un progetto meraviglioso". E anche Narvik si prepara ad un Mondiale fantastico

A Reykjavik è stata festa per due, con Narvik che ha brindato all'organizzazione dei campionati del mondo di sci alpino 2029, per la prima volta su nevi norvegesi, e la Val Gardena a quelli del 2031, per tornare ad ospitare una rassegna iridata a 61 anni da quella storica del 1970.

La realtà scandinava ha ricevuto 11 voti dai membri FIS contro gli 8 per il team italiano e uno solo per Soldeu, nella prima tornata per l'unico Mondiale teoricamente da assegnare; come preannunciato dal presidente Johan Eliasch nel corso dell'evento di ieri sera, però, si è deciso di definire da subito anche la successiva edizione (che sarà l'ottava consecutiva su nevi europee), per la quale sono quindi rimaste in corsa Val Gardena e Principato di Andorra. Quattordici le preferenze per la realtà organizzativa guidata da Rainer Senoner, sei per Soldeu che ha visto svanire un'altra corsa mondiale, dopo averci provato già per il 2027 (quando vinse Crans-Montana).

Il numero 1 della FISI, Flavio Roda, ha siglato il contratto con la FIS per il prossimo Mondiale italiano, il settimo in assoluto nel nostro paese e che arriverà esattamente dieci anni dopo quello di Cortina e a cinque dai Giochi Olimpici Invernali del 2026. “Un altro successo per l'Italia degli sport invernali, che porta sulle nostre Alpi l'ennesima manifestazione di grande prestigio internazionale – le prime parole del presidente federale dopo l'assegnazione in Islanda – e un grande successo per la Val Gardena, che ha un progetto davvero meraviglioso, che non poteva essere scartato.

E' stata una competizione serrata e i complimenti vanno a Narvik e a Soldeu. Ma è tanta la soddisfazione per aver ottenuto questa vittoria e, sono sicuro, che si tratterà di un altro Mondiale di altissimo livello, come è tradizione sulle nevi italiane”.

Dall'altra parte, pochi minuti prima era stato un urlo davvero speciale, quello della delegazione di Narvik 2029 e della Norvegia dello sci alpino in generale, visto che mai un campionato del mondo era stato ospitato a quelle latitudini. Con Kjetil André Aamodt e Ragnhild Mowinckel, tra gli altri, presenti a Reykjavik da ambassador di un progetto unico anche a livello naturalistico, se pensiamo alla bellezza del comprensorio di Narvik con vista sui fiordi, la presidente federale Tove Moe Dyrhaug ha espresso la grande soddisfazione di tutto il comparto discipline invernali del paese scandinavo. “E' un grande giorno per il nostro sci e grazie a tutti coloro che hanno contribuito a portare il Campionato del Mondo in Norvegia. Ci siamo distinti per decenni come una delle migliori nazioni anche nel panorama dello sci alpino, finalmente vivremo un evento iridato in casa e siamo molto emozionati”.

Il sindaco di Narvik, Rune Edvardsen, era presente alla cerimonia di assegnazione: “Una giornata fantastica per lo sci del nostro paese, la Norvegia settentrionale e Narvik. Molti lo hanno reso possibile, dalle autorità nazionali all'associazione sciistica e tutti i comuni coinvolti (un'ottantina, ndr)”.

Il capo del comitato organizzatore è Knut-Eirik Dybdal: “La federazione e l'intera regione della Norvegia settentrionale hanno portato avanti insieme questo progetto attraverso una stretta ed efficace cooperazione nel corso di molti anni – le sue parole - Attendiamo con impazienza la fase successiva di preparazione che ci attende, con tante imprese regionali e molti altri partners coinvolti. Pur riconoscendo il lavoro significativo che ci aspetta, il nostro obiettivo principale è creare un fantastico Campionato del Mondo”.